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MILANO – Milano è, da sempre, una delle città del calcio…terra di campioni, dove incroci, ritorni,giochi del destino si intrecciano ogni anno nella stracittadina locale.

A poco più di 24 ore dal fischio di inizio andiamo a ricordare quello che è stato uno dei derby più importanti e simbolici della storia recente: è il 14 Novembre 2010 e per il 12° turno di Serie A si gioca Inter-Milan…nella stagione precedente i nerazzurri hanno fatto triplete e poi pokerissimo di trofei fallendo solo la Supercoppa Europa, nei 5 anni precedenti sono stati la squadra più vincente del paese mentre i rossoneri non vincono un tricolore dal 2004 e il loro ultimo titolo europeo è datato 2007.

In estate a Milanello i patti sono chiari: bisogna strappare lo scettro del comando ai cugini a cominciare proprio dallo scontro diretto dopo le 2 sconfitte consecutive dell’annata passata (3 se contiamo l’anno ancora prima)…se da una parte abbiamo nomi del calibro Zanetti,Materazzi,Cambiasso,Sneijder,Milito,Eto’o dall’altra abbiamo una formazione quasi tutta nuova con innesti come T.Silva,Boateng,Robinho e veterani tra cui Nesta,Pirlo,Gattuso,Seedorf. Il nome che interessa maggiormente,però, è un volto notissimo nel capoluogo lombardo e che ha fatto la storia del calcio europeo negli ultimi 15 anni: ZLATAN IBRAHIMOVIC, uno che «O LO AMI O LO ODI», arrivato appena 3 mesi prima e già entrato nelle grazie della sua nuova curva (suo nemica fino a 2 anni addietro); inutile dire che i milanisti sognano un suo gol…magari sotto la curva interista…magari su rigore…magari mentre viene tempestato di fischi…passano appena 5 giri di lancetta ed è proprio l’uomo che amava il taekwondo a trafiggere i campioni d’Europa esattamente come previsto nei sogni dei suoi nuovi sostenitori: Inter-Milan 0-1.

Da allora la gara sarà un susseguirsi di brividi senza sosta fra le punizioni e i contropiedi di Sneijder, le ripartenze di Seedorf e Boateng, i cambi di Benitez e Allegri, il violentissimo scontro fra Ibra e Materazzi (che porterà il campione del mondo in ospedale con un sospetto trauma cranico e perdita di sensi), la “rissa” fra Pandev e Abate con conseguente espulsione del terzino…succederà tutto perché niente cambi: al fischio finale il tabellino recita ancora 0-1 (5′ Rig.Ibrahimovic).

Quella notte si farà la storia: sarà l’ideale passaggio di consegna da una milanese all’altra…quell’anno i diavoli si aggiudicheranno 3 derby su 3, ricuciranno il tricolore sulle loro maglie dopo 7 anni (troppi per una corazzata simile) strappandolo agli odiati dirimpettai e per un paio di stagioni saranno tra le prime 2 potenze della nostra Serie A (quell’anno davanti all’Inter e l’anno dopo dietro alla Juventus).

È da allora che sotto il duomo non si vede un derby con così tanti campioni e, soprattutto, non si vede una vittoria del campionato.

Che domenica sera sia un nuovo inizio per la longeva storia della gara più sentita a livello meneghino e alle sue contendenti?

ORA SI POSSONO FARE 2 COSE: FARSI LOGORARE DAI VELENI…OPPURE GODERSI UNA DELLE MASSIME VETRINE DEL NOSTRO CALCIO IN PACE E SERENITÀ, AI TIFOSI L’ARDUA SCELTA!

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