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ROMA – Una vittoria per dimenticare, ma soprattutto per respingere l’assalto del Napoli. La Roma si rimette in carreggiata, dopo la sfortunata esibizione di giovedì, che nonostante il successo, è costata l’eliminazione dall’Europa League. Lo strascico del giovedì europeo la squadra se lo porta dietro, infatti l’inizio è sconcertante: azione di contropiede su palla persa, Berardi la mette dietro per Defrel che sfrutta anche un velo di un compagno e infila la porta di Szczesny. 0-1 e Olimpico che comincia a vedere i fantasmi, anche perché il Sassuolo da quando milita in Serie A, non ha mai perso in casa della Roma. I padroni di casa fanno un po’ di fatica anche per le scelte di Spalletti, che gioca senza punta centrale e quindi la palla nella metà campo del Sassuolo ci gravita poco. Al 16’ però un’azione manovrata dei giallorossi, porta Salah a servire Paredes al limite, tutto spostato a destra. L’Ereditero (così era chiamato in Argentina, visto che veniva considerato l’erede di Riquelme), non ci pensa su e scarica in porta un diagonale rasoterra che fulmina Consigli e rimette le cose a posto. La prima frazione comunque per i giallorossi non è facile perché Defrel e Politano mettono sovente in difficoltà la retroguardia capitolina, troppo bassa e statica. Quando tutti si preparano ad andare al riposo con il risultato di parità (anche perché la traversa aveva salvato il Sassuolo su un bolide ad incrociare di Emerson), Fazio trova un’imbucata precisa che mette El Sharaawy tutto solo davanti al portiere avversario, bravo a contenere il tocco dell’ex Milan. Sul pallone che resta davanti la porta si avventa Salah, che comodamente appoggia in rete. 2-1 e risultato ribaltato. Nella ripresa Spalletti decide di cambiare qualcosa dopo un quarto d’ora di gioco: dentro Dzeko fuori Peres e Roma a 4 dietro col punto di riferimento pesante in avanti. Appena entrato il bosniaco sfiora il gol di testa in seguito a calcio d’angolo, poi sempre da calcio franco trova la girata respinta da un miracolo di Consigli. Al 23’ poi, dopo uno scambio volante con Strootman, Dzeko fa 31 in stagione: il lob in area del centrocampista olandese è splendido, ma lo stop di coscia e il tiro al volo del centravanti sono da standing ovation. Il 3-1 manda in bambola il Sassuolo che rischia di prendere la quarta segnatura ancora da Dzeko bravo ad approfittare di un errore difensivo avversario, ma non altrettanto a superare Consigli in frettolosa uscita. Di Francesco prova ad inserire pure Matri ma ormai la Roma ha il pieno controllo del match, trascinata da Strootman e Paredes in assoluto i migliori in campo. Finisce così con la Roma che si rimette a caccia della Juventus e tiene dietro il Napoli, proprio prima della sfida tra bianconeri e partenopei tra 15 giorni alla ripresa del campionato. E allora solo con un successo juventino al San Paolo si potrà dire che è finita, ma fino ad allora, vista anche la forma del Napoli, la Roma ha il dovere di farsi trovare pronta, sfruttando il turno casalingo contro quell’Empoli che all’andata interruppe la rincorsa dei giallorossi al vertice. Avviso ai naviganti: tenerlo presente, giusto per evitare pericolosi cali di tensione.

ROMA-SASSUOLO 3-1

ROMA (3-4-1-2): Szeczesny, Manolas, Fazio, Rudiger; Peres (dal 15’st. Dzeko), Strootman, Paredes (dal 42’st. De Rossi), Emerson; Nainggolan; El Shaarawy, Salah (dal 31’st. Perotti). All. Spalletti
SASSUOLO (4-3-3): Consigli, Leschert (dal 1’st. Lirola), Acerbi, Peluso, Dell’Orco; Pellegrini, Missiroli (dal 24’st. Ricci), Duncan; Berardi, Dfrel (dal 12’st. Matri), Politano. All. Di Francesco
ARBITRO: Di Bello di Brindisi.
MARCATORI: Defrel al 9’pt., Paredes al 16’pt., Salah al 47’pt., Dzeko al 23’st.
NOTE: Ammoniti Strootman nella Roma, Letschert e Peluso nel Sassuolo.

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