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GENOVA – La stagione 1990/1991 rappresenta una svolta storica: i Depeche Mode hanno pubblicato, nell’autunno precedente, il loro storico singolo “Enjoy the silence”, nelle tv italiane viene lanciata la serie “Beverly Hills 90210” e a gennaio è scoppiata la I° guerra del Golfo che vedrà coinvolte la NATO e le truppe irachene con monitoraggio in mondovisione oltre che copertura televisiva H24.

Intanto la Serie A procede e si arriva alla 27° giornata da giocare il sabato di Pasqua, 30/3/1991, con 2 gare da tenere sotto i riflettori: Genoa-Sampdoria (grifoni in lotta per l’Europa con i blucerchiati a combattere per lo scudetto) e Napoli-Inter (partenopei campioni in carica e in cerca di un posto Uefa opposti ai nerazzurri pretendenti al tricolore).

Boskov e i suoi comandano la classifica con 2 punti sulla squadra di Trapattoni ma hanno perso il derby di andata e sanno che, con gare come quella, non si può mai stare sereni poiché le distrazioni non sono permesse in nessuna occasione…Bagnoli, dal canto suo, non vuole perdere terreno sapendo che la fila per le parti alte della graduatoria è lunga e comprende, oltre al Genoa, Juventus, Torino, Parma, Napoli, Lazio, Roma per 4 soli posti.

Genova e “Marassi” si vestono a festa, sugli spalti si registra il tutto esaurito fra cui Spinelli e Mantovani in tribuna con 2 curve mai così colorate e coreografie spettacolari…in campo vi sono le formazioni tipo apparte dei cambi forzati: 4-4-2 per entrambe basati sui criteri di “marcatura a uomo” con Caricola per Collovati da una parte opposti a Lanna, Invernizzi, Branca per Pellegrini, Katanec, Mancini dall’altra, gli stranieri presenti sono Branco (match-winner all’andata), Aguilera, Skuhravy e Cerezo mentre Lanese chiarisce subito di accettare reclami solo da Pellegrini e Signorini.

Come da copione la gara è molto tattica e bloccata, causa anche un terreno in condizioni deficitarie e per tutto il primo tempo non accade quasi nulla apparte qualche mischia sui calci piazzati: Vialli e Branca vengono completamente annullati dai centrali rossoblu’ e Vierchwood, coadiuvato da Mannini, limita completamente i terminali offensivi avversari. Nella seconda frazione di gioco la gara si fa ancora più intensa e tattica con il grosso dei contrasti nella zona nevralgica avendo particolare attenzione dagli altri campi (su cui alla fine solo Roma e Juve, fra le concorrenti di tutte e 2, vinceranno)…in 5 minuti fra 66°-71° minuto i padroni di casa cercano di mescolare le carte con l’ingresso di Ferroni e Fiorin al posto di Onorati e Ruotolo mentre gli ospiti si riassesteranno negli ultimi 20 giri di orologio con l’innesto di Mikhaylichenko e Mancini per Cerezo e Dossena.

Gli ultimi istanti di gara sono eterni: le compagini non vogliono scoprirsi e sembrano quasi rassegnate al pareggio viste le notizie che vengono dalla radio (specie per Vialli&co.) ma vogliono comunque osare e lo 0-0 finale è la degna conclusione per quanto visto sul terreno di gioco…alla fine si rivelerà un punto guadagnato per ambo le parti e farà contenti tutti.

A maggio il Genoa piazzerà 4° festeggiando il suo ingresso assoluto nelle coppe europee e l’anno dopo arriverà fino alla semifinale con i futuri campioni dell’Ajax mentre la Sampdoria vincerà il suo 1° scudetto oltre ad essere finalista in coppa nazionale, a ben figurare in Coppa delle Coppe e l’anno dopo sfiorerà la vittoria in Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcellona…beh, si può affermare con certezza che il 1991 sia stato l’anno magico per la città di Genova ma che abbia lasciato lo stesso un gusto amaro in bocca ai doriani per la totalizzazione di 1 punto su 4 nelle stracittadine anche se ampiamente attenuato dalla conquista del tricolore.

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