Condividi l'articolo
Dura oltre un’ora il sogno dei gialloazzurri di fermare i campioni: nel finale la sbloccano Cuadrado e Dybala. E sabato c’è il Napoli

Il Frosinone per un’ora ha sognato di fermare la corsa della Juventus e per larghi tratti ci è anche riuscito. Alla fine però ci si è messa di mezzo la realtà ed ha picchiato duro: i bianconeri hanno prima colpito e poi affondato i ragazzi di Stellone, uscendo vincitori 2-0 da un «Matusa» strapieno. Stellone cambia solo Matteo Ciofani con Rosi più gli infortunati Ajeti e Pavlovic con Russo e Crivello, rispetto al Bologna; Allegri invece si affida al collaudato 3-5-2, con Bonucci al centro della difesa, Alex Sandro a sinistra e quindi nessun calcolo sui diffidati rispetto alla prossima partita col Napoli. Al 5′ subito Juve pericolosa, cross di Alex Sandro dalla sinistra, sul secondo palo spunta Sturaro che però non chiude in rete. Al 13′ Blanchard pesca Daniel Ciofani in area, l’attaccante resiste ad una carica di Chiellini e la tocca morbida verso la porta, ma il pallone va di poco alto.

La Juventus prova a prendere il comando delle operazioni, ma il Frosinone chiude ogni varco e prova anche a ripartire, così nella prima mezz’ora il Frosinone si difende con ordine, mentre la Juve è intrappolata nel centrocampo giallazzurro che raddoppia e triplica sistematicamente la marcatura sui portatori di palla. Al 34′ Sturaro ci prova dai venti metri senza essere contrastato, Leali si distende sulla destra e salva, Dybala sul tap-in spara alto, ma era in offside. Al 45′ miracolo di Leali: Russo perde un pallone sulla trequarti, Morata si invola verso la porta, ma il numero 33 canarino è strepitoso. Dopo 45 minuti Massa fischia due volte: il Frosinone riesce a tenere a bada una Juventus troppo imprecisa e ben contenuta dai ragazzi di Stellone.

Nella ripresa la Juventus parte a spron battuto e nei primi tre minuti tiene il Frosinone asserragliato nella propria area. Crivello in evidente difficoltà viene ammonito per un fallo su Cuadrado e per il terzino, puntato sistematicamente dal colombiano, la gara diventa ancor più difficile. Ci prova all’11’ Pogba, la palla viene deviata da Blanchard e sfiora il palo. La superiorità juventina diventa un assedio ed il Frosinone non riesce più a mettere la testa fuori. Al 19′ scivola Rosi e lascia campo libero a Dybala, il tiro dell’argentino viene deviato da Russo in maniera provvidenziale. Al 21′ Allegri alza i giri: Pereyra prende il posto di Sturaro. Al 24′ la Juventus protesta per un tocco di mano in area di Blanchard, Massa non è d’accordo e in effetti la palla sbatte sul viso del difensore toscano. Al 26′ entra Frara al posto di Chibsah, dopo venti secondi palo per la Juventus: Dybala dal limite a giro, coglie il legno a Leali battuto.

È l’antipasto del gol: Alex Sandro crossa basso dalla sinistra, buco collettivo in area e la palla arriva sul secondo palo, dove Cuadrado lasciato solo da Crivello la deposita in rete. Risponde subito il Frosinone, cross di Rosi dalla destra e Barzagli toglie il pallone dalla testa di Dionisi. Al 36′ Stellone inserisce Soddimo per Gori e passa al 4-4-2, ma il risultato non cambia, anzi la Juventus continua a premere. Al 46′ raddoppio bianconero: Morata si libera di Russo e serve Dybala che tutto solo supera Leali e chiude la partita.

La Juventus di Allegri ottiene così la quattordicesima vittoria consecutiva, contro un Frosinone che sì non ha demeritato, ma che mai ha dato l’impressione di poter far male alla squadra bianconera.

Lascia un commento