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L’Olimpia vince in casa della Grissin Bon e aggancia Venezia e Avellino al secondo posto. Non tiene il passo la Fiat, sconfitta a Pistoia. La Virtus batte in volata Cremona, netta affermazione di Sassari su Brindisi nel posticipo. Bene anche Pesaro

ROMA – Milano approfitta del passo falso di Venezia ad Avellino e, grazie al successo in volata su Reggio Emilia (72-71), raggiunge i campioni d’Italia e gli irpini alle spalle della capolista Brescia, impegnata nel derby del monday night sul parquet di Cantù. L’aggancio al secondo posto, invece, non riesce a Torino che cade nella trasferta di Pistoia (80-65). Ritrova il sorriso dopo quattro ko anche Bologna, che riesce a piegare Cremona (79-78) cogliendo il suo quarto successo stagionale. Nelle altre gare valide per la nona giornata del campionato di serie A, Pesaro supera Varese 74-71, mentre nel posticipo Sassari travolge Brindisi 90-66.

REGGIO CEDE AL FOTOFINISH CON MILANO – L’Olimpia espugna al termine di una partita tecnicamente non bellissima – ma alquanto emozionante – il PalaBigi di Reggio Emilia, contro una Grissin Bon, sconfitta ma apparsa molto solida. Milano passa 72-71, avendo quasi sempre in mano l’inerzia del match; gli emiliani hanno avuto il merito di non arrendersi mai rischiando, sul finale, una vittoria clamorosa. In avvio prevale la tensione, le due squadre segnano poco e si “picchiano” molto; così bisogna attendere il 6′ prima di vedere il tentativo dell’Olimpia di mettere le sue mani sulla gara portandosi sul 9-4 per poi chiudere il quarto avanti di un punto (15-14). La truppa di Pianigiani fa la voce grossa all’inizio del secondo parziale prendendosi undici lunghezze di margine al 4′ (29-18) però la squadra emiliana è brava a non disunirsi, stringe le maglie in difesa e firma un contro parziale di 13-0 che vale il il 35-41 all’intervallo. Al ritorno sul parquet è ancora una volta l’Armani a imporre il suo ritmo, la Pallacanestro Reggiana si salva grazie all’intensità difensiva per un 50-53 alla terza sirena L’ultimo quarto viaggia su binari di equilibrio quasi assoluto. L’EA7 prova la spallata, sull’asse Gudaitis-Theodore e al 6′ si riporta a 6 sul 59-65. Ma Reggio con una ‘triplà di Della Valle, seguita da due liberi di Llompart, impatta a 18 secondi dalla fine: 71-71. Coach Menetti sceglie di fare fallo per avere l’ultimo pallone, Jerrels segna uno solo dei due liberi ma prima Markoishvili e poi White falliscono il tiro della vittoria reggiana.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-EMPORIO ARMANI 71-72 
(14-15, 35-41, 50-53)
REGGIO EMILIA: Mussini 3, Wright 11, Bonacini, Candi 5, Della Valle 15, White 8, Reynolds 17, Cipolla ne, Dellosto ne, Llompart 2, De Vico, Markoishvili 10. Allenatore: Menetti.
MILANO: Micov, Pascolo 2, Fontecchio ne, Cinciarini 4, Cusin 1, Abass 2, M’Baye 3, Theodore 10, Jefferson 5, Bertans 11, Gudaitis 18, Jerrels 16. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Mazzoni-Borgioni-Borgo.
NOTE: Tiri liberi: Reggio Emilia 17/19, Milano 18/24. Uscito per cinque falli: Candi.

BOLOGNA VINCE COL BRIVIDO – Col brivido ma alla fine Bologna ritrova la vittoria e torna a prendersi i due punti dopo quattro sconfitte consecutive. La Virtus piega di misura una mai doma Cremona (79-78) in un finale tutto da raccontare, figlio di un ultimo quarto in cui nessuna delle due squadre riesce a prendersi la partita. La Vanoli si porta a +2 (76-78) con due liberi di Sims a 8” dalla sirena finale. Bologna va da Alessandro Gentile, il fallo di Ricci porta l’azzurro in lunetta con 3″ e pochi decimi sul cronometro. Dentro il primo, sbagliato il secondo ma Sims spinge Slaughter a rimbalzo e manda l’ex giocatore del Real Madrid in lunetta, due punti e Bologna avanti 79-78. Time out di Sacchetti, rimessa in zona d’attacco e ultimo possesso. Milbourne danza tra i giocatori della Virtus, arriva a dieci centimetri dal canestro per il più facile dei sottomano ma manda la palla incredibilmente sul ferro, la correzione vincente arriva quando ormai la sirena è suonata. Bologna vince così e salva la panchina di Ramagli.

SEGAFREDO BOLOGNA – VANOLI CREMONA  79-78 (23-16, 40-36, 57-56)
BOLOGNA: Gentile 12, Umeh 12, Pajola ne, Baldi Rossi, Ndoja 6, Lafayette 8, Aradori 10, Gentile 4, Berti ne, Lawson 13, Slaughter Marcus 14. Allenatore: Ramagli.
CREMONA: Johnson-Odom 6, Martin 15, Gazzotti 3, Diener 2, Ricci 10, Ruzzier 3, Portannese, Sims 16, Diener 9, Milbourne Landon 14. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Paternicò, Caiazza, Morelli
NOTE: Parziali 23-16, 40-36, 57-56. Tiri liberi: Bologna 17/23, Cremona 14/16. Usciti per cinque falli: nessuno.

PISTOIA DOMA TORINO – Torino cade a Pistoia 80-65 e perde contatto da Milano e Avellino, mancando l’aggancio a Venezia. Nel primo quarto regna l’equilibrio. Dopo un buon avvio dei padroni di casa (10-6), la Fiat piazza un parziale di 10-0 che la porta a condurre, ma la The Flexx si rifà sotto e chiude con un solo possesso di svantaggio (16-18). L’equilibrio prosegue anche nel secondo periodo, con Garrett e Ivanov protagonisti rispettivamente per gli ospiti e i padroni di casa. Torino ha le polveri bagnate da tre (0/7 all’intervallo lungo) e la squadra di Esposito ne approfitta per andare al riposo avanti di due lunghezze (36-34). Al ritorno sul parquet Pistoia cerca lo strappo e mette alle corde gli uomini di Banchi, puniti dalle triple di Moore e Mian. Un ispirato Garrett non basta all’Auxilium che a dieci minuti dal termine si vede costretta a recuperare ben 13 punti (62-49). E’ il break decisivo della sfida, visto che nell’ultima frazione lo sforzo messo in atto dalla Fiat per tornare in partita produce effetti solo temporanei. Un parziale di 8-0 illude Torino di aver riaperto i giochi, ma dopo il timeout chiesto da Esposito la The Flexx ritrova la via del canestro con continuità fino a spingersi sul +16 a due minuti dalla conclusione, impedendo all’Auxilium di risalire la china.

THE FLEXX PISTOIA-FIAT TORINO 80-65
 (16-18, 36-34, 62-49)
PISTOIA: Barbon, Laquintana 2, Mian 15, Gaspardo 7, Onuoha, Bond 16, Magro, Gordon 6, Moore 17, Ivanov 17. Allenatore: Esposito.
TORINO: Garrett 23, Parente ne, Vujacic 7, Poeta 9, Stephens ne, Patterson 8, Washington 4, Okeke 2, Jones, Mazzola, Iannuzzi 2, Mbakwe 10. Allenatore: Banchi.
ARBITRI: Lanzarini-Sardella-Ranaudo.
NOTE – Tiri liberi: Pistoia 6/11, Torino 12/16. Uscito per cinque falli: nessuno.

PESARO PIEGA VARESE – La Vuelle Pesaro torna al successo, battendo all’ultimo secondo Varese che rimedia la terza sconfitta consecutiva. La partita è subito nelle mani dei padroni di casa. Omogbo fa sentire il suo peso e l’ex di turno Kuksiks, appena entrato, mette la tripla al 5′ (14-11). Varese non trova le contromisure e così i marchigiani provano l’allungo al 14′ (30-21), prima che l’Openjobmetis con Okoye riesca a infilare il primo tiro dall’arco di uno sconfortante 1/11 a metà del match. Con Wells molle in regia, Hollis e Waller imprecisi al tiro, la squadra di Caja pasticcia in attacco, al contrario di Pesaro che appare più quadrata negli schemi offensivi. I padroni di casa chiudono il secondo quarto nettamente avanti (40-27). Okoye prova a ricucire dopo l’intervallo, ma Omogbo signoreggia sotto i tabelloni e Ceron spinge Pesaro al massimo vantaggio al 25′ (52-35). Caja gioca la carta Tambone in regia e Avramovic, in apertura dell’ultima frazione, dalla lunetta fa sperare gli ospiti (56-49 al 31′). Pesaro si disunisce sparacchiando a casaccio e dilapidando il proprio vantaggio mentre, spinta da uno scatenato Avramovic e da un redivivo Wells, Varese trova proprio con quest’ultimo la parità al 35′ con canestro e libero aggiuntivo (59-59). Nella lotta punto a punto, a 8 secondi dalla fine, dopo l’ultimo pareggio di Avramovic (71-71), è Moore ad infilare incredibilmente il canestro della vittoria, con Ferrero che poi sbaglia il tiro della disperazione.

VL PESARO-OPENJOBMETIS VARESE 74-71 
(22-15, 40-27, 56-46)
PESARO: Omogbo 14, Ceron 8, Crescenzi ne, Mika 11, Moore 22, Bocconcelli ne, Ancellotti 3, Bertone 6, Kuksiks 6, Monaldi 4, Serpilli ne, Moretti ne. Allenatore: Leka.
VARESE: Avramovic 9, Pelle 4, Bergamaschi ne, Natali, Okoye 22, Seck ne, Tambone 4, Cain, Ferrero 5, Wells 13, Waller 7, Hollis 7. Allenatore: Caja.
ARBITRI: Paglialunga-Boninsegna-Weidmann.
NOTE – Tiri liberi: Pesaro 13/18, VARESE 10/11. Usciti per cinque falli: Okoye.

SASSARI TRAVOLGE BRINDISI – In scia di Torino si porta la Dinamo Sassari che passeggia nel posticipo, imponendosi con un netto 90-66 ai danni di Brindisi. Al PalaSerradimigni il Banco incanala subito il match sui binari giusti con un primo periodo travolgente, chiuso 30-9, nel quale spiccano i 10 punti messi a segno da Polonara e un brillante 4/6 da tre. L’Happy Casa, invece, ha pessime percentuali al tiro e fatica terribilmente a trovare la via del canestro. Nel secondo periodo anche la fase offensiva dei sardi si inceppa, ma Brindisi non ne approfitta e le squadre vanno al riposo sul punteggio di 43-20 per la Dinamo. Al ritorno sul parquet gli uomini di coach Pasquini gestiscono con autorevolezza la sfida, dominano a rimbalzo (46-26 il computo finale) e non accusano mai particolari cali di concentrazione. Il divario aumenta nella terza frazione (67-38) e Sassari conduce in porto senza problemi la seconda vittoria consecutiva, rilanciandosi in classifica.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI-HAPPY CASA BRINDISI 90-66 
(30-9, 43-20, 67-38)
SASSARI: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic ne, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. Allenatore: Pasquini.
BRINDISI: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov ne, Donzelli, Canavesi ne, Giuri 2, Lalanne 13, Moore 12. Allenatore: Dell’Agnello.
ARBITRI: Sabetta-Baldini-Calbucci.
NOTE – Tiri liberi: SassariI11/14, Brindisi 16/18. Uscito per cinque falli: nessuno.

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