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Inizia un mese in cui i biancocelesti si giocano molto del loro futuro

ROMA – Da sabato 18 febbraio al 19 marzo, i biancocelesti disputeranno cinque gare di campionato e il derby di semifinale d’andata di coppa Italia. Sarà una corsa tutta d’un fiato, poi si rialzerà la testa e si capirà a che punto saranno i ragazzi d’Inzaghi. Empoli, Udinese, Bologna, Torino e Cagliari, cinque partite “abbordabili” per continuare ad inseguire quel sogno chiamato Europa. Il pari col Milan ha fatto scivolare la Lazio al sesto posto, con un punto di ritardo dall’Inter e dall’Atalanta. Finora i biancocelesti sono in linea con quanto fatto vedere nel girone d’andata, ma evidentemente non basta. Eh sì perché ora anche l’Inter ha iniziato a correre e sembra difficile riuscire a fermarla. E allora bisognerà sfruttare proprio queste partite per provare ad effettuare un contro sorpasso.

VOLARE IN ALTO 
– E poi c’è il derby di coppa Italia, una sfida che può valere un’intera stagione. Inzaghi è costretto a ragionare sulle scelte. La rosa è sempre quella e contro la Roma avrà una panchina ancora più corta, visto che non avrà a disposizione gli squalificati Lulic, Radu e Patric. A Pescara Simone ha fatto già qualche prova tattica, inserendo Lukaku e Basta, ma la partita lo permetteva. Discorso diverso con il Milan. Sabato la gara con l’Empoli impone già qualche pensiero in più: i biancocelesti non possono fare ulteriori passi falsi ma contemporaneamente il tempo stringe e qualcuno deve mettere minutaggio nelle gambe per il derby. L’indiziato numero uno è Lukaku. Difficilmente rivedremo Lulic in panchina dopo le due consecutive contro Pescara, appunto, e Milan. Probabilmente ci sarà un’inversione di staffetta con Keita, stavolta nel ruolo di subentrante. Ma non è solo questo il problema che affligge Simone.

SOLUZIONE IN PIÙ
 Gol, questo sconosciuto. O meglio i biancocelesti fanno una fatica enorme a chiudere le partite. Un difetto di carattere. Difficile riuscire in poco tempo ad allenare la “cattiveria” e così Inzaghi sta pensando di ovviare con delle soluzioni tattiche. Per trovare fiducia e vittorie serve segnare di più. Sfruttare le corsie laterali per mettere dentro i cross finora ha prodotto più spettacolo che sostanza vera. Secondo i numeri che piacciono molto agli strateghi del calcio, con questo sistema la Lazio è riuscita a concretizzare solo il 15% di quanto prodotto. Un po’ pochino. E allora ecco che potrebbe essere rispolverata l’idea di un trequartista. Niente cambio di modulo. La sostanza resta il 4-3-3, ma Milinkovic in fase di possesso si accentrerebbe per servire in verticale Immobile, sfruttando una delle sue caratteristiche migliori: l’inserimento. Il serbo andrebbe sempre a prendere il rinvio del portiere e poi avrebbe il compito aggiuntivo di fare da rifinitore. Altra soluzione possibile potrebbe essere quella di vedere un Anderson, che parte sempre da esterno, ma che andrebbe ad accentrarsi per sfondare dritto per dritto. Ruolo che lo aveva consacrato nell’anno della Champions di Pioli.

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