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Marco gioca un’altra partita solida e i Kings firmano una bella vittoria a Los Angeles. Il Mago rimane in campo solo 10′ nel match perso dai Nets ad Atlanta

MILANO – Belinelli contribuisce, con una partita solida, alla vittoria dei Kings sul campo dei Clippers. Bargnani rimane in campo solo 10′, poi deve uscire per un problema alla caviglia: i suoi Nets finiscono k.o. ad Atlanta.

LOS ANGELES CLIPPERS-SACRAMENTO KINGS 103-110 — I Sacramento Kings (17-23) sbancano lo Staples center di Los Angeles chiudendo a dieci la striscia di vittorie consecutive dei Clippers (26-14) ancora privi di DeAndre Jordan e Blake Griffin. Marco Belinelli gioca la solita gara ordinata e, in una serata dove è stato male servito e poco cercato dai compagni, si rende utile dando solidità e leadership. Il primo quarto è una botta e risposta fra Chris Paul e Demarcus Cousins (10 punti nella sola frazione iniziale) che brillano in attacco deliziando gli spettatori. Il problema dei Kings è, e resta, la difesa , spesso in ritardo nelle rotazioni e con molte disattenzioni che portano a canestri facili. L’ingresso di Belinelli, come spesso accade, porta equilibrio alla squadra di Karl. Serve un canestro del giocatore italiano da sotto seguito da una tripla uscendo dai blocchi per tenere i Kings a galla e chiudere in parità la prima frazione. L’atteggiamento di Marco è notevole, concentrato in difesa (stoppata a Rivers) e molto ordinato in attacco dove si muove con assoluta eleganza. Rivers deve fare necessità virtù e, con le rotazioni corte, gioca d’azzardo come nell’ultima gara contro Miami: quintetto piccolo con Josh Smith da centro e massima libertà a Jamal Crawford (14 punti nel primo tempo) che colpisce a ripetizione dall’arco per il primo allungo L.A. (41-35 a 9’27” secondo quarto). Il ritorno di Cousins, infermabile sui due lati del campo, con il solito Rondo scatenano un contro parziale di 14-0 (55-47 Kings a 3’13” dalla pausa) chiuso da un canestro con fallo di Collison. Sacramento tocca anche il più 9 ma in una gara dalle alte percentuali al tiro e difese allegre l’illusione dura poco (64-60 Kings all’intervallo).
DECIDE RONDO — Nel secondo tempo il ritmo si abbassa così come le percentuali al tiro, fioccano palle perse (7), e il quarto fallo prematuro di Cousins e Chris Paul completano il quadro dell’orrore. I Kings, dopo aver allungato fino al più otto (82-74 a 4’31” terzo quarto) sprecano tanto, cadono negli stessi errori di distrazione e favoriscono il ritorno Clippers che trovano energia dall’ingresso di Prigioni (82-79 all’ultima pausa). Belinelli , ignorato inspiegabilmente in attacco, si rende utile con un paio di pregevoli assist e lottando bene a rimbalzo. Casspi dalla grande distanza (5/8 da tre) lancia il parziale di 7-0 per il nuovo allungo e massimo vantaggio (92-83 a 9’16” alla fine) che risulterà determinante. Belinelli da centro area punisce con un bel tiro in sospensione (96-87 a 6’08”) ma Crawford e Paul rispondono colpo su colpo riportando L.A. in scia. Il finale è emozionante: Aldrich diventa il bersaglio preferito di Paul e capitalizza riavvicinando i suoi (99-102 a 1’26”), Rondo risponde dalla media allontanando i fantasmi prima che gli errori degli uomini di Rivers dalla distanza e una serie infinita di tiri liberi fanno calare il sipario.
Clippers: Redick 22, Crawford 20, Aldrich 19. Rimbalzi: Aldrich 10. Assist: Paul 7.
Kings: Belinelli 7 (2/6 da 2, 1/2 da 3, 4 rimbalzi, 4 assist) Cousins 19, Gay 18. Rimbalzi: Cousins 13. Assist: Rondo 10.
AtTLANTA HAWKS-BROOKLYN NETS 114-86 Settima sconfitta nelle ultime otto gare per i Nets che ad Atlanta tengono testa agli Hawks fino a metà del terzo quarto ma appena i padroni di casa accelerano, la squadra newyorchese va in apnea. Andrea Bargnani resta sul parquet solamente 10’, poi nel finale della terza frazione deve tornare definitivamente in panchina a causa di un problema alla caviglia destra. Non dovrebbe trattarsi di nulla di trascendentale ma la sfida a Toronto contro la sua ex squadra, in programma per lunedì, a questo punto potrebbe essere a rischio. L’inizio e’ targato Thaddeus Young. La produzione del lungo di Brooklyn aiuta parecchio, la compagine newyorchese però soffre a livello difensivo, con l’ingresso di Thabo Sefolosha e Dennis Schroder nel finale della prima frazione poi Atlanta allunga, toccando in apertura di secondo quarto, grazie alla tripla di Kent Bazemore, il +11. Wayne Ellington e Brook Lopez provano a rispondere, Bargnani va a segno dalla media distanza, Brooklyn comunque resta dietro e paga dazio alle giocate di Paul Millsap. Le triple di Joe Johnson nelle battute finali del primo tempo servono a limitare i danni, i Nets così arrivano al riposo in ritardo di sette lunghezze. Gli ospiti partono con il piglio giusto in apertura di ripresa, segnano i primi sette punti del terzo quarto e riprendono gli Hawks. Bazemore e Splitter riportano davanti Atlanta che si rimette a giocare la sua pallacanestro e produce buone soluzioni in serie in attacco. La risposta della squadra newyorchese non arriva e i Nets piano piano perdono contatto con il match. Bargnani trova il canestro dal perimetro poi, nel finale del terzo quarto, deve dare forfait per una distorsione alla caviglia destra. Atlanta oramai ha le mani sulla gara e stacca definitivamente i Nets piazzando un parziale da ko, 18-1, a cavallo tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto. I padroni di casa guidati da Schroder scappano al +28 a 7’45’’ dalla sirena e fanno così partire i titoli di coda sul match.
Atlanta: Millsap 21 (7/11, 1/2), Schroder, Bazemore 15. Rimbalzi: Schroder, Millsap 6. Assist: Schroder 10.
Brooklyn: Bargnani 6 (3/4 da due e 0/1 da tre) e un assist in 10’. Young 18 (8/12). Rimbalzi: Young 7. Assist: Sloan 12.

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