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Indagato il calciatore del Genoa Izzo

NAPOLI – I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di 7 persone ritenute responsabili, a vario titolo,  di essere affiliati della “Vanella Grassi”, operante nei quartieri a Nord del capoluogo campano.

Un’altra persona è indagata per il favoreggiamento di uno dei capi del clan. Altre due persone sono indagate per aver alterato il risultato di partite di calcio professionistico a favore della stessa organizzazione, reati tutti aggravati da finalità mafiose.

Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli I militari hanno identificato i componenti della rete di affiliati vicina al capo clan Umberto Accurso e individuato gli specifichi incarichi di “armiere”, “capo piazza”, “pusher” e “distributori di mesate” agli affiliati e ai familiari dei detenuti.

C’è anche un calciatore professionista tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli. Il calciatore non è stato raggiunto da misura cautelare. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, attraverso il calciatore, che fungeva da «contatto», il capoclan Accurso, arrestato dai militari dell’Arma lo scorso 11 maggio, e suoi sodali hanno attratto nell’orbita criminale altri soggetti: questi hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori di una squadra campana di Serie B, influenzando direttamente due partite disputate nel maggio 2014. Nel corso delle indagini coordinate dalla Dda, i militari dell’Arma hanno inoltre identificato i componenti della rete di affiliati vicina ad Accurso e individuato gli specifici incarichi di armiere, capo piazza, pusher e distributori di «mesate» agli affiliati e ai familiari dei detenuti. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda è stata eseguita nei confronti di 10 persone.

Sette sono state condotte in carcere, i rimanenti tre ai domiciliari; in particolare, una persona è indagata per il favoreggiamento di uno dei capi della consorteria camorristica mentre gli altri due per aver alterato il risultato di partite di calcio professionistico a favore della stessa organizzazione, reati tutti aggravati da finalità mafiosa. Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli I militari dell’Arma hanno identificato i componenti la rete di affiliati vicina al capo clan Umberto Accurso (arrestato dai carabinieri l’11 maggio 2016) e individuato gli specifichi incarichi di armiere, capo piazza, pusher e distributori di mesate agli affiliati e ai familiari dei detenuti.

I CALCIATORI INDAGATI – Il difensore del Genoa, Armando Izzo, il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi, già in forza all’Avellino, e l’ex calciatore Luca Pini, sono indagati dalla Dda di Napoli nell’inchiesta su camorra e calcio. Nei riguardi dei tre si ipotizza il reato di partecipazione esterna ad associazione mafiosa.

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