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MILANO – Le scuole sono ricominciate da circa 2 settimane quando è ormai quasi finito il mese di settembre 1998: l’Italia poteva vincere i mondiali dell’estate passata in Francia ma un maledetto pomeriggio parigino di inizio luglio (il 3/7/1998, 8 anni esatti dopo la sconfitta in semifinale contro l’Argentina a Napoli durante “Italia90”) contro i padroni di casa ai quarti di finale ci ha consegnato la III° delusione consecutiva ai calci di rigore, Marco Pantani vinceva il “double” Giro-Tour ad agosto e la Serie A entra, nel mentre, nella sua III° giornata con Parma-Juventus e Milan-Fiorentina a fare da gare di cartello.

I toscani comandano la classifica a 6 punti ma devono difendersi dal tentativo di ritorno dei lombardi che, spinti dai 50.000 presenti, vogliono accorciare le distanze favorendo pure emiliani e torinesi (tutti e 2 in lotta per le zone alte)…

Il clima è quello delle grandi occasioni con Berlusconi&Galliani ad assistere poco lontani da CecchiGori in tribuna mentre i tecnici Zaccheroni e Trapattoni (militante fra i rossoneri da giocatore 30 anni addietro) si dannano per trovare le formazioni giuste con cui mettere in campo i 20 capitanati da Maldini contro Batistuta agli ordini dell’arbitro Braschi; alla fine gli assetti reciteranno 3-4-3 divenuto 4-3-3 avverso a 5-3-2:

[Lehmann;

N’Gotty-Costacurta-Maldini (cap.);

Helveg-Ambrosini (56° Boban)-Albertini-Ba (59° Coco); 

Weah-Bierhoff-Ganz (67° Leonardo)]

da un lato, mentre dall’altro troviamo

[Toldo;

Henrich-Padalino-Repka-Falcone (64° Tarozzi)-Torricelli;

Cois-RuiCosta-Amoroso (86° Amor);

Oliveira-Batistuta (cap.)].

I 5 nazionali italiani (Maldini stesso, Costacurta, Albertini e Torricelli, Cois) fanno da contraltare alla lunga passerella di assi stranieri come Weah, Bierhoff e RuiCosta con “capitan Gabriel”…il quale si rivelerà essere la vera stella di quel pomeriggio autunnale: passano solo 6 minuti e proprio l’argentino recupera una palla sanguinosa dal limite dell’area esplodendo un destro rasoterra che va a bersaglio avendo come complice anche lo stesso Lehmann; da quel momento Ambrosini e Bierhoff provano a mettere in difficoltà Toldo ma i loro tentativi finiscono fuori intanto che Cois, Padalino si guadagnano il cartellino giallo per 2 entrate molto dure facendo da preludio all’intervallo.

Quando si torna a giocare bastano appena 120″ perché ancora il capitano dei toscani possa trafiggere gli ospiti con un altro tiro non irresistibile sul primo palo da posizione assai defilata: 0-2 con Weah che perde la pazienza facendosi ammonire poco dopo intanto che Ganz si vede salvare un pallonetto a colpo sicuro da Padalino in rovesciata ma lo show del “Re Leone” non è ancora terminato e al 53° si trova a battere una punizione a 2 in area per retropassaggio volontario di N’Gotty al suo portiere entro la riga di gesso…quello tirato da Batistuta è un vero siluro che, ancora oggi, i difensori rossoneri ringraziano la sorte di non aver intercettato: Costacurta, specialmente, ritiene che se lo avesse colpito, quel pallone gli avrebbe staccato la testa facendola finire in rete. L’ultima mezz’ora vede Zaccheroni tentare disperatamente di trovare una soluzione inserendo Boban per avere più idee a centrocampo oltre a sfondare sulle fasce tramite Leonardo con Coco ma un parziale risultato arriva solo al 70°: Braschi fischia rigore per fallo di Repka su N’Gotty e Bierhoff realizza l’1-3 spiazzando Toldo oltre a dare inizio a un momento di grossa tensione che porterà alle ammonizioni del portiere fiorentino e di Torricelli oltre a vedere quest’ultimo che finisce a terra colpito da un oggetto lanciato dagli spalti ma non ben identificato.

A fine gara la crisi meneghina si fa sempre più nera intanto che i gigliati si godono i 9 punti su 9 anche se il bilancio di fine anno ribalterà completamente lo scenario: il Milan rivincerà lo scudetto dopo 3 anni di astinenza al termine di un testa a testa mozzafiato con la Lazio risolto solo all’ultima giornata tramite la vittoria sul campo di Perugia e il risicato vantaggio di 1 punto mentre saranno proprio i biancocelesti a porre fine al cammino dei diavoli negli ottavi di Coppa Italia; la Fiorentina, dal canto suo, festeggerà il titolo d’inverno ma crollerà nel girone di ritorno dovendo fare a meno di tutti i suoi terminali offensivi per vari motivi (infortunio serio al ginocchio di Batistuta, Rui Costa in condizione non sempre eccelsa, Edmundo “‘O Animal” scappato clandestinamente per partecipare al Carnevale di Rio nel momento caldo del torneo, Oliveira decisamente deludente) accontentandosi del III° posto che gli permetterà di giocare la ChampionsLeague a 30 anni dall’ultima volta oltre a dover smaltire la delusione doppia dell’eliminazione in finale di Coppa nazionale contro il mitico Parma di Malesani (il “Parma delle 3 coppe in 100 giorni”) e ai sedicesimi di Coppa Uefa contro il Grasshoppers causa un controverso episodio in cui la giustizia sportiva sarà più implacabile del dovuto: si giocherà sul campo neutro di Salerno poiché lo stadio di Firenze era squalificato a causa degli incidenti con i tifosi del Barcellona in semifinale di Coppa delle Coppe avvenuti 2 anni addietro…al ritorno siamo sul 2-1 per i fiorentini dopo lo 0-2 in Svizzera e con una qualificazione quasi in cassaforte quando, a fine I° frazione, una bomba-carta lanciata da alcuni tifosi (si dice fossero della Salernitana e si fossero infiltrati), colpisce il portiere ospite tramortendolo e portando allo 0-3 a tavolino che volle dire eliminazione per gli uomini di Trapattoni.

Milan-Fiorentina…spettacolo nello spettacolo dopo un lungo turno infrasettimanale, allora buona visione a tutti!

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