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I Nets si arrendono agli Heat, nonostante il miglior Mago dell’anno, miglior marcatore di Brooklyn. Per Sacramento a Portland arriva la seconda sconfitta consecutiva e il sorpasso: ora i Trail Blazers sono ottavi

MILANO — Il miglior Andrea Bargnani del 2016 non basta, i Nets devono inchinarsi alle giocate di Dwyane Wade nel finale e vanno k.o. contro gli Heat (Brooklyn-Miami 98-102). L’azzurro trova il canestro con continuità e alla fine risulta il miglior marcatore di Brooklyn con 20 punti grazie a un solidissimo 9/12 dal campo. C’è anche Mikhail Prokhorov al Barclays Center, un segnale che la ricerca del nuovo General Manager sta entrando nel vivo. I Nets, reduci dal bel successo sui Thunder, partono con il piede gusto. Brook Lopez e Thaddeus Young fanno male nella zona pitturata, arrivano anche i punti di Joe Johnson e a metà della prima frazione i padroni di casa raggiungono il vantaggio in doppia cifra. Miami, priva di Goran Dragic e Hassan Whiteside, risponde con Beno Udrih e Justice Winslow e torna sotto. In apertura di secondo quarto però va in scena lo show di Andrea Bargnani e i Nets provano ad accelerare. L’azzurro entra in campo ed e’ subito letale dal perimetro, Miami non trova risposte alla produzione del Mago, i Nets così tornano al +8. Ci pensa Chris Bosh con alcune giocate da highlight a riprendere la squadra newyorchese, c’è anche spazio per un clamoroso (e sfortunatissimo) “auto-canestro” di Bojan Bogdanovic, gli Heat riprendono i Nets ma un Bargnani incandescente continua a fare male alla difesa di Miami e riporta avanti Brooklyn. All’intervallo così i Nets, grazie ai 13 punti, con 6/8 al tiro, di Andrea Bargnani (tutti prodotti nel secondo quarto) è avanti 57-51. Miami manda subito un messaggio ai Nets in apertura di ripresa segnando 11 dei primi 12 punti del terzo quarto. I turnover di Brooklyn non aiutano ma con l’ingresso di Bargnani i Nets ritrovano un minimo di ritmo in attacco. Bogdanovic e l’azzurro riavvicinano i padroni di casa, ma la perentoria schiacciata di Gerald Green riaccende l’attacco di Miami. Brooklyn però e’ in scia e l’ennesimo canestro dal perimetro del Mago riporta la squadra newyorchese al -1 in apertura di quarto periodo. Gli Heat provano a piazzare lo sprint, tornano al +7 ma Young e la tripla di Johnson riavvicinano i Nets. Si gioca punto a punto fino alla fine, Wade però decide di salire in cattedra negli ultimi 90’’ del match e Brooklyn deve alzare bandiera bianca. Il veterano di Miami produce un gioco da tre e firma un canestro di pregevole fattura, spingendo gli ospiti al +6 a 1’04’’ dalla fine. Sloan dalla lunga distanza prova a tenere i vita Brooklyn ma i liberi di Bosh e del solito Wade mettono il sigillo al successo degli Heat.

Brooklyn: Bargnani 20 (9/12 da due e 2/3 ai liberi) con un rimbalzo, un assist e una stoppata in 24’. Johnson 15 (3/4, 2/3). Rimbalzi: Lopez 10. Assist: Johnson 8.
Miami: Wade, Bosh 27. Rimbalzi: Winslow, Stoudemire 7. Assist: Wade 8.

Portland-Sacramento 112-97 — Il momento magico non è durato molto. Cinque vittorie consecutive avevano trascinato i Kings in posizione da playoff. Ma a Portland è arrivata la seconda sconfitta consecutiva e i Trail Blazers hanno superato i californiani inserendosi davanti a loro all’8° posto a Ovest, quello che vale la post season. E’ finita tanto a poco: 112-97. Cousins, reduce da una partita meravigliosa da 56 punti (senza W però) contro Charlotte, ha sparacchiato 4/21 dal campo e 9/17 ai liberi. Boogie aveva il fiatone, “cotto”: la sua condizione atletica precaria è una delle chiavi dei tanti mancati rientri stagionali in transizione difensiva. Portland ha impostato la partita come preferiva: acceleratore sempre premuto e gara a chi segna di più. E siccome Boogie, per la prima volta nel 2016 (doveroso evidenziarlo), stavolta era inceppato, Gay fuori causa (occhio sinistro) e tutti i Kings provati dalla gara infinita della sera prima (a parte Rondo, che sembra bionico), ha dominato una partita chiave con una prova offensiva corale, grazie al contributo super dalla panchina di Henderson (15) e Crabbe (13). Portland aveva già vinto a Sacramento: ha il vantaggio del tie break in caso di volata playoff coi Kings. Che si consolano con la buona partita di Belinelli: 14 punti in 26’. Fondamentale per ritrovare fiducia dopo un periodo negativo al tiro.

LA PARTITA — Si parte con due assist di Rondo per altrettante schiacciate di Cauley Stein. Poi arriva il solito fallo tecnico preso da Coach Karl, dopo una palla persa da Cousins. 33-29 Blazers a fine 1° quarto. Alto punteggio, inevitabile tra due squadre che non fanno neanche finta di difendere. Rondo con 9 punti e 4 assist, Belinelli con un ottimo impatto dalla panchina: 2 punti e 3 assist. Poi 58-52 per quelli dell’Oregon a metà gara. La premiata ditta McCollum (11) e Lillard (10) in doppia cifra. Cousins tira 3/14, ma gli 11 punti di Rondo e i 7 di Belinelli tengono i californiani in scia. Cauley Stein è costretto a farsi dare dei punti per un taglio all’arcata sopraccigliare destra, ma appena prima un numero stoppata/schiacciata sui due lati dal campo è stato da applausi. Portland tira col 50% dal campo. A inizio ripresa Boogie si fa male alla mano destra. Terrore sulla sua panchina, ma sollievo poco dopo: rientra dopo una breve sosta ai box. Però proprio non è serata. Rondo e Boogie si schiantano uno contro l’altro senza chiamarsi palla su un rimbalzo offensivo, e in contropiede Davis segna il +13 Portland. Leonard realizza triple portando Boogie sul perimetro e fermandolo poi in post basso. +14 per i padroni di casa. 88-74 dopo 36’. La panchina dei Trail Blazers contribuisce con Henderson e Crabbe, Belinelli risponde con la sua miglior partita dell’ultimo periodo: brillante da passatore e solido al tiro. Ma è troppo poco: i Kings sono stravolti dal doppio supplementare della sera prima. La tripla di Henderson vale addirittura il +20. Con meno di 7’ da giocare Coach Karl richiama i titolari: tra due giorni c’è un’altra gara chiave, a New Orleans. E allora Portland si gode vittoria e classifica del selvaggio West. Per una squadra, a parte Lillard, rifondata da capo ai piedi, davvero niente male.

SACRAMENTO: Belinelli 14 pt (4/8), 3 rimbalzi, 4 assist. Cousins 17, Rondo 15. Rimbalzi: Casspi 8. Assist: Rondo 11.
PORTLAND: McCollum 18, Lillard/Henderson 15. Rimbalzi: Plumlee 8. Assist: Lillard 13.

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