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La capolista supera Trento, Reyer al secondo posto in coabitazione con Avellino dopo il successo su Cremona. Vittorie pesanti per la Dinamo e per la Virtus Bologna in ottica Final Eight

MILANO – L’Olimpia vola anche senza alcune delle sue stelle, Venezia torna a sorridere al Taliercio, Torino prosegue nella sua crisi di risultati nonostante il cambio di allenatore. Sono soltanto alcuni degli spunti della penultima giornata del campionato di Serie A di basket, che vede anche l’acuto di Pistoia in coda alla classifica – battuta la lanciatissima Varese di coach Caja – e i bei successi di Virtus Bologna e Dinamo Sassari, in una corsa verso le Final Eight di Coppa Italia sempre più esaltante.

VENEZIA-CREMONA – Nel lunch match della giornata, Venezia torna alla vittoria al Taliercio battendo la Vanoli Cremona di coach Sacchetti. Un successo pesante per la classifica e per il morale dei lagunari, che agguantano al secondo posto Avellino e staccano proprio i lombardi. Coach De Raffaele si affida a Washington, ex di turno, preferito a Vidmar nella rotazione degli stranieri. Watt, Bramos e Daye firmano il primo parziale (9-2), alla prima sirena Cremona riesce a riaccorciare sul 20-15. L’avvio di secondo quarto dice Vanoli, dopo neanche sessanta secondi è Stojanovic, con cinque punti di fila, a portare avanti i suoi. Cremona scappa sul 22-30, Watt e Tonut provano a far rientrare la Reyer, all’intervallo lungo è 33-34. Il secondo tempo inizia con Venezia che prova l’allungo e gli ospiti che trovano con frequenza Mathiang sotto canestro, l’equilibrio si spezza definitivamente dopo le triple di Bramos e Tonut, che valgono alla Reyer il 52-47. Washington incanta su alley-oop di Stone, Bramos ricaccia indietro il tentativi di recupero di Ricci e a inizio quarto quarto il vantaggio di Venezia è in doppia cifra (60-50). Reyer che tocca il +14 con Daye, è lo strappo decisivo fino al 78-67 finale.

UMANA REYER VENEZIA-VANOLI CREMONA 78-67 (20-15, 33-34, 55-47)
UMANA REYER VENEZIA: Haynes 8, Stone 11, Bramos 12, Tonut 14, Daye 9, De Nicolao, Washington 6, Biligha, Giuri, Mazzola ne, Cerella, Watt 18. Alle.: De Raffaele.
VANOLI CREMONA: Saunders 7, Baggi ne, Gazzotti 4, Diener 8, Ricci 15, Demps 11, Ruzzier 1, Mathiang 9, Aldridge, Stojanovic 12. All.: Sacchetti.
ARBITRI: Sahin-Giovannetti-Vita.
Tiri liberi: Venezia 5/8, Cremona 14/23.

MILANO-TRENTO – Le assenze e il turnover non bastano a frenare l’Olimpia Milano, sempre più capolista del campionato. Simone Pianigiani affronta Trento senza gli infortunati Tarczewski, Nedovic e Brooks e con la decisione di tenere fuori squadra Mike James: l’americano, ancora sotto i riflettori per la vicenda con la polizia meneghina, è stato sostituito in cabina di regia da Cinciarini in quintetto. Milano ha avuto tantissimo dai due lituani Kuzminskas e Gudaitis: 13 punti e 12 rimbalzi per l’ex Knicks, 19 e 8 rimbalzi per il centro. Grande equilibrio in avvio, con il primo quarto chiuso sul 18 pari e il secondo sul 39-40, dopo un bel rientro di Milano che al 18′ era sotto di cinque. Decisivo il terzo quarto, con la difesa dell’Olimpia che soffoca i rivali: padroni di casa che allungano sul 52-44 dopo cinque minuti di secondo tempo, Trento prova a restare a contatto ma a 10′ dalla fine è sotto 64-51. L’Olimpia spegne il gas troppo presto, permettendo alla formazione di Buscaglia di accorciare fino al -9 a 5′ dalla sirena. Gudaitis e Jerrells firmano il parziale di 5-0 che apre nuovamente il canyon, il finale è di pura gestione per i campioni d’Italia.

AX ARMANI EXCHANGE MILANO-DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 86-78
(18-18, 39-40, 64-51)
AX ARMANI EXCHANGE MILANO
: Micov 2, Milesi ne, Gudaitis 19, Bertans 5, Fontecchio 4, D’Ambrosio ne, Kuzminskas 13, Cinciarini 11, Burns, Jerrels 10, Omic 4, Della Valle 18. All.: Pianigiani.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Marble 14, Pascolo 6, Mian 13, Forray 4, Flaccadori 8, Craft 10, Mezzanotte ne, Gomes 5, Hogue 7, Lechthaler 2, Jovanovic 9. All.: Buscaglia.
ARBITRI: Filippini-Weidmann-Perciavalle.
Tiri liberi: Milano 19/24, Trento 12/16.

TORINO-CANTU’ – L’addio di Larry Brown non è servito a Torino per ripartire. L’Auxilium rimane in zona retrocessione in un clima di grandissima tensione, con il vice-presidente Francesco Forni sonoramente contestato dal pubblico del PalaVela, tutto schierato con Carlos Delfino dopo l’ormai celebre lite con il figlio del patron Antonio. L’argentino, messo fuori squadra, non ha preso parte al match, vinto da Cantù dopo un tempo supplementare. Successo prezioso per i lombardi, che hanno appoggiato molto il loro gioco nel pitturato sfruttando Udanoh e Jefferson. Eppure, a pochi secondi dalla fine dei regolamentari, Cantù ha regalato a Moore la palla del 91-91, che ha portato il match all’overtime. Non c’è stata però storia nel supplementare, dominato da Cantù, che sale a 10 punti in classifica, due in più dei piemontesi.

FIAT TORINO-ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 96-106 (25-23, 47-49, 65-66, 91-91)
FIAT TORINO
: Wilson 14, Anumba ne, Carr 21, Hobson 16, Guaiana ne, Poeta 10, Cusin 5, McAdoo 19, Jaiteh 2, Stodo ne, Portannese ne, Moore 9. All.: Galbiati.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Gaines 26, Mitchell 15, Blakes 15, Udanoh 14, Baparape’ ne, Parrillo ne, Davis 11, Tassone 3, La Torre, Pappalardo ne, Quaglia ne, Jefferson 22. All.: Pashutin.
ARBITRI: Begnis-Bartoli-Belfiore.
Tiri liberi: Torino 10/14, Cantù 13/18.

BOLOGNA-BRESCIA – Seconda vittoria consecutiva in casa per la Virtus Bologna, che tiene vive le speranze di Final Eight battendo Brescia alla Unipol Arena. Taylor e il rientrante Aradori sono fondamentali nel primo parziale virtussino (15-4 dopo sei giri d’orologio). Cunningham, Mika e Sacchetti permettono alla formazione di coach Diana di assottigliare il vantaggio, alla prima sirena Bologna è comunque avanti di otto (24-16), distacco che si mantiene immutato anche all’intervallo lungo (42-34). All’uscita dagli spogliatoi, Brescia cambia faccia, infilando un parziale firmato da Hamilton e Beverly: al 22′ si è sul 43 pari, inizia un continuo cambio di padrone che si trascina fino al quarto quarto, quando Taylor sale in cattedra e porta i suoi sul +9 a 5′ dalla fine. Sacchetti e Hamilton rappresentano l’ultima speranza bresciana ma ancora Taylor blinda il successo dei suoi.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-GERMANI BASKET BRESCIA 88-80 (24-16, 42-34, 63-63)
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
: Punter 7, Pajola 2, Taylor 22, Baldi Rossi 3, Cappelletti 2, Kravic 14, Berti ne, M’Baye 14, Cournooh 4, Qvale 10, Aradori 8, Martin 2. All.: Sacripanti.
GERMANI BASKET BRESCIA: Hamilton 13, Abass 8, Mensah ne, Laquintana 9, Cunningham 16, Caroli, Mika 11, Beverly 7, Zerini 4, Moss 2, Sacchetti 10. All.: Diana.
ARBITRI: Sabetta-Di Francesco-Capotorto.
Tiri liberi: Bologna 15/21, Brescia 19/29.

SASSARI-TRIESTE – Grande spettacolo in Sardegna nella sfida tra Sassari e Trieste, con la Dinamo che vince e guarda alle Final Eight di Coppa Italia. Parte forte l’Alma, trascinata dalla propria difesa, ma Sassari ribalta subito il discorso portandosi sul 18-11, prima del 24-20 di fine quarto. I sardi dominano il secondo parziale, all’intervallo lungo si è sul 51-39. L’onda lunga prosegue nel terzo quarto, Trieste sembra spettatrice non pagante e dopo 25′ è sotto di 17 punti, che diventano 20 a distanza di qualche minuto (70-50). Pare finita, con la squadra di Dalmasson ormai sprofondata nel punteggio, ma una reazione improvvisa permette a Trieste di entrare nei 10′ conclusivi sotto soltanto di 13 lunghezze (76-63), che diventano 6 nel giro di una manciata di minuti (78-72). La Dinamo è brava a non farsi prendere dal panico nei momenti decisivi grazie a Smith, Cooley e Bamforth.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI-ALMA TRIESTE 102-97 (24-20, 51-39, 76-63)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI
: Spissu 4, Chessa ne, Smith 6, Bamforth 20, Devecchi, Magro 6, Pierre 18, Gentile 6, Thomas 11, Polonara 7, Diop, Cooley 24. All.: Esposito.
ALMA TRIESTE: Coronica, Peric 7, Fernandez 25, Schina ne, Wright 22, Strautins, Cavaliero 4, Da Ros 3, Sanders 16, Knox 9, Mosley 11, Cittadini ne. All.: Dalmasson.
ARBITRI: Biggi-Borgioni-Borgo.
Tiri liberi: Sassari 26/32, Trieste 19/22.

PISTOIA-VARESE – Varese scivola al PalaCarrara di Pistoia 71-65. In un palazzetto che contesta per i primi cinque minuti i propri beniamini con lo sciopero del tifo e con tanto di striscioni di protesta nei confronti di società e squadra, l’OriOra tira fuori l’orgoglio e porta a casa il quarto successo stagionale rendendo meno amaro l’ultimo posto in classifica. I padroni di casa riescono a tenere il naso avanti nei primi due quarti chiudendo sopra di 6 punti il primo quarto (23-17) e andando al riposo sopra di uno (36-35). La fine del secondo quarto e il terzo periodo sono tutti a firma Dominique Johnson che inizia il suo show personale inanellando una serie di triple che mandano in tilt Varese e consentono a Pistoia di chiudere avanti anche il terzo periodo (52-51). L’ultimo quarto è da vivere tutto di un fiato, perché nessuna delle due squadre molla di un centimetro. I secondi finali sono da cardiopalma con Pistoia sopra di 5 punti a 21 secondi dalla sirena (69-65), ma Dominique Johnson chiude la pratica segnando i liberi della vittoria.

ORIORA PISTOIA-OPENJOBMETIS VARESE 71-65 (23-17, 36-35, 52-51)
ORIORA PISTOIA: Mati ne, Bolpin, Della Rosa 3, Johnson K. 13, Peak 14, Krubally 3, Auda 12, Di Pizzo ne, Martini, Querci , Severini, Johnson D. 26. Allenatore: Ramagli.
OPENJOBMETIS VARESE: Archie 19, Avramovic 8, Gatto ne, Iannuzzi 2, Natali 3, Salumu, Scrubb 14, Verri ne, Tambone 3, Cain 11, Ferrero ne, Moore 5. Allenatore: Caja.
ARBITRI: Lanzarini-Grigioni-Calbucci.
NOTE: parziali 23-17, 36-35, 52-51.
Tiri liberi: Pistoia 13/18, Varese 13/19. Usciti per cinque falli: Avramovic.

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