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La Germani resta in testa a punteggio pieno passando sul parquet della Virtus, decide un canestro di Luca Vitali a 3” dalla fine. La Fiat batte Cremona e resta agganciata a Milano e Venezia al secondo posto. Sassari crolla in casa, Sidigas ok in volata con Varese. Pesaro piega Brindisi

ROMA – Brescia suona la settima. Un canestro di Luca Vitali a 2”80 dalla sirena regala alla Germani la settima vittoria in altrettante giornate di campionato e permette alla Leonessa di staccare nuovamente Milano, Venezia e Torino. La Fiat supera 88-80 la Vanoli Cremona al PalaRuffini e aggancia il gruppetto secondo in classifica formato da Venezia e Milano. Colpo Capo d’Orlando a Sassari dove i sardi vanno ko 81-88 perdendo l’occasione di accorciare sulle prime della classe. Nello scontro salvezza fra le penultime del campionato, una Pesaro più reattiva vince in rimonta (80-75) a spese di Brindisi che si spegne proprio nei minuti finali.

VITALI FA FELICE BRESCIA – Brescia espugna il PalaDozza 76-74 grazie alla magia nel finale di Luca Vitali al termine di una partita ricca di emozioni. Parte col freno a mano tirato la capolista con Hunt che rimedia a un avvio non proprio eccellente dei suoi. Il primo quarto si chiude 16-22 per gli ospiti che tocca il massimo vantaggio (+9) nella seconda frazione. Poi inizia la pioggia di triple che fissa il punteggio all’intervallo sul 41-45. Al rientro in campo la Segafredo ha un altro ritmo e con un Aradori in splendida forma piazza un breck di 9-0 che vale il sorpasso. Il terzo quarto si chiude sul 61-52 con Brescia che va alla pausa con qualche paura di troppo. Nell’ultima frazione Landry prima avvicina la Leonessa, poi firma il sorpasso a 4′ dalla fine (69-70). Il finale è concitato. Luca Vitali sbaglia a 16” dalla fine il uno dei due liberi e Slaughter pareggia 74-74 a 6” dalla sirena, prima della magia dello stesso Vitali.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-GERMANI BASKET BRESCIA 74-76
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Alessandro Gentile 13, Umeh 6, Pajola ne, Petrovic ne, Ndoja 4, Lafayette 14, Aradori 15, Stefano Gentile 10, Berti ne, Lawson 6, Slaughter 6. Allenatore: Ramagli
GERMANI BASKET BRESCIA: Moore, Hunt 15, Vitali 9, Landry 16, Fall 2, Traini ne, Vitali 14, Moss 4, Sacchetti 10, Bushati 6. Allenatore: Diana
ARBITRI: Mazzoni, Paglialunga, Calbucci
NOTE: parziali: 16-22, 41-45, 61-52. Tiri liberi: Virtus Segafredo 4/9; Germani Basket 14/19. Usciti per cinque falli: nessuno.

TORINO NON SBAGLIA – Prestazione solida quella della Fiat Torino che, dopo aver patito nei primi due quarti il gioco frizzante della squadra di Sacchetti, in vantaggio al 20′ sul 34-39, ha cambiato marcia nella ripresa, vincendo il terzo quarto 32-17 e gettando le basi per il successo finale. Splendida prova di Washington, ex della partita, che ha chiuso con 15 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, ben supportato dal pivot Mbakwe, 21 punti e 9 rimbalzi, oltre che spina nel fianco della difesa cremonese. Nei primi due quarti la Vanoli di Sacchetti, anche lui ex del match, si è affidata ad un Martin a tratti inarrestabile, capace di segnare 14 punti nei primi 20′ di gioco, ma fermatosi a soli 6 nei restanti due quarti. Alterno Johnson-Odom, 19 punti tutti concentrati nel finale, che non ha inciso sul match. Buona prova anche di Milbourne (18 punti), mentre per Torino le triple di Vujacic (17 punti con 5/10 dall’arco) e i 10 assist di Garrett hanno punito i raddoppi in area. Un successo che conferma le ambizioni di Torino, ancora a contatto con la vetta.

FIAT TORINO-VANOLI CREMONA 88-80 
FIAT TORINO: Garrett 13, Parente ne, Vujacic 17, Poeta 3, Stephens ne, Patterson 6, Washington 15, Okeke 4, Jones, Mazzola 9, Mbakwe 21, Iannuzzi. Allenatore: Banchi.
VANOLI CREMONA: Johnson-Odom 19, Martin 22, Gazzotti 2, Travis Diener 5, Ricci 4, Ruzzier 3, Ariazzi ne, Sims 7, Drake Diener, Milbourne 18. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Paternico’, Di Francesco, Belfiore.
NOTE: 15-19, 34-39, 66-56. Tiri liberi: Fiat 14/18; Vanoli 14/18. Usciti per cinque falli: Milbourne.

SASSARI CEDE IN CASA – Una Dinamo Banco di Sardegna demotivata, spaesata e senza idee rimedia una sonora lezione a domicilio da un’ottima Betaland Capo d’Orlando, che domina il match dall’inizio alla fine dopo essere stata sopra anche di 16 punti. La partenza per Sassari è a handicap. Capo d’Orlando inizia a pieni giri e dopo pochi istanti è già sul 5-0. Il Banco non riesce a contrastare gli attacchi ospiti e soffre, ma appena stringe le maglie della difesa cambia il volto al match. Tra uno strappo e l’altro, la prima frazione si chiude sul 19-18 per la Betaland. Nella seconda frazione Pasquini prova a incrementare il numero delle rotazioni, ma non trova risposte adeguate neanche dalla panchina. L’assenza di Stipcevic, infortunato, pesa sul piano mentale e i siciliani arrivano al +11 sul 47-36. Sulla sirena Spissu ci mette una pezza: 38-47. Dopo il riposo la Dinamo non riesce a cambiare il ritmo e si fa irretire da un avversario concentrato, motivato e ben organizzato. La terza frazione si conclude sul +15 per l’Orlandina: 71-56. Il pubblico di Sassari fischia: è raro che accada al PalaSerradimigni, ma l’involuzione psicologica, tattica e tecnica dei biancoblu è straordinaria. Anche nell’ultimo atto del match il divario non fa che aumentare di minuto in minuto. Al 34′ si arriva al +16: 60-76. Di fatto è la fine delle ostilità con gli ospiti che nel finale controllano il ritorno dei sardi. A fine match il coach e general manager di Sassari Pasquini ha rassegnato le dimissioni, che sono state comunque respinte dal presidente Sardara.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI-BETALAND CAPO D’ORLANDO 81-88
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 13, Bamforth 26, Planinic, Devecchi, Randolph 8, Pierre 10, Jones 13, Hatcher 11, Polonara, Picarelli ne, Tavernari ne. Allenatore: Pasquini.
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Alibegovic 11, Ihring, Atsur 14, Kulboka 10, Lagana’, Strautins ne, Delas 10, Edwards 24, Wojciechowski, Carlo Stella ne, Ikovlev 19, Donda ne. Allenatore: Di Carlo.
ARBITRI: Lo Guzzo, Rossi, Ranaudo
NOTE: parziali: 18-19, 38-47, 56-71. Tiri liberi: Banco di Sardegna 14/15; Betaland 23/27. Usciti per cinque falli: nessuno.

PESARO VINCE LO SCONTRO SALVEZZA – All’Adriatic Arena inizio a fiammate di Pesaro, così Brindisi più regolare, guidata da Suggs, ne approfitta per guadagnare subito la testa. Gli ospiti nel secondo quarto raggiungono un margine di 10 lunghezze al 13′(22-32, canestro di Donzelli), poi replicato grazie ai canestri di Lalanne (27-37), prima che Ceron ci metta una pezza. Dopo l’intervallo Pesaro prova a ricucire, ma un ottimo Lalanne (7 punti consecutivi) tiene a galla i pugliesi, subito imitato da Nic Moore quando i marchigiani si avvicinano pericolosamente (51-53 al 25′ su contropiede di Mika). Gli sforzi dei padroni di casa, però, sono premiati al 28′ con il primo sorpasso ad opera di Dallas Moore (4 liberi consecutivi): 60-58. Nell’ultimo quarto, Dell’Agnello rispolvera Suggs, così quando Pesaro prova ad andarsene è la guardia americana a replicare fino a riportare avanti Brindisi (72-73 al 38′). Nel finale concitato Dallas Moore a 16″ dalla fine conquista rimbalzo e fallo che consente a Pesaro di portarsi sul 78-75 e agguantare la vittoria dopo l’ultimo disperato tiro dal perimetro di Suggs, il migliore tra i brindisini (17 punti).

VL PESARO-HAPPY CASA BRINDISI 80-75
VL PESARO: Omogbo 11, Ceron 6, Crescenzi ne, Mika 21, Moore 23, Bocconcelli ne, Ancellotti 6, Bertone 10, Monaldi 3, Serpilli, Moretti ne Allenatore: Leka.
HAPPY CASA BRINDISI: Suggs 17, Barber 2, Tepic 2, Oleka 4, Mesicek 7, Cardillo 2, Sirakov ne, Moore 8, Donzelli 8, Canavesi ne, Giuri 11, Lalanne 14. Allenatore: Dell’Agnello.
ARBITRI: Lanzarini, Attard, Caiazza.
NOTE: 17-25, 37-44, 62-62. Tiri liberi: VL 21/30; Happy Casa 7/13. Usciti per cinque falli: Suggs, Lalanne.

AVELLINO IN VOLATA – All’ora di pranzo Avellino riscatta il passo falso all’overtime di Brindisi e batte Varese (65-61) al termine di una partita non per palati fini. Tanti errori, percentuali scadenti e spettacolo per lunghi tratti latitante. Avvincente però il finale che premia la Sidigas, orfana oltre che di Fesenko anche di Fitipaldo. Varese guida per tutto il primo tempo (massimo vantaggio +8 sul 19-27), con l’energia di Ndiaye Avellino sorpassa e prova ad allungare sulle tripla di D’Ercole (47-41) che chiude il terzo quarto. Nell’ultimo periodo la squadra di Sacripanti sembra poter scappare con i canestri pesanti ancora di D’Ercole (10 punti con 3/3 dall’arco) e di Zerini (53-43 al 33′) ma Varese rientra un po’ alla volta e a -2’15” rimette la testa avanti (57-58) con un canestro di Hollis (15+6 rimbalzi). Una tripla di Waller dopo il sorpasso di Filloy (59-61) segna l’ingresso nell’ultimo minuto. Hollis perde un pallone pesantissimo in attacco, dall’altro lato Rich (1/13 fino a quel momento) trova il trepunti del nuovo vantaggio Sidigas (62-61) a 38″ dalla sirena. E’ la giocata chiave della partita, perché poi il Wells di Varese sbaglia il canestro del pareggio mentre quello di Avellino infila i due liberi del +3. Avramovic si mangia il -1 in entrata e così a D’Ercole per chiudere il conto basta un libero.

SIDIGAS AVELLINO-OPENJOBMETIS VARESE 65-61
AVELLINO: Zerini 3, Wells 16, Ortner 4, Bianco ne, Mavric ne, Leunen 6, Scrubb 9, Filloy 5, D’Ercole 10, Rich 6, Ndiaye 6, Parlato ne. Allenatore: Sacripanti.
VARESE: Avramovic 4, Pelle 10, Bergamaschi ne, Natali 1, Seck ne, Okoye 10, Tambone, Cain 6, Ferrero 3, Wells 4, Waller 8, Hollis 15. Allenatore: Caja.
ARBITRI: Sabetta, Quarta e Nicolini.
NOTE: parziali 10-16, 27-30, 47-41. Tiri liberi: Sidigas 7/9, Openjobmetis 7/10. Usciti per cinque falli: Avramovic, Waller.

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