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Prime prove tattiche anti-Palermo, con il nuovo allenatore intenzionato a rilanciare Gentiletti in coppia con Bisevac

NORCIA – «Lotito, ma chi ti crede?». Non si è fatta attendere, la risposta della Curva Nord al “mea culpa” del presidente della Lazio: «Nessuno prenderà in considerazione e proverà compassione per la sua ammissione di aver commesso qualche errore, perché di errori ne sono stati commessi un’infinità», si legge nel lungo comunicato diffuso dalla tifoseria organizzata biancoceleste. Che infine ha una richiesta per Lotito: «Vuole davvero fare qualcosa di laziale? Metta in vendita la Lazio». Come prevedibile, insomma, non ha cambiato nulla l’editoriale scritto dal presidente. La situazione resta ad alta tensione e lo confermano anche sei striscioni esposti al secondo allenamento del ritiro: «Ma da quando ci sei tu, la mia Lazio non c’è più…Regalaci un sogno, levati di torno». E ancora: «12 anni di bugie e falsità, Lotito e Tare via da questa città». A seguire altri molto più espliciti sempre rivolti verso presidente e direttore sportivo. Uno solo è riferito alla squadra, definita “senza attributi”: «Per voi nessuna considerazione».

Insomma non proprio quel clima sereno che Lotito immaginava quando ha deciso di spedire la squadra in Umbria. Simone Inzaghi prova comunque a isolare il gruppo da tutto il resto. Ieri l’ha raggiunto pure il ds Tare, che ha seguito a bordo campo la seduta di allenamento pomeridiana. Prime prove tattiche anti-Palermo, con il nuovo allenatore intenzionato a rilanciare Gentiletti in coppia con Bisevac, più Patric e Lulic terzini. In mediana Onazi favorito su Cataldi per affiancare Biglia e Parolo, mentre davanti, con Felipe Anderson e Candreva esterni (il romano ha già recuperato dal problema alla caviglia), Klose è in vantaggio su Matri. Nel pomeriggio si è rivisto in campo pure Morrison, rientrato dall’Inghilterra. Senza Pioli, per lui adesso si aprono nuovi scenari.

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