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FIRENZE – È la seconda stagione calcistica del nuovo millennio, e la Serie A è entrata nel momento topico del girone di ritorno.

Per il 25° turno, nella domenica pre-Pasqua, la gara clou è Fiorentina-Roma, posticipata da domenica a lunedì 9/4/2001 per “problemi di ordine pubblico” anche se i fatti diranno altro e gli ospiti si presenteranno in circa 5,000-10,000 (un numero controllabilissimo con un buono sforzo) esibendosi nel goliardico coro «Semo tutti parrucchieri»…i giallorossi comandano la graduatoria a +9 sulla Juventus come 17 anni addietro e sperano di riuscire ad amministrare il finale senza eccessivi patemi per cucirsi quel tanto agognato 3° scudetto sulla maglia il prima possibile mentre i gigliati si trovano in zona Europa e sperano di raggiungere la coppa Uefa. Sono gli ultimi anni del boom economico calcistico nostrano e molti club vivono al di sopra delle proprie possibilità, proprio come le 2 compagini in questione: i presidenti sono Cecchi Gori e Sensi, in panchina siedono Mancini (subentrato a Terim) e Capello, in campo abbiamo nomi pregiatissimi come Toldo, Repka, Di Livio, Torricelli, Rui Costa, Chiesa, Nuno Gomes e Samuel, Emerson&Cafu’, Candela, Totti, Delvecchio, Batistuta (ex più atteso).

Si capisce dai primi minuti che non è la solita Roma e, infatti, al 12° Chiesa porta in vantaggio i padroni di casa vedendosi pareggiare alla mezz’ora dal “puma” Emerson…si arriva all’intervallo con la situazione in equilibrio ma nella seconda frazione la squadra della capitale si sgretola miseramente sotto un autogol di Candela al quarto d’ora unito al bis di Chiesa a 8 giri di lancetta dal triplice fischio concedendo la 3° e ultima sconfitta di quel campionato (tutte e 3 in trasferta) permettendo la risalita di Juve e Lazio oltre a ridare fiato alla lotta per un titolo che sembrava già in ghiaccio.

A fine anno i toscani vinceranno la coppa Italia annientando il Parma ma resteranno fuori dall’Europa nonostante un organico validissimo e gli anni successivi li vedranno soffrire le pene dell’inferno nelle serie minori a causa del fallimento mentre a 200 chilometri di distanza verrà riportato il tricolore sulla sponda giallorossa del Tevere a quasi 20 stagioni di distanza dal 2° trionfo…beh, si può dire che “i parrucchieri”, alla fine, abbiano fatto lo scalpo a tutti i loro inseguitori.

 

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