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SZCZESNY 6,5 Una parata su Candreva sul primo palo, appena iniziato il secondo tempo è stata l’occasione più ghiotta della partita. Cancella una opportunità saltando addosso a Joao Mario con una reattività che avrebbe impaurito anche un orso.
MANOLAS 8 Certo che se l’Inter è innamorato di lui, oggi i cinesi hanno visto pure il perché. Sfodera una prestazione impeccabile difensivamente con chiusure importanti. Pioli gli lascia un po’ di libertà in fase di impostazione e lui sfrutta questo regalo buttandosi dentro in svariate occasioni. Sullo 0-2 con una zuccata in area per poco non trova pure il gol.
FAZIO 7,5 Solita partita di calamita con tanti palloni respinti sia di testa che di piede. Continua il suo momento magico, non sbaglia un pallone che sia uno ed è sempre nel posto giusto al momento giusto. Inizia il suo match recuperando un pallone su Icardi che se n’era andato tutto solo verso Szczesny.
RUDIGER 7 Anche lui molto attento a non commettere errori; molto spicciativo nel non rischiare nulla e provare immediatamente a rilanciare la manovra giallorossa. Altra prova senza sbavature, ormai il baco è diventato farfalla.
PERES 7 Finalmente si vede il giocatore che la Roma ha fortemente voluto dal Torino. La fascia è il suo territorio e si trova a suo agio sia in fase offensiva, dove si mangia un Perisic costretto da Pioli a fare tutta la fascia, sia in fase difensiva dove con un paio di diagonali perfette si rende utile alla causa. Adesso si che si può dire: la Roma ha un esterno destro di ruolo…
Dal 44’st. VERMAELEN sv 1’ più recupero per rinfoltire l’area negli ultimi assalti dell’Inter.
DE ROSSI 6,5 Bene tatticamente ed anche nell’affannosa ricerca della verticalizzazione immediata, diktat di Spalletti. Recuera bene palloni importanti ma a volte eccede in sicurezza, perdendo alcune palle sanguinose in zone di campo pericolose. Esce stremato.
Dal 39’ st. PAREDES 6 Entra per conservare ma dopo il gol di Perotti la partita è finita.
STROOTMAN 6,5 Grande corsa e dinamicità, stavolta è un po’ più impreciso che in altre situazioni. Dà però il solito grandissimo contributo specie nelle ripartenze. Deve ritrovare soltanto la sicurezza nello sfoderare il suo sinistro che è tanta, tanta, tanta roba.
JUAN JESUS 6,5 Molto attento e concentrato, schierato in un ruolo non propriamente suo. E’ sicuramente tutto un altro rispetto al giocatore timido ed impacciato di inizio stagione. Voleva far bella figura davanti i suoi ex compagni. Missione compiuta. Unico appunto: a volte si è fatto trovare troppo alto specie in occasione del gol di Icardi, nato dall’incursione interista sulla sua fascia.
SALAH 5 L’unico assente in questa magica serata. Non riesce mai a sferrare la sua velocità, anche per merito di D’Ambrosio unico esterno basso difensivo della Serie A che non lo soffre in velocità. Oltre ciò è pure un po’ svagato negli appoggi e nei dribbling.
Dal 26’st. PEROTTI 7 Fa sicuramente meglio rispetto al compagno di cui prende il posto. Prova a far segnare Dzeko dopo un’azione in percussione. Al 40’ chiude la contesa col solito rigore preciso che non lascia scampo al portiere avversario chiunque esso sia. Anche saper battere i rigori è un’arte.
NAINGGOLAN 9 La perfezione fatta giocatore… Un marziano, un ufo sceso su San Siro per annientare l’Inter. Fa due gol di una bellezza disarmante per gli avversari. E’ indomabile sia in attacco che in difesa dove aiuta molto. Ridiventa umano soltanto quando a pochi minuti dal termine, poggia le mani sulle ginocchia per far vedere che anche i suoi polmoni hanno dei limiti. Ma è stato un attimo…
DZEKO 6,5 Un grande primo tempo dove attira su di sé tutta la difesa dell’Inter, liberando ampi spazi per i suoi compagni. Partecipa attivamente al gol di Radja che comunque ci mette tanto del suo. Nella ripresa comincia un po’ molle anche se il suo contributo non manca mai. Riemerge per farsi stendere da Medel e chiudere la contesa. Stavolta, dopo il fischio di Tagliavento si allontana lasciando a Perotti il penalty decisivo.
SPALLETTI 7,5 La vince lui la sfida con Pioli, anche se probabilmente Perotti sarebbe dovuto entrare prima e forse pure Paredes. Ma è voler andare a cercare il pelo nell’uovo. Dopo 2 sconfitte consecutive nella Milano nerazzurra, torna lui e si torna a vincere a San Siro. Non male…

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