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MILANO — I Kings ne combinano un’altra. Perdono all’arena dei materassi con New Orleans, sconfitta la sera prima addirittura dai Lakers, per 109-97. Rientrava Davis, certo, ma i californiani hanno fatto l’ennesima frittata giocando per 36’ con encefalogramma piatto, senza traccia di energia. A partire dai presunti leader, quantomeno tecnici, Cousins e Gay, addirittura irritanti per come (non) difendono. Poi nell’ultimo quarto Boogie, sotto di 26, si è scatenato, diventando improvvisamente quello che tutti si aspetterebbero. Un “mostro” immarcabile. Roba da fissare una seduta con uno psicanalista in nottata, prima della partita contro Utah, cruciale per la rincorsa alla post season. Gary Gerould, la voce radiofonica dei Kings dal 1985, memoria storica e uomo dalle 70 primavere passate, commentava a fine gara con un’energia che ci sarebbe piaciuta vedere nei presunti All Star dei Kings: “Fossi Coach Karl avrei urlato in faccia a tutti e cominciato a tirare oggetti contro le pareti in spogliatoio”. E invece il povero Karl sembra rassegnato ai difetti congeniti di una squadra poco solida negli uomini (chiave) ben prima che nei giocatori (il talento fisico e tecnico non è in discussione, la comprensione del gioco e l’IQ cestistico neanche, ma per ragioni opposte). Il solo Rondo ha provato a giocare come fosse una partita decisiva, imitato da Koufos, che fa quel che può. E Belinelli si è applicato in difesa, pur non trovando la misura del tiro. Ma “imbarazzo” era la parola pronunciata da molti in sala stampa, per descrivere gli ennesimi 48’ indecenti come atteggiamento mentale dei Kings. Cousins ha detto ai media che serve più “effort”, impegno. Forse sarebbe stato meglio se gli avessimo messo di fronte uno specchio, cosi poteva raccontarselo e provarci anche solo un minimo, se non altro per rispetto verso i compagni.

LA PARTITA — E’ 15-10 Pels al primo time out: Cunningham e Asik, non due realizzatori, con 10 punti combinati. Sono marcati da Gay e Cousins…A fine 1° quarto è 28-19 per quelli della Big Easy. Davis con 11 punti, Boogie 2 con 1/7 al tiro e 2 perse di contorno. Le palle perse Kings sono 6 in 12’….Si fa male Evans: ginocchio destro. La sua partita finisce con 7’ di gioco all’attivo. Ma i Kings non sanno raccogliere neanche gli assist della fortuna. Cole piazza un paio di triple e New Orleans sale addirittura +19. Gay, 173° in Nba in plus/minus, pagato come il secondo miglior giocatore dei Kings, fa il torero in difesa con chiunque passi dalle sue parti. La prima palla persa della gara degli ospiti arriva con 3’28 da giocare nel 2° quarto. Sacramento non difende…. A meta gara è 59-44 Pels. Davis con 14 punti, Cole e Gordon con 12. Rondo, con 13 punti, 6 assist e 5 rimbalzi, predica nel deserto. I Pelicans tirano 8/16 da 3 punti, i Kings 1/8. Belinelli e Koufos in quintetto per McLemore e Acy a inizio 2° tempo. Cole per Evans. I Kings rientrano sino a -8. Poi il crollo: -20 sulla tripla di Gordon. 90-65 dopo 3 quarti. Il pubblico di Sacto, da clonare, non molla i suoi ragazzi. Cousins segna 9 punti di fila e salva le statistiche. Riporta quasi da solo (Rondo, Gay e Belinelli sono risparmiati per la gara di Salt Lake City, sul parquet Curry e Cauley Stein, positivi), i suoi a -12. Troppo poco e troppo tardi, come dicono in America. Finisce 109-97 per i Pelicans, a caccia di una svolta. Sarà stata questa?

Sacramento Kings-New Orleans Pelicans 97-109
Sacramento
: Belinelli 2 pt (1/6) in 20’. Cousins 32, Rondo 17. Rimbalzi: Cousins 12. Assist: Rondo 10.
New Orleans: Davis e Gordon 24, Cole e Anderson 18. Rimbalzi: Asik 13. Assist: Holiday 10.

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