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Gli emiliani e i lombardi proseguono la loro bella corsa di vertice sfruttando il fattore campo contro Caserta e Avellino. Tre al comando con l’EA7, che piega Brindisi. Mollano la testa i trentini, sconfitti a Cantù, e Pistoia, piegata dalla Virtus Bologna. Torino beffa al supplementare Sassari

ROMA – Milano, Reggio Emilia e Cremona in vetta alla classifica. Gli emiliani travolgono (87-62) Caserta, i lombardi piegano (64-58) la resistenza di Avellino mentre l’EA7 piega Brindisi 77-72. Mollano il gruppo di testa Trento, sconfitta (87-77) nell’anticipo di mezzogiorno a Cantù, e Pistoia, sorpresa (76-72) dalla Virtus Bologna. Dietro sale Venezia che spazza via (84-58) Varese e agguanta al 6° posto Sassari che scivola al supplementare (86-83) a Torino. Infine in coda fondamentale successo (69-72) di Pesaro in trasferta contro l’Orlandina.

REGGIO, TUTTO FACILE – Reggio Emilia supera senza particolari patemi l’ostacolo Caserta, presentatasi al PalaBigi in piena emergenza. Polonara e Aradori i primattori per la Grissin Bon: un tempo a testa. Caserta ha viaggiato a sprazzi nel suo collettivo. Al 4′ il tabellone indica perfetta parità: 9-9. Sospinta da Della Valle e Polonara Reggio piazza un minibreak a metà frazione, spingendosi fino al +6 (16-10), margine che rimane pressochè inalterato fino alla prima sirena. Nel secondo quarto il buon gioco latita, e c’è più bagarre: ne trae vantaggio la squadra di casa che al 3′ tocca il +9 (27-18) e a metà frazione oltrepassa la doppia cifra di vantaggio: 32-20, su tripla di un concretissimo Polonara (15 punti all’intervallo). Come spesso le è accaduto in questo campionato Reggio abbassa l’intensità e permette agli ospiti, guidati da Hunt, di rifarsi sotto tornando a -6 al 9′. Chiusi i primi 20′ sul +10 (38-28) la squadra di Menetti inizia il terzo quarto toccando quasi subito le 16 lunghezze di margine, grazie a due conclusioni dalla lunga di un ispirato Aradori. A 2’ dalla conclusione della frazione il parziale vola al +20 (60-40). L’ultimo quarto si snoda poi senza particolari sussulti e il match si trascina fino alla scontata conclusione.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-PASTA REGGIA CASERTA 87-62 (23-18, 38-28, 66-47)
Reggio Emilia: Aradori 16, Bonacini, Polonara 15, Lavrinovic 9, Della Valle 16, De Nicolao 9, Pechacek 2, Strautins, Veremeenko 7, Silins 7, Gentile 6. All.: Menetti.
Caserta: Downs 13, Siva 14, Hunt 5, Cinciarini 11, Jones 13, Gaddefors 2, Ghiacci, Giuri 4, Ingrosso, Gravina ne. All.: Dell’Agnello.
Arbitri: Sardella, Lo Guzzo, Di Francesco.
Note – Tiri da 3 punti: Reggio Emilia 10/24, Caserta 5/20; tiri liberi: Reggio Emilia 19/25, Caserta 17/21. Uscito per 5 falli: Jones.

CREMONA, OTTAVA DI FILA – Cremona batte anche Avellino e ottiene l’ottava vittoria consecutiva mantenendo il primato in classifica. E’ terminata 64-58 al PalaRadi una gara dove le difese sono state grandi protagoniste. Avellino molto meglio nel primo tempo, mentre la Vanoli è stata spietata nella seconda parte di gara. Un match comunque in equilibrio costante, con Nunnally grande protagonista da una parte e Cusin dall’altra. La chiave del match nell’ultimo quarto quando sulla sirena Turner trova la tripla del 54-52. Da quel momento la Vanoli ha cambiato marcia lasciando senza rifornimenti l’attacco irpino che non ha trovato più spazio ne da tre punti, arma vincente nella prima fase, ne da sotto spazi per muovere la gara. Nel finale Vitali e uno straordinario Washington hanno gestito al meglio ogni pallone fino alla sirena.

VANOLI CREMONA-SIDIGAS AVELLINO 64-58
(15-16, 30-32, 43-47)
Cremona: Southerland 7, Vitali 10, Mian, Gaspardo 2, Cusin 13, Cazzolato ne, Washington 6, Biligha 6, McGee 12, Turner 8. All. Pancotto.
Avellino: Norcino ne, Ragland 3, Green 3, Veikalas 5, Acker 7, Leunen 9, Cervi 4, Severini ne, Nunnally 14, Pini, Buva 13, Parlato. All. Sacripanti.
Arbitri: Taurino, Bettini e Morelli.
Note – Tiri da tre: Vanoli 6-24, Avellino 11-29; tiri liberi: Cremona 10-12, Avellino 3-5; rimbalzi: Cremona 39, Avellino 43.
Spettatori: 3.400

MILANO RICONQUISTA IL FORUM –  Dai fischi agli applausi. In appena 48 ore l’EA7 riconquista l’affetto del Forum, saluta il suo 2015 casalingo con la 39/a vittoria consecutiva tra le mura amiche in campionato e dimentica la brutta prova fornita venerdì in Eurolega contro il Limoges. A farne le spese nel posticipo domenicale, grazie ad un Simon imperiale (19 punti, di cui 13 nell’ultimo periodo), l’Enel Brindisi dell’ex allenatore di Milano Piero Bucchi: un 77-72 che permette all’EA7 di agganciare nuovamente la vetta con Reggio Emilia e Cremona. Una partita spigolosa che Milano riesce a fare propria con il cuore e la volontà: la squadra di Repesa infatti viene a lungo sovrastata a rimbalzo (ne concede ben 13 offensivi). Ma è la difesa, soprattutto al Forum, il segreto di questa EA7: lo dicono i numeri (è la squadra che concede meno punti di media), lo dice la voglia di sacrificarsi di Cerella e Cinciarini. Il play azzurro suona la carica nel momento di massima difficoltà di Milano (19-22 al 14′ dopo un parziale di 15-4 di Brindisi) con una tripla e un paio di assist al bacio per Macvan. Brindisi riesce a restare in scia con la creatività di Banks (15 e 9 falli subiti) e la solidità di Zerini e Kadji per un finale di gara che diventa una lunga volata per cuori forti: quello biancorosso è più saldo con la mano ferma di Lafayette, Cinciarini e soprattutto di uno scatenato Simon a spegnere la luce all’Enel.

EA7 MILANO-ENEL BRINDISI 77-72
(15-7, 21-21, 16-22, 25-22)
Milano: McLean 15, Lafayette 6, Amato ne, Cerella, Macvan 14, Magro 4, Pecchia ne, Cinciarini 10, Jenkins 6, Barac 3, Simon 19. All.: Repesa.
Brindisi: Banks 15, Reynolds 2, Scott 6, Cournooh 12, Harris, Cardillo, Milosevic 6, Gagic 4, De Gennaro ne, Zerini 14, Marzaioli ne, Kadji 13. All.: Bucchi.
Arbitri: Lanzarini, Mazzoni, Quarta
Note: tiri da tre: Milano 7/19; Brindisi 6/21. Tiri liberi: Milano 22-28; Brindisi 12-15. Rimbalzi: Milano 30; Brindisi 31. Fuori per 5 falli: Kadji.

ORGOGLIO VIRTUS, PISTOIA KO – Senza Ray e Williams, la Virtus batte, con una prova d’orgoglio, Pistoia al termine di una gara aspra ed equilibrata. La Virtus è partita forte con Fontecchio e Pittman: 10-1 dopo 6′ di gioco. Poi si è svegliata Pistoia con Kirk sotto canestro e Knowles dalla distanza per il 12-12. Nel secondo quarto ha condotto la squadra di Esposito per il 22-28 che poi la Virtus ha rimontato andando poi a +1 (34-33) con Fontecchio. Nella ripresa è stata sempre avanti la Virtus, ma senza mai andare in doppia cifra e toccando il massimo vantaggio (63-55) a 4’22” dalla sirena. Pistoia però è rientrata ancora fino sul -1 (69-68) a poco più di 1′ dal termine, ma Odom (7 punti nella frazione) e Fells (7/16 e 8 rimbalzi) l’hanno respinta. Con Mazzola subito gravato di falli, Valli ha chiesto ai suoi gli straordinari ed è stato ripagato da Fontecchio, anche in attacco, e dagli americani, anche se Pittman (3/12 ma 10 rimbalzi) ha subìto oltre il dovuto sotto canestro la mobilità di Kirk (6/9 e 15 rimbalzi). Tra gli altri di Pistoia, Moore (5/13 ma 7 assist) e Czyz (5/11), oltre alla verve di Antonutti (5/8), hanno tentato invano di arginare le guardie americane di Bologna.

OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA-GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 76-72
(12-12, 34-34, 51-49)
Bologna
: Fells 17, Pittman 12, Fabiani, Vitali 7, Cuccarolo, Gaddy 14, Fontecchio 15, Mazzola 2, Oxilia, Odom 9, Penna. All.: Valli.
Pistoia: Di Pizzo ne, Mastellari, Knowles 9, Antonutti 12, Lombardi 4, Filloy 4, Severini, Czyz 12, Blackshear 8, Moore 11, Kirk 12. All.: Esposito.
Arbitri: Sahin, Weidmann, Ranaudo.
Note – tiri liberi: Bologna 15/24, Pistoia 7/12. Tiri da tre punti: Bologna 9/23, Pistoia 5/25. Rimbalzi: Bologna 39, Pistoia 42. Uscito per cinque falli: Blackshear.
Spettatori: 6.720.

VENEZIA RITROVA LA VITTORIA – Venezia interrompe la striscia di cinque sconfitte, tra campionato ed Eurocup, con il rotondo successo su Varese, contestata dai tifosi giunti al palasport Taliercio. Per sbloccarsi appieno, alla squadra di Recalcati occorre però un tempo, visto che, al 14-2 iniziale firmato da Peric in poco più di 4’ e costruito soprattutto sull’intensità difensiva, la squadra di Moretti riesce a rispondere con una zona 2-3 che le permette di mettere anche il naso avanti (16-17 al 9′). Sarà però l’unico vantaggio per i lombardi, che pagano le troppe palle perse (22) e la progressiva crescita dei padroni di casa, che incanalano il match sui binari giusti nel secondo quarto e poi lo chiudono virtualmente con largo anticipo nella ripresa. A trascinare l’Umana nel break che chiude le possibilità di Varese è un quintetto formato da tutti giocatori confermati nella passata stagione, con il solo Owens e, a tratti Bramos, a convincere tra gli innesti operati la scorsa estate. In particolare, tra i giocatori sotto osservazione, se arriva un parziale riscatto da parte di capitan Goss (5/7 nel tiro da tre punti), delude invece ancora una volta l’altro ex, Green, che non riesce ancora a dare i ritmi alla squadra e chiude il match per di più a secco, con uno 0/5 dal campo e solo 2 di valutazione.

UMANA VENEZIA-OPENJOBMETIS VARESE 84-58
(18-17; 38-29; 66-49)
Venezia: Peric 21, Goss 15, Bramos 6, Tonut 3, Jackson 5, Green, Ruzzier 3, Groppi, Owens 16, Ress 3, Ortner, Viggiano 12. All.: Recalcati.
Varese: Rossi ne, Davies 12, Faye 2, Wayns 10, Molinaro ne, Cavaliero 10, Campani 10, Kangur 5, Varanauskas, Ferrero 1, Kuksiks, Galloway 6. All.: Moretti.
Arbitri: Mattioli, Vicino, Galasso.
Note – Tiri da 3: Umana Reyer 13/34, Openjobmetis 5/20; tiri liberi: Umana Reyer 9/14, Openjobmetis 5/7. Rimbalzi: Umana Reyer 33; Openjobmetis 33. Uscito per 5 falli: Kangur (Varese).
Spettatori: 2.876.

TORINO, VITUCCI SORRIDE SUBITO – Una magia di Jerome Dyson da 16 metri a 1” dal termine del supplementare consente a Torino di piegare Sassari. Il classico canestro dell’ex, pesante e spettacolare per i torinesi quanto beffardo per i sardi: un inizio di avventura migliore sulla panchina torinese era impossibile da preventivare per coach Vitucci. Il neo-tecnico ha portato migliorie nell’atteggiamento difensivo della Manital, mentre Sassari ha dimostrato per lunghi tratti di avere un roster superiore ai torinesi, con un Logan letteralmente immarcabile per chiunque. Nonostante i numeri non siano dalla sua parte, la palma di miglior giocatore della partita non può che essere di Dyson, decisivo nel supplementare: dopo aver realizzato il canestro dell’83-83 in penetrazione, il playmaker statunitense ha subito fallo in difesa, recuperando la palla con una manciata di secondi. Sufficienti a realizzare il canestro da dietro la metà campo che è valso i due punti per la Manital. Dopo tre quarti equilibrati, si arriva negli ultimi minuti con la Manital in vantaggio per 73-61, grazie a una difesa impenetrabile e alle scarse percentuali dall’arco del Banco. All’improvviso però Torino si spegne e Logan inizia a macinare gioco: azione dopo azione il vantaggio diminuisce, si arriva negli ultimi 2′ con i sardi a -5. Haynes segna la tripla del 73-71, Logan ruba palla sulla rimessa torinese e impatta sul 73-73. Nonostante la beffa della vittoria ormai sfuggita, Mancinelli e compagni non cedono, neanche quando nel supplementare Sassari si ritrova sul 79-83 con 1′ da giocare grazie a una tripla di Sacchetti: White e Dyson impattano, ancora Dyson conclude la partita con il classico regalo di Natale che fa esultare il PalaRuffini.

MANITAL TORINO-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86-83 d1ts (20-22, 37-40, 59-57, 73-73)
Torino: Dyson 16, White 18, Giachetti, Mancinelli 8, Rosselli 2, Dawkins 15, Miller 21, Ebi 6, Fantoni. N.e. Mascolo. All.: Vitucci.
Sassari: Haynes 9, Petway 5, Logan 26, Formenti10, Devecchi, Alexander, Sacchetti 4, Stipcevic, Eyenga 9, Varnado 20. N.e. Pellegrino, D’Ercole. All.: Calvani.
Arbitri: Paternicò, Baldini, Caiazza.
Note – Tiri liberi: Manital 8 su 13, Banco di Sardegna 19 su 27. Tiri da tre punti: Manital 10 su 24, Banco di Sardegna 10 su 32. Usciti per 5 falli: Rosselli.
Spettatori: 4.000 circa.

PESARO, COLPO SALVEZZA – Senza gli infortunati Jasaitis e Nicevic, Capo d’Orlando cade in casa nella sfida salvezza con Pesaro. Primi due quarti dominati dagli ospiti con l’Orlandina che al rientro sul parquet scarica nella gara tutta la rabbia e rientra prepotentemente in gara fino addirittura ad arrivare al vantaggio negli ultimi 3′ minuti, ma il finale è ancora amaro per i biancazzurri. Partita di rara intensità. L’Orlandina prova a giocare la sua pallacanestro, fatta di ottima circolazione della palla, ma gli ospiti si affidano al talento dei colored e sono ancora avanti di 5 all’8’, ma prima che suoni la sirena Pesaro realizza con il neo arrivato Shepherd (19-23). Anche nel secondo quarto gli ospiti continuano a tirare con percentuali inverosimili (6/9 da 3). La Consultinvest continua a ferire da dietro l’arco e al 15’ è 26-37 grazie allo show di Daye (19 per lui). Oriakhi in transizione realizza per i biancazzurri, Stojanovic ne mette altri due in penetrazione e all’intervallo è 30-45. Al rientro sul parquet rompe l’empasse Perl in penetrazione subendo il fallo, Ceron ne mette un altro da tre, Christon realizza in contropiede. Nell’ultimo quarto in avvio, break ospite 4-0, poi Laquintana con l’aiuto del vetro (57-64 al 32esimo). Bowers piazza la bomba del -2 (62-64) quando mancano 6′. Bowers dalla media in arresto e tiro dal palleggio, Christon 2/2 in lunetta, Lacey realizza in contropiede gli ospiti vanno nuovamente avanti 67-68. L’Orlandina ha il possesso per provare a vincere la gara, ma è persa e in contropiede sulla sirena realizza Pesaro per il definitivo 69-72.

BETALAND CAPO D’ORLANDO-CONSULTINVEST PESARO 69-72 (19-23, 30-45, 55-60)

Capo d’Orlando: Stojanovic 8, Ihring ne, Basile G 11, Ilievski 5, Laquintana 9, Perl 12, Metreveli 2, Bowers 19, Oriakhi 3, Galipò G ne, Galipò M ne. All: Griccioli. Pesaro: Shelton ne, Basile N 3, Shepherd 9, Gazzotti, Lacey 15, Christon 12, Daye 28, Solazzi ne, Candussi, Walker 2, Ceron 3. All: Paolini
Note – Tiri da tre: Capo d’Orlando 8/22; Pesaro 9-22; tiri liberi: Capo d’Orlando 5/12, Pesaro 7/8; rimbalzi: Capo d’Orlando 38, Pesaro 38. Usciti per 5 falli: Laquintana.
Spettatori: 2.100.

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