Il centravanti ecuadoriano riapre la corsa Champions biancoceleste
ROMA – Un tocco, un gol e via. Caicedo affonda
l’Udinese, chiude la pratica e riapre la corsa Champions. Non c’è proprio
niente da fare, quando l’attaccante ecuadoriano apre le danze, la Lazio vince
sempre. E’ davvero lui l’unico e vero talismano di Inzaghi. Da questo punto di
vista nessuno ha i suoi numeri in rapporto ai punti totalizzati in base alle
sue reti. Quando la Pantera segna e porta in vantaggio la sua squadra, alla
fine sono sempre tre punti. E tutti importanti, pesantissimi come erano quelli
con la formazione friulana, il recupero della 25ª giornata. Per lui è in quinto
sigillo in campionato, gli altri siglati con Genoa, Empoli, Frosinone e Roma.
Tutti in apertura di match. Una sicurezza, insomma, visto che si sono tradotti
in 15 punti totali. Non solo. Con l’Udinese, Felipe ha giocato la tredicesima
gara da titolare in serie A e anche qui i numeri non sono affatto male, visto
che ha collezionato undici vittorie, un pareggio e una sconfitta ad inizio
stagione con l’Inter in casa. Rispetto all’anno scorso un percorso
completamente diverso e decisamente più incisivo. Non riusciva ad esserlo così
da anni.
GOL E CARATTERE – Niente male per essere un bomber di scorta. Grazie
alle reti e alle prestazioni, il biancoceleste è diventato un beniamino della
tifoseria. Anche ieri, quando Inzaghi l’ha tolto a venti minuti dalla fine per
far posto a Badelj, la gente si è alzata in piedi dedicandogli l’ennesima
standing ovation. Se Immobile fa cilecca, ci pensa lui a risolvere i problemi.
Sempre a disposizione, mai una parola fuori posto nonostante parta sempre dalla
panchina, soprattutto dopo che il tecnico ha cambiato assetto, con Correa e
bomber Ciro lì davanti. Ma lui, anche se parte spesso dalle retrovie, quando
viene chiamato in causa, difficilmente tradisce. Realizza gol importanti e
quando non ci riesce, è uno di quelli che spicca per impegno e dedizione. Non è
elegante nei movimenti, anche se la tecnica non gli manca, ma è concreto, segna
spesso gol belli, e in questa stagione è riuscito a ritagliarsi un posto
importante nella squadra. Non solo per quello che fa in campo, ma anche
all’interno dello spogliatoio. Pensare che l’estate scorsa è stato vicinissimo
all’addio, poi, per una serie di circostanze la società e lo stesso allenatore
ci hanno ripensato. E, vedendo quanto sta facendo in campo, sembra sia stata
un’ottima scelta.