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I biancocelesti non vanno oltre l’1-1 contro i granata, troppo poco per sognare la qualificazione in Europa League. E Biglia ammette: “Di più non possiamo fare”

“Di più non possiamo fare”, ecco l’ammissione di Biglia dopo l’1-1 della Lazio contro il Torino. Nell’Olimpico del Nord, i granata fanno la partita e siglano il vantaggio con Belotti. Poi al rigore sbagliato da Immobile risponde quello perfetto di Biglia nella ripresa per il pareggio biancoceleste. Troppo poco per sognare ancora la qualificazione in Europa League.

La Lazio cambia rotta, Pioli non vuole tirare i remi in barca e rilancia le ambizioni: “Abbiamo le possibilità per salvare la stagione”. Così nuovo modulo, un 4-3-1-2 con Felipe Anderson da trequartista alle spalle della doppia punta Klose e Djordjevic. Anche i granata di Ventura fanno i conti con una stagione pressocché fallimentare, all’Olimpico di Torino in campo due squadre che si giocano più che altro faccia e dignità, Belotti e Immobile guidano l’attacco del 3-5-2.

Quanto a motivazioni sembra averne più il Torino, per tutto il primo tempo. Macina gioco, blinda bene gli spazi centrali, è padrone del campo. Tutto il contrario invece la Lazio, che chiuderà la prima frazione senza collezionare neanche un tiro in porta e in svantaggio di un gol. La rete arriva appena al 12′, Immobile va sul fondo e il suo pallone viene sfortunatamente deviato da Bisevac poi nella mischia Belotti è il più veloce a beffare Marchetti da due passi. La Lazio non ha né capo né coda, ma soprattutto sbaglia molto e commette ingenuità, tanto che al 20′ Cataldi atterra in area Belotti e regala agli avversari un calcio di rigore. Dal dischetto va Immobile ma l’attaccante, anziché chiudere la partita, spedisce alle stelle e fallisce il raddoppio. Si dispera per l’errore, il napoletano, poi passa il resto della prima frazione a cercare la via del gol pur di farsi perdonare. Unica azione degna di nota per la Lazio, appena dopo il gol subìto, un tiro da fuori area che lambisce il palo ma finisce sul fondo. Pioli in panchina è furioso, non riesce neanche ad attendere l’intervallo per giocarsi due sostituzioni. All’inizio ha qualche dubbio, poi in due minuti fa scaldare Braafheid e Milinkovic-Savic e li spedisce in campo al 39′ per Lulic e Cataldi, due dei peggiori.

Nella ripresa il Torino sembra voler rifiatare e subisce un lieve calo fisico che comunque non gli impedisce di tenere ancora il pallino del gioco. La Lazio però cresce pian piano, inizia a carburare e finalmente a collezionare occasioni pericolose. C’è da dire che la fortuna non dà una mano alla squadra biancoceleste quando al 20′ lo splendido tiro di Parolo si infrange sul palo interno e nega al centrocampista lo gioia del gol. Da quel legno in poi, le gerarchie in campo si rovesciano, Pioli incita in ogni modo i suoi alla ricerca del pareggio e infine decide la mossa che si rivelerà profetica: Klose è stanco e lascia il passo a Keita, in quattro minuti lo spagnolo cambia la partita. E’ il 32′ quando l’ex Barcellona si incunea tra le maglie avversarie, cerca il fallo e si prende il calcio di rigore. Dal dischetto va Biglia, il capitano non sbaglia dagli undici metri e sigla il pareggio dell’orogoglio biancoceleste. I granata tornano a lavorare a testa bassa per non lasciarsi sfuggire una vittoria che era a un passo, la Lazio prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo per ritrovare tre punti in campionato che mancano dall’11 febbraio contro l’Hellas Verona. Alla fine il pranzo è magro, un punto per uno non accontenta davvero nessuno. Tantomeno le rinnovate ambizioni laziali, sempre più lontane dal quinto posto e dalla qualificazione in Europa League.

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