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Nel turno che precede le Final Eight di Coppa Italia la Germani inciampa nel derby, l’Olimpia passa in rimonta a Brindisi, la Reyer campione d’Italia s’impone di misura a Cremona e gli irpini dominano Pistoia. Vittorie in trasferta anche per Torino a Pesaro e per Reggio Emilia sul campo di Capo d’Orlando

ROMA – Rimane un trio al comando della stagione regolare dl massimo campionato di pallacanestro dopo la 19esima giornata, l’ultima prima delle Final Eight di Coppa Italia a Firenze. Milano, Venezia e Avellino viaggiano spedite in testa, Brescia invece scivola nel posticipo sul parquet di Varese e perde il treno delle leader. La Germani inciampa nel derby con la Openjobmetis, che dilaga sino al 100-72 dell’ultima sirena grazie, in primis, ai 29 punti infilati da Avramovic (20 di Landry tra gli uomini di Diana, ora quarti in graduatoria), mentre colgono due sofferte ma preziose affermazioni esterne Milano e Venezia, rispettivamente sui campi di Brindisi e Cremona, invece Avellino fa un sol boccone di Pistoia. Risale in classifica Sassari, che nel lunch match mette sotto Bologna e si porta in scia ai virtussini, agganciati invece a quota 22 da Torino, a segno sul campo di Pesaro, ancora solo in ultima posizione. Guadagna terreno anche Reggio Emilia, che centra il quarto successo di fila passando in casa di Capo d’Orlando, sempre penultimo.

BRINDISI-MILANO – Battuta d’arresto interna dal sapore amaro per Brindisi, che cede a un’Olimpia costretta però a inseguire e rimontare dopo i primi due quarti sorprendenti della New Basket. Inizio di gara in sostanziale equilibrio, poi Smith con una tripla e una prodezza sotto canestro porta avanti i pugliesi, che chiudono il primo quarto sul 25-18. Due minuti dopo il rientro in campo è Mesicek a segnare il +11, ma intanto sale il livello della difesa di Milano. Si torna a giocare colpo su colpo e il secondo quarto finisce 42-40. Nel terzo tempino Brindisi si blocca e non segna per diversi minuti: sbaglia tutto, costretta dalla difesa avversaria a tentare ripetutamente a tirare da tre, senza riuscire a segnare. La squadra di Pianigiani intanto allunga fino al 49-60 al 30′. Al 35′ Mesiceck da tre riaccende le speranze, destinate a spegnersi prestissimo. L’Olimpia, ormai imprendibile, va avanti fino al 72-84, e resta in vetta. Brindisi terz’ultima a quota 12.

HAPPY CASA BRINDISI-EMPORIO ARMANI MILANO 72-84 (25-18, 42-40, 49-60)
HAPPY CASA BRINDISI: Suggs 13, Tepic 8, Oleka ne, Smith 7, Mesicek 17, Cardillo, Sirakov ne, Moore 9, Donzelli, Lydeka 15, Giuri 3, Di Maggio ne. Allenatore: Vitucci.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Goudelock 14, Micov 17, Tomba ne, Pascolo, Kuzminskas 8, Cinciarini 5, Cusin 2, Abass 8, Theodore 12, Bertans 9, Jerrells, Gudaitis 9. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Paternico’-Filippini-Nicolini.
NOTE: Tiri liberi: Brindisi 10/14, Milano 22/28. Uscito per cinque falli: Moore.

CREMONA-VENEZIA  La Reyer Venezia passa a Cremona al termine di una gara non bella ma intensissima. Decisivi i due errori dalla lunetta di Darius Johnson Odom della Vanoli a 12″ dalla fine sull’83-80 per la squadra di coach De Raffaele. Dal possibile pareggio al fallo sistematico dei locali che non ha portato nessun vantaggio visto che Venezia ha tirato dalla lunetta con il 100%. E’ stata comunque una sfida tiratissima, senza mai un vero strappo, in cui la Vanoli è partita meglio, ma Venezia dalla metà del secondo quarto è stata più incisiva passando in vantaggio. Tutto il secondo tempo è stato ad elastico con le due squadre sempre vicine e protagoniste di sorpassi e controsorpassi continui fino alle emozioni finali. Un match aperto fino a un secondo dalla fine quando Cremona sull’ultima rimessa ha trovato Drake Diener libero, ma il suo tiro da tre punti è risultato corto (poteva valere la vittoria) regalando il successo ai veneti. Ottima prova per Johnson Odom (23 punti) e Sims (21) per i padroni di casa, miglior marcatore per Venezia è stato Peric con 18.

VANOLI CREMONA-UMANA REYER VENEZIA 83-85 (20-17, 43-48, 62-61)
VANOLI CREMONA: Johnson-Odom 23, Martin 11, Gazzotti ne, T.Diener 2, Ricci 4, Ruzzier, Portannese, Fontecchio 8, Sims 21, D.Diener 10, Milbourne 4. Allenatore: Sacchetti.
UMANA REYER VENEZIA: Haynes 8, Peric 18, Johnson 12, Bramos 12, Tonut 2, Daye 9, De Nicolao 2, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 5, Cerella, Watt 17. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Lanzarini-Attard-Calbucci.
NOTE: Tiri liberi: Cremona 19/23, Venezia 18/18. Uscito per falli: nessuno.

AVELLINO-PISTOIA – La Sidigas asfalta la The Flexx Pistoia e manda un chiaro messaggio alle avversarie che si daranno battaglia a Firenze dal 15 febbraio per aggiudicarsi la coppa Italia, trofeo vinto da Avellino dieci anni fa. Risultato mai in discussione in una gara condotta da Leunen e compagni fin dalle prime battute, con il distacco che aumenta con il passare dei minuti, fino a raggiungere i 30 punti finali, con la tripla del giovane Sabatino, alla sua prima realizzazione nella massima serie. L’andamento del match consente a coach Sacripanti di tenere in campo i suoi uomini intorno ai 20′ ciascuno, conservando così le energie per giovedì prossimo, quando la partita contro Cremona sarà certamente un banco di prova più impegnativo. La Sidigas vince tutti i quattro periodi, partendo dal 24-17 del 10′, e arrivando al 51-35 dell’intervallo lungo. La squadra irpina continua a macinare gioco e canestri, mettendo a nudo le grandi pecche degli avversari, incapaci di reagire allo strapotere fisico e tecnico dei padroni di casa, che chiudono il terzo periodo sul +24 (80-56) incrementando il margine anche nel quarto conclusivo, con quattro uomini alla fine in doppia cifra.

SIDIGAS AVELLINO-THE FLEXX PISTOIA 101-71 (24-17, 51-35, 80-56) 
SIDIGAS AVELLINO: Zerini 8, Wells 8, Fitipaldo 7, Sabatino 3, Leunen 9, Scrubb 13, Filloy 2, D’Ercole 2, Rich 18, Fesenko 18, Ndiaye 13, Parlato. Allenatore: Sacripanti.
THE FLEXX PISTOIA: Della Rosa 3, McGee 12, Laquintana 7, Mian 2, Gaspardo 14, Onuoha 2, Magro 6, Diawara 3, Moore 17, Ivanov 5. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Mazzoni-Caiazza-Grigioni.
NOTE: Tiri liberi: Avellino 9/15, Pistoia 10/17. Usciti per cinque falli: nessuno.

VARESE-BRESCIA – La Openjobmetis inanella la quarta vittoria consecutiva, stoppa la Germani e le impedisce di riguadagnare la vetta della classifica insieme con Venezia, Milano e Avellino. La partita si decide praticamente nel primo quarto: le triple di Varese (6/10 dall’arco nei primi dieci minuti!) stordiscono i bresciani che alla prima sirena accusano già 11 lunghezze di svantaggio (29-18). La progressione della formazione di casa non si arresta nel secondo quarto, così all’intervallo lungo ci sono addirittura 24 punti a separare le due squadre (63-39), con Avramovic e Okoye sugli scudi e il tiro da tre punti della Openjobmetis a fare da ago della bilancia (10/16 nei primi venti minuti). La Germani non riesce a rientrare neppure nella seconda metà della gara perché il furore agonistico e la precisione dei varesini non concedono tregua; così il vantaggio della Openjobmetis raggiunge addirittura le 35 lunghezze (82-47 al 28′) e la partita può dirsi conclusa con larghissimo anticipo. I 100 punti che fissano il risultato finale li segna con una tripla il giovanissimo Matteo Parravicini, al debutto in serie A.

OPENJOBMETIS VARESE-GERMANI BASKET BRESCIA 100-72 (29-18, 63-39, 84-56)
OPENJOBMETIS VARESE: Avramovic 29, Pelle 7, Bergamaschi, Natali 6, Vene 8, Parravicini 3, Okoye 18, Tambone 2, Cain 7, Ferrero 9, Larson 11. Allenatore: Caja.
GERMANI BASKET BRESCIA: Moore 6, Hunt 8, Mastellari, Vitali L. 6, Landry 20, Ortner 3, Veronesi, Traini ne, Vitali M. 16, Moss 8, Sacchetti 5. Allenatore: Diana.
ARBITRI: Sahin-Sardella-Borgo.
NOTE: Tiri liberi: Varese 19/21, Brescia 9/14. Uscito per falli: nessuno.

CAPO D’ORLANDO-REGGIO EMILIA – La Grissin Bon infila la quarta vittoria consecutiva che la porta a 18 punti in classifica. Continua invece la striscia negativa della Betaland, penultima a quota 12. Della Valle (24 punti) e Cervi (21) i migliori degli emiliani, decisivi nell’ultima frazione dopo una partita piuttosto equilibrata. Reggio inizia bene in attacco, ma non altrettanto in difesa, Capo d’Orlando risponde colpo su colpo alle iniziative biancorosse poi due canestri di pregevole fattura di Julian Wright propiziano il primo allungo emiliano (17-23), rintuzzato però dai siciliani che chiudono in vantaggio di 1 la frazione (24-23). Nel secondo quarto sono i padroni di casa a salire sul +8 per poi andare all’intervallo lungo avanti 43-37. Menetti riordina le idee ai suoi in difesa (45-45) ma al 30′ è ancora Capo d’Orlando a guidare 59-56 grazie a una schiacciata imperiosa di Campani. Gli ultimi 10′ sfilano via in sostanziale equilibrio sino all’8′, poi arriva il magic-moment di Della Valle: prima due “triple” di fila per il +6 emiliano, che manda in confusione gli avversari, quindi a 50 secondi dalla fine una terza tripla a scrivere i titoli di coda in favore della Grissin Bon.

BETALAND CAPO D’ORLANDO-GRISSIN BON 70-81 (24-23, 43-37, 59-56)
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Alibegovic, Faust 5, Ihring 4, Atsur 2, Kulboka, Laganà ne, Delas 8, Wojciechowski 5, Campani 10, Stojanovic 21, Ikovlev 15, Donda ne. Allenatore: Di Carlo.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini, Wright J. 4, Bonacini ne, Candi 1, Della Valle 24, White 12, Wright C. 8, Cervi 21, Nevels 9, Llompart 2. Allenatore: Menetti.
ARBITRI: Lo Guzzo-Baldini-Boninsegna.
NOTE: Tiri liberi: Capo d’Orlando 13/17, Reggio Emilia 8/12. Uscito per cinque falli: Garrett.

PESARO-TORINO – Nell’ultimo match prima delle Final Eight di Coppa Italia ritrova la vittoria la Fiat, presentatasi all’Adriatic Arena senza Vujacic ed Okeke, e con in roster il nuovo arrivo Colo. Equilibrio nel primo quarto, con Pesaro avanti di 4 (12-8), Torino di 5 in dirittura (20-25) ma i padroni di casa reagiscono nel finale e i primi 10 minuti terminano 24-25. La Fiat sembra poter operare lo strappo ma fallisce il +10 e consente a Pesaro di rientrare (43-47). Sulla sirena trova il ferro Jones e la metà gara va in archivio con Torino avanti di 6 (43-49). Nel terzo quarto le cose migliori si vedono al termine, con alcune triple di Garrett e gli assist di Poeta: Torino va all’ultimo periodo in vantaggio di 8 punti (67-75). Poi sale subito a +10 in apertura di quarto, viene raggiunta e superata ma con una grande reazione finale torna al successo dopo tre ko di fila. Esordio in A vincente per coach Galbiati, ottima la prova di Jones, miglior realizzatore con 23 punti a referto.

VL PESARO-FIAT TORINO 90-95 (24-25, 43-49, 67-75)
VL PESARO: Omogbo 12, Ceron 5, Mika 17, Moore 18, Bocconcelli ne, Ancellotti 10, Little 16, Bertone 9, Monaldi 3, Serpilli ne. Allenatore: Leka.
FIAT TORINO: Akoua ne, Garret 22, Poeta 5, Stephens ne, Patterson 12, Boungou 8, Washington 10, Jones 23, Mazzola, Tourè ne, Iannuzzi, Mbakwe 15. Allenatore: Galbiati.
ARBITRI: Sabetta-Paglialunga-Ranaudo.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 6/8, Torino 19/22. Uscito per cinque falli: nessuno.

SASSARI-BOLOGNA – Il lunch match aveva visto Sassari soffrire la pallacanestro della Virtus Bologna per 30 minuti, riuscendo però a scuotersi all’inizio dell’ultimo quarto, così da imporsi 82-74 dopo essere stata a lungo sotto (11-15 al 10′, 25-38 all’intervallo lungo e 50-57 a fine terzo periodo). Decisivo il blackout dell’attacco della formazione di Ramagli, che paga anche un allarmante 50% ai liberi (11/22). Hatcher il miglior realizzatore di giornata (17 punti) per la Dinamo, 19 punti per Alessandro Gentile tra gli ospiti. Con questa vittoria, il Banco di Sardegna si porta a sole due lunghezze dalla Virtus che interrompe una striscia di quattro vittorie consecutive.

DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI-VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 82-74 (11-15, 25-38, 50-57)
Sassari: Spissu 3, Bostic 4, Bamforth 17, Planinic 10, Devecchi ne, Pierre 4, Jones 7, Stipcevic 6, Hatcher 17, Polonara 8, Picarelli ne, Tavernari 7. All.: Pasquini
Bologna: A. Gentile 19, Umeh 8, Pajola ne, Baldi Rossi 5, Ndoja, Lafayette 7, Aradori 8, S. Gentile 13, Lawson 11, Slaughter 3. All.: Ramagli
Tiri: Sassari 21/37 da 2, 8/31 da 3, 16/17 ai liberi; Bologna 24/44 da 2, 5/22 da 3, 11/22 ai liberi
Rimbalzi: Sassari 45 (15 offensivi), Bologna 33 (11 offensivi)
Assist: Sassari 19 (6 Spissu), Bologna 11 (5 S. Gentile)

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