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Nell’andata degli ottavi l’Olimpia s’impone sul parquet del Banvit Bandirma per 72-69. La Dolomiti Energia, trascinata da Wright (22 punti e 6 rimbalzi) e Pascolo (19 + 6), piegata 85-83 solo nel finale

ROMA – Rimane in piedi la possibilità di un derby tricolore nei quarti di finale di Eurocup. Milano infatti compie un passo avanti verso il passaggio del turno facendo sua per 72-69 la gara di andata degli ottavi, sul parquet dei turchi del Banvit Bandirma, mentre Trento cede di misura a Saragozza (85-83). In entrambi i casi saranno decisive le sfide di ritorno, fra una settimana, per stabilire se andrà in scena o meno il testa a testa italiano: in caso di parità di successi, vale la differenza canestri.

SANDERS E SIMON SPINGONO MILANO IN TURCHIA – A pochi giorni dal trionfo nella Final Eight di Coppa Italia l’Olimpia dà dimostrazione di carattere e spirito di gruppo, presa per mano dai 19 punti di Sanders e i 15 di Simon; tra i padroni di casa, 18 di Fortson. Daniele Magro, la classe operaia al potere, firma il canestro conclusivo della vittoria biancorossa. Ma è una bella vittoria che Simon decide nel finale con sette punti consecutivi. Milano gioca una gara attenta, riemerge da un primo quarto da 11 punti e da un disavanzo di 10 lunghezze in avvio di ripresa, ma lo fa con grande determinazione e lucidità anche se la stanchezza si sente, a rimbalzo si fa un po’ di fatica e qualche giocatore inatteso del Banvit gioca davvero bene come Carmichael o il veterano Simmons. Tutti all’EA7 mettono il mattone giusto, incluso Jenkins che non segna ma piazza su Fortson la stoppata della vittoria.

IN EMERGENZA L’OLIMPIA SFOGGIA CARATTERE – Come era successo altre volte l’Olimpia si trova in una situazione davvero disastrosa in termini di indisponibilità: alla vigilia perde Lafayette mentre erano già previste le assenze di Cerella e Alessandro Gentile. Con una rotazione di esterni corta, coach Repesa avrebbe voluto ovviare con l’utilizzo di Sanders da “tre”, com’è avvenuto in avvio di gara, ma poi ha perso anche Macvan, colpito nella notte da un forte attacco influenzale e inutilizzabile, così rotazione e falli sono diventati un problema serio. Ma la squadra ha mostrato mentalità e forza. Ora al Forum servirà giocare comunque con concentrazione e attenzione.

TRENTO REGGE L’URTO A SARAGOZZA – Discorso analogo anche per quel che sarà il secondo atto, al PalaTrento martedì prossimo, visto che nel caldissimo Pabellon Principe Felipe la Dolomiti Energia riesce a contenere al minimo il distacco. Merito della solita grande partita della coppia di lunghi più atipica d’Europa (Wright 22 e 6 rimbalzi, Pascolo 19 e 6 rimbalzi) capace di far più volte sobbalzare dal seggiolino i 7.957 spettatori dell’Infiero Rojo che hanno tifato incessantemente per un CAI Zaragoza assai più concreto e solido di quanto il quindicesimo posto in Liga Endesa potesse lasciar credere. La squadra di Buscaglia chiude avanti 28-18 il primo quarto, subendo però il ritorno della squadra iberica che si riporta in scia (45-44 Trento all’intervallo lungo).

WRIGHT E PASCOLO RISPONDONO AGLI SPAGNOLI – Il terzo periodo si apre nel segno del CAI mentre il team italiano vacilla pericolosamente, ma resta a galla grazie a due triple di notevole personalità di Sanders, Wright e Pascolo lottano come leoni, segnando dentro l’area e fuori dall’arco, e rispondendo così colpo su colpo alle giocate di Benzing e Jelovac: al 30′ è 68-66. L’ultimo quarto è palpitante e giocato a ritmi furibondi. Gli aquilotti sembrano in grado di restare a contatto degli aragonesi, ma il quinto fallo di Wright li fa di nuovo sbandare in modo preoccupante (83-78). A rimettere le cose a posto sono le stoppate di Pascolo (2) e Sutton, oltre a una tripla fuori dagli schemi di Sanders (83-83 a 19 secondi dalla sirena conclusiva). A regalare al Saragozza un minimo vantaggio da gestire nel ritorno è una bella soluzione in penetrazione del trottolino Bellas.

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