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GENOVA – Uno delle maggiori attività dell’Italia è da sempre il turismo balneare: da tutto il mondo arrivano visitatori per ammirare le meraviglie delle nostre coste e gustarsi l’ottima cucina.

Pensando ai principali scali di livello marittimo vengono in mente Napoli, Pisa, Cagliari, Palermo…ma nessuno di essi possiede fascino e storia come Genova: il faro del porto, la “Lanterna”, è il simbolo di questa perla economica del nord-ovest assieme a Torino e Milano (il “triangolo industriale”).

La prossima domenica, per il night-match di Serie A, andrà in scena la partita che dal 1946 divide in 2 la città: i veterani del primo ‘900 e i neonati da una fusione del secondo dopoguerra, i grifoni contro gli scudi di San Giorgio, rossoblu’ contro blucerchiati…GENOA-SAMPDORIA.

La storia di questa partita ha origini molto recenti con circa 72 anni di confronti fra le prime leghe professionistiche e la coppa nazionale ma ha sempre avuto un significato che sovrastava di molto il campo…mentre il Genoa visse la sua età dell’oro fino agli anni ’30 divenendo la 4° squadra per numero di scudetti, la Samp nacque dalla fusione degli altri 2 club all’epoca esistenti (Sampierdarenese e Andrea Doria) ed è, ad oggi, l’unica ad aver avuto una tradizione europea in Liguria.

Purtroppo questa resterà la massima aspirazione stagionale di entrambe, apparte la salvezza o la promozione, fino a fine anni ’70: gli “inglesi” preferiranno contemplare i propri 9 tricolori e 1 coppa Italia risalenti alla notte dei tempi conquistati con allenatori tipo Spensley, Bugnon, Garbutt, Felsner e le presidenze di Bauer, Pasteur, Davidson anziché rinnovarsi mentre i “ciclisti” ancora aspetteranno il proprio primo traguardo malgrado ottimi tecnici come Czeizler, Monzeglio, Herrera, Bersellini.

Gli anni d’oro del calcio genovese e dei derby più belli arriveranno sulla soglia degli anni ’80: Fossati prima e Spinelli poi compreranno il Genoa mentre Mantovani prenderà le redini della Doria…è l’inizio di 20 stagioni in cui mister Scoglio, Bagnoli e Boskov permetteranno il transito di tanti ottimi giocatori come Braglia, Torrente, Ruotolo, Bortolazzi, Collovati, Onorati opposti a Pagliuca, Mannini, Vierchwood, Salsano, Carboni, Vialli, Dossena, Lombardo, Montella, vari fuoriclasse stranieri a livello di Skuhravy, Aguilera, Paz, Branco, Vink, Miura da un lato e Briegel, Souness, Cerezo, Mikhaylichenko, Katanec, Veron oltre a raggiungere vari traguardi.

Le 2 bandiere che, tutt’ora, ricoprono il primo posto dei cuori delle tifoserie si sfideranno in duelli all’ultimo contrasto proprio in tale epoca: Gianluca Signorini e Roberto Mancini…il cervello difensivo e il cervello offensivo, entrambi record-man assoluti con le proprie casacche.

L’egemonia di una sull’altra non riguardava più solo i contenziosi infuocati della stracittadina, frutto di una maturazione effettuata da entrambi i proprietari verso il proprio ambiente: fino all’arrivo di Mantovani non si potevano presentare sindaci sampdoriani e il Genoa ha sempre avuto un peso politico quasi schiacciante a livello regionale, ma anche a livello nazionale ed europeo come nel 1992 (semifinale UEFA per Bagnoli e i suoi, finale di Coppa dei Campioni per i ragazzi di Boskov grazie al 1° scudetto conquistato dal periodo post-bellico)…rispettivamente a metà e fine decennio, causa morti e cambi di proprietà le 2 squadre sprofonderanno di nuovo nel purgatorio della serie cadetta prolungando l’agonia fino al 2004 e 2007 ma onorando sempre ogni scontro diretto malgrado cornici di pubblico non sempre adeguate. Il ritorno nella massima lega porterà ad un tentativo di rispolvero dei vecchi fasti con l’arrivo di grossi nomi come Motta, Borriello, Milito (autore della prima tripletta nella storia della rivalità) e Cassano, Pazzini, Eto’o.

Per ora la sensazione è che si pensi più al derby che ad obiettivi maggiormente ambiziosi ma la speranza è che prima o poi il “ritorno al passato” venga effettuato: come disse Riccardo Gentile, telecronista di Sky Sport, nel derby di ritorno del 2007/2008 «È STATO IL DERBY DI TITO CUCCHIARONI, QUELLO DI ARNUZZO, FRUSTALUPI, MARCELLO LIPPI…DI TURONE, PRUZZO, CLAUDIO ONOFRI…DI ROBERTO MANCINI E LUCA VIALLI, THOMAS SKUHRAVY E “PATO” AGUILERA…VUJADIN BOSKOV E OSVALDO BAGNOLI…È STATO PER ANNI IL DERBY DEL PROFESSOR SCOGLIO E DI GIANLUCA SIGNORINI. LORO HANNO FATTO LA STORIA, OGGI TOCCA A VOI!!!!!» riferendosi ai giocatori in campo.

Beh…sediamoci davanti alla tv e guardiamo scrivere la storia fra cori, coreografie, goliardia, agonismo: GENOA-SAMPDORIA, 2 NAVI E 1 LANTERNA.

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