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Il tecnico spagnolo tira le orecchie ai suoi: “Se il giocatore dell’Atletico dribbla quattro giocatori è per via del nostro atteggiamento remissivo. Comunque, per un’ora abbiamo comandato il gioco”

MILANO —  Orgoglio e rammarico. Sono duplici e contrastanti i sentimenti di Pep Guardiola, dopo la sconfitta per 1-0 del suo Bayern sul campo dell’Atletico Madrid. “Per tre-quarti di gara abbiamo comandato il gioco e sviluppato un grande possesso palla – esordisce il tecnico spagnolo -. Abbiamo creato in realtà abbastanza opportunità per segnare, ma non siamo riusciti a sfruttarle”. Poi, però, la soddisfazione per la qualità della manovra della sua squadra lascia spazio al rimpianto per il gol subito. “Se Saùl passa tra quattro giocatori è colpa nostra: è una conseguenza del nostro atteggiamento remissivo – attacca -. Saùl, comunque, è un grande giocatore e, con lui, il calcio spagnolo ha un grande talento. Certo, sarebbe un bene per lui che non venisse paragonato a Messi…”.

FIDUCIA — In ogni caso, Pep Guardiola è ottimista in vista della partita di ritorno. “Abbiamo ancora novanta minuti a disposizione: spero solo che non ci succeda quello che ci è successo due anni fa contro il Real Madrid (sconfitta per 4-0, ndr) – conclude -. Mi accontenterei di creare le stesse occasioni da gol che abbiamo avuto qui. Voglio rivedere la gara con calma e capire quello che potremo rifare al ritorno”.

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