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Gli azzurri con un parziale di 15-0 sorpassano la squadra di Djordjevic a 2’30” dalla fine, prima di cedere nel finale. Buoni i rientri di Gallinari e Datome. Domani la Francia

MILANO – Quarta sconfitta consecutiva per la Nazionale a poco più di una settimana dal via del Mondiali. Per la seconda volta in questa fase di preparazione, l’Italia è stata battuta dalla Serbia, stavolta 71-65 a Shenyang, in Cina, dopo il -32 dell’Acropolis. La buona notizia è quella del rientro di Datome e Gallinari, che non è però bastato contro quella che dovrebbe essere la principale avversaria degli Usa nella rassegna iridata. Ma è stata comunque tutta un’altra Italia rispetto a quella di Atene. Passi avanti che fanno ben sperare in chiave Mondiale.

SACCHETTI E BELINELLI – “Per competere con queste grandi squadre dobbiamo commettere meno errori nelle fasi cruciali della partita – ha poi detto il c.t. Meo Sacchetti – . Alcuni tiri sbagliati e alcuni palloni persi non ci hanno permesso di vincere. Gli innesti di Datome e Gallinari ci hanno dato punti ma anche spirito. Gigi al momento ha nelle gambe 10-11’ ma ha fatto bene, soprattutto in avvio mentre a Gallo manca il ritmo. Normale per entrambi visto che siamo solo alla prima partita. Non ci crucciamo per le assenze: Della Valle e Gentile sono rimasti a riposo precauzionalmente perché non vogliamo rischiare nulla”.

Soddisfatto anche Beli: “Una prova positiva. Gli innesti di Datome e Gallinari ci hanno senza dubbio aiutato e ci dispiace per aver sprecato alcune buone occasioni mancando tiri e perdendo palloni che potevamo gestire meglio. La Serbia al momento è una della squadre più forti al mondo e rimanere in partita contro di loro fino alla fine non è mai semplice. Abbiamo perso ma questa sconfitta è molto diversa da quella di Atene e ci permette di continuare a lavorare per provare a fare meglio”.

LA CRONACA – Quando si gioca contro un avversario completo come la Serbia, anche una serata perfetta può non bastare. Djordjevic ha al suo arco infinite frecce e può utilizzarle (o non utilizzarle come fatto nel primo tempo con i 222 centimetri di Marjanovic) a piacimento per cambiare il match in ogni momento. La mira degli azzurri nei primi 5 minuti non è male ma ogni volta, dalla parte opposta c’è chi mette la tripla (Bogdanovic su tutti) o raccoglie un rimbalzo (19-11 dopo 20 minuti). Con questi presupposti, l’Italia mostra un volto meno profilo meno contratto di quello greco e prova a giocarsela con i suoi assi. Daniel Hackett va in doppia cifra già prima dell’intervallo; Datome al rientro mette 7 punti (i primi 5 consecutivi in avvio) e Belinelli fa 9. Solito super lavoro per Biligha e Tessitori (rispettivamente 2 e 3 falli). Che l’Italia sia sulla buona strada, si percepisce fin da subito: qualche palla persa di troppo e qualche tiro che potrebbe entrare e non lo fa, ma nel complesso azzurri presenti eccome. Il terzo quarto, ad esempio lo vincono i ragazzi di Sacchetti 14-12, il che significa 48-59 dopo 30 minuti. Da segnalare la tripla pesante di Ariel Filloy per il momentaneo -8 (48-56). In avvio di ultima frazione la Serbia strappa ma innesca il momento magico dell’Italia, che con grinta e determinazione piazza un tremendo 15-0 che vale addirittura il sorpasso (65-64). Davvero un peccato non aver completato l’opera nei secondi finali. La Serbia si aggrappa a Milutinov e riesce a chiudere a proprio favore (65-71).

ITALIA-SERBIA 65-71 (17-27, 17-20, 14-12, 17-12)

Italia: Hackett 15 (1/3, 4/6), Belinelli 18 (2/4, 3/9), Datome 7 (1/2, 1/3), Brooks 6 (3/3, 0/3), Biligha (0/4); L.Vitali (0/1 da 3), Gallinari 11 (3/6, 1/6), Filloy 3 (0/1, 1/4), Tessitori 2, Abass 3 (1/6, 0/1), Sacchetti B. (0/1 da 3). N.e.: Ricci. All: R.Sacchetti

Serbia: Jovic 11 (1/2, 3/6), Bircevic 3 (0/1, 1/1), Bogdanovic 15 (2/4, 3/8), Bjelica 8 (0/1, 2/5), Milutinov 10 (4/6),; Simonovic 6 (1/1, 0/1), Raduljica 4 (2/2), Jokic 5 (2/4, 0/2), Micic 1(0/4, 0/1), Guduric 8 (2/6, 1/3). N.e.: Lucic, Marjanovic. All: Djordjevic.

NOTE – Rimb.: Ita 32 (Gallinari, Abass 6), Ser 40 (Milutinov 7). Assist: Ita 10 (Hackett 3), Ser 15 (Micic 3). T.l.: Ita 13/17, Ser. 13/20. Spett. 2000.

ORA C’È LA FRANCIA – L’Italia sfiderà domani la Francia, sempre a Shenyang (ore 9.30 italiane), prima di trasferirsi a Anshan (poco più di 100 km di distanza) per l’ultimo test premondiale, lunedì alle 13.30 contro la Nuova Zelanda. Sabato 31 a Foshan il debutto al Mondiale contro le Filippine. Nel nostro girone anche Angola e la stessa Serbia, con cui chiuderemo la prima fase il 4 settembre.

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