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GENOVA – Una prova di carattere, una squadra operaia atta allo spirito di sacrificio. Una Roma finalmente alla Ranieri, con le linee strette, compatta e con un centrocampo poggiato su capitan De Rossi, capace di contrastare i tentativi di attacco della Samp. Il primo tempo scappa via con poche emozioni, ma comunque, nonostante un predominio territoriale dei blucerchiati, l’occasione più nitida capita sui piedi di Cristante, il cui sinistro a giro si perde di poco sul fondo. Schick si batte e sgomita, ma di conclusioni verso la porta nemmeno l’ombra, Zaniolo è offuscato da Murru e dal costante raddoppio studiato ad arte da Giampaolo, mentre Kluivert si sacrifica molto per aiutare i compagni in fase di non possesso. Il lavoro certosino dei giallorossi dà i suoi frutti nel secondo tempo quando Dzeko viene buttato nella mischia al cospetto del rientrante Pellegrini a corto di fiato, dopo che Ranieri era stato già costretto a sostituire l’infortunato Karsdorp con Juan Jesus. Da un calcio d’angolo respinto da Audero, De Rossi la spinge in porta regalando un vantaggio a quel punto pure meritato. La Samp prova a recuperare il punteggio ma la Roma tiene bene, grazie a Manolas ed un Fazio quantomeno ritrovato, fatto salvo per un’uscita palla al piede sanguinosa, che poteva costare cara alla squadra giallorossa. Ma l’invito di Defrel per Quagliarela è lungo e l’occasione sfuma. Finisce così un match che tiene la Roma in corsa per un posto Champions e sopratutto dimostra come il lavoro di Ranieri comincia a vedersi.

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