Marchetti 6: il portiere biancoceleste non è mai impegnato, se non su qualche uscita alta su cui fa anche bella figura. Sicuro e preciso anche sull’occasione da gol di Ciofani.
Konko 6.5: altra prestazione positiva per il francese, in costante spinta e bravo a coprire da solo le scorribande offensive di Candreva. 150 in Serie A, 13 consecutive da titolare tra campionato e coppa. E ora che torna Basta che succede?
Bisevac 6.5: torna e comanda la difesa con personalità. Il serbo domina anche sulle palle aeree e regge bene l’onda d’urto delle ripartenze ciociare
Hoedt 6: in crescita, prestazione senza sbavature. L’olandese migliora di settimana in settimana e la difesa della Lazio ne trae giovamento
Lulic 6: nel ruolo di terzino sembra quasi limitato, nella ripresa però cresce insieme a tutta la squadra e spesso è in area di rigore ciociara a creare scompiglio
Biglia 6.5: gara dai due volti per il regista argentino. Imbrigliato nel centrocampo di Stellone nel primo tempo, più libero (e quindi più decisivo) nei secondi 45 minuti, in cui ogni azione della Lazio passa dai suoi piedi.
Parolo 5.5: Tanta corsa in mezzo al campo, suggerimenti però spesso fuori misura per gli avanti biancocelesti.
Cataldi 5.5: La Lazio tiene in mano il pallino del gioco per larghi tratti ma il centrocampista romano non regala palloni illuminanti. Prestazione opaca
Candreva 5.5: Corsa sudore e impegno sulla fascia destra, tante discese ma traversoni mai precisi. Un pizzico di nervosismo si fa sentire
Djordjevic 5: Pochi palloni a disposizione per il serbo, ma il numero 9 ci mette del suo con movimenti lenti e poco incisivi
Mauri 5: Pioli lo mette in campo dal primo minuto per tentare di donare un pizzico di fantasia al gioco laziale, parte dalla sinistra ma non entra mai nel vivo dell’azione
Keita 6: Più di mezz’ora a disposizione per tentare di spaccare la partita, ci mette l’anima ma non basta
Klose 5.5: Pioli lo manda in campo a 25 dalla fine, nessun guizzo degno di nota
Milinkovic-Savic 6: l’occasione più pericolosa del match arriva, manco a dirlo, dalla sua testa su un calcio piazzato. Il gol non arriva per un miracolo di Leali, ma si dimostra in un’ottima condizione di forma
Pioli 5.5: tiene fuori Milinkovic-Savic per Cataldi e sceglie Mauri per scardinare una difesa arroccata come quella del Frosinone. Corregge il tiro in corsa e la squadra migliora, ma davanti fa troppo poco per portare a casa tre punti che sarebbero fondamentali. La sua Lazio non riesce a spiccare il volo