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Nel remake dell’ultima finale scudetto, la Dinamo batte l’Umana Reyer 83-80 all’overtime e conquista il primo trofeo della stagione

BARI – Pozzecco si prende la rivincita. Il Banco di Sardegna Sassari conquista la supercoppa italiana 2019 nel remake della finale scudetto di appena tre mesi fa. Al PalaFlorio di Bari, infatti, la Dinamo batte l’Umana Reyer Venezia 83-80 e porta a casa il primo trofeo della stagione. E’ la seconda supercoppa dopo quella del 2014 per la squadra isolana.

SASSARI VOLA, VENEZIA PERDE DAYE – Memore della semifinale contro Cremona, la formazione sarda inizia subito ad imporre il proprio gioco e con Bilan e Pierre prende subito il volo portando la Dinamo sul +12 (16-4) dopo pochi minuti. Piove sul bagnato in casa Venezia quando, nel corso del primo quarto, Austin Daye viene espulso per simulazione. Senza il suo uomo migliore, la Reyer limita i danni e chiude la prima frazione sotto di 10 lunghezze. Nel secondo quarto è Jerrells-show con l’ex Milano strepitoso nel gioco da tre: quattro le triple e Venezia sotto di 17 (41-24) all’intervallo lungo.

FILLOY SCATENATO, SI VA ALL’OVERTIME – Nella ripresa la Dinamo si rilassa, Venezia, spinta dai canestri di Watt e dalle triple di Chappell, si rifà sotto spaventando Pozzecco e la sua squadra. La Reyer accorcia fino al -5 (53-48) per poi tornare a distanza di sicurezza (58-48) nel finale di terzo quarto con i punti di Evans. Sassari si scioglie sul più bello, Filloy si carica in spalla Venezia che di rimonte ne sa qualcosa (vedi la semifinale vinta contro Brindisi dal -22) e nel giro di pochi minuti la porta a un solo possesso dalla Dinamo (58-55). Evans sblocca i sardi con un tiro da due, ma Filloy è scatenato e con tre liberi segna il -2. Si gioca punto a punto e a 44″ dalla sirena ancora Filloy da tre segna il primo vantaggio della Reyer in questa partita. Il +2 dura poco, perché McLean pareggia i conti, 69-69, e porta tutti all’overtime.

VITALI CONSEGNA LA SUPERCOPPA A POZZECCO – Sassari, che un supplementare lo aveva giocato già il giorno prima, va a vuoto per tre possessi e si ritrova a inseguire. Così l’uomo della provvidenza per il quintetto di Pozzecco diventa Michele Vitali (fin lì mediocre) che con coraggio scarica da tre un canestro dietro l’altro e porta in vantaggio i suoi a 42″ dalla sirena (81-78). E’ la tripla che di fatto vale la vittoria, perché quando Watt accorcia (81-80), Sassari ha dalla sua parte il penultimo possesso con un punto di vantaggio. Quando Jerrells forza la giocata sotto canestro, per Venezia sembra fatta, ma Stone scivola pressato da Gentile e costringe Chappell al fallo su Pierre a 5″ dalla fine. Dalla lunetta il canadese ne fa due su due e porta Sassari sull’83-80. Inutile la corsa al tiro da tre di Venezia, la sirena stoppa la Reyer e fa esultare Pozzecco.

TERZO POSTO A BRINDISI, CREMONA KO IN RIMONTA – Poco prima si era giocata la finale per il terzo e quarto posto con l’Happy Casa Brindisi che sale sul gradino più basso del podio dopo aver battuto 87-84 la Vanoli Cremona. Un successo in rimonta con i salentini che nella ripresa recuperano dal -18 (37-55) pur lasciando in panchina un certo Banks. A trascinare i pugliesi Thompson autore di 17 punti e Gaspardo, 15, con Campogrande in versione play.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI- UMANA REYER VENEZIA 83-80 (22-11, 41-24, 58-48, 69-69)

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 3, McLean 13, Bilan 9, Bucarelli ne, Devecchi ne, Evans 9, Magro 2, Pierre 14, Gentile 6, Vitali 8, Jerrels 19. Allenatore: Pozzecco.
UMANA REYER VENEZIA: Casarin ne, Stone 3, Bramos 15, Tonut 6, Daye, De Nicolao, Filloy 13, Vidmar 11, Chappell 19, Pellegrino ne, Cerella 2, Watt 11. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Sahin-Vicino-Borgo.
NOTE: Tiri liberi: Sassari 17/24, Venezia 15/16. Usciti per cinque falli: Spissu, Bramos.

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