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Il bel momento che sta vivendo la squadra non toglie concentrazione al tecnico: “Guardo sempre avanti senza guardare a ciò che è stato”. Intanto arriva il prolungamento del contratto dell’argentino: “Un regalo che mi rende felice”

ROMA – “Non accontentarsi”. Eusebio Di Francesco continua a ripeterlo come un mantra. Dopo la vittoria col Qarabag l’ha scritto sui social, questa mattina lo ripete ai microfoni di ‘Roma Radiò cosicché il messaggio arrivi chiaro. “A Roma ci si esalta con troppa facilità – dice il tecnico alla radio ufficiale del club -. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Pretendo il massimo dai miei e voglio che ogni giorno dimostrino di essere validi”. Il passaggio agli ottavi con annesso primo posto nel girone e tanti saluti all’Atletico Madrid è già alle spalle: “Guardo sempre avanti – rilancia Di Francesco- senza guardare a ciò che è stato. C’è una bella atmosfera e mi auguro che rimanga per molto tempo e non si leghi a qualche risultato negativo”.

SVOLTA – Di Francesco che conosce bene l’ambiente Roma, capace di voli pindarici e di altrettante rapide ricadute, invita alla cautela: “Bisogna trattare le vittorie e le sconfitte allo stesso modo. Anche le sconfitte possono essere salutari perché, in certi contesti, aiutano a dare la svolta come successo contro il Napoli”. Dalla sfida dell’Olimpico contro gli azzurri infatti, la Roma non ha più perso in campionato (6 vittorie e un pareggio) e ha confezionato il passaggio del turno in Champions League. E pensare che Di Francesco era stato accolto con più di qualche scetticismo: “Ho sempre cercato di essere me stesso, portando il mio metodo e le mie idee senza stravolgere: la fortuna è che certe idee sono entrate nella testa dei calciatori ma anche dell’ambiente – ammette -. Giudicare un allenatore solo dalla domenica non ha senso perché bisogna valutare il lavoro settimanale. Dopo la sconfitta di Vigo sono stato giudicato troppo presto, ma l’ho comunque vissuta con grande serenità”.

TURNOVER – Serenità che è la stessa con cui i giocatori accettano le sue scelte: “I ragazzi hanno capito che il gruppo e il risultato di squadra conta più del singolo. Riuscire a far accettare il turnover è importante – spiega ancora il tecnico -. Con i calciatori ho instaurato un rapporto tale che possono dirmi se sono in condizione o meno. Anche se prima di giocare col Chelsea stavano tutti bene (ride, ndr.). Pensate che anche Karsdorp mi ha detto di essere pronto…”.

PEROTTI RINNOVA FINO AL 2021 – Che se lo fosse guadagnato c’erano pochi dubbi. E ora è arrivata anche l’ufficialità: Diego Perotti, l’uomo dai gol pesanti (vedi Genoa e Qarabag) ha rinnovato fino al 2021 prolungando di altri 2 anni il suo rapporto con la Roma: “E’ un regalo perché qui mi sento a casa – dice in una video intervista sui canali social del club -. Sono felice e penso che potremmo vincere qualcosa”. Perotti, che in maglia giallorossa ha finora collezionato 78 presenze e 17 gol, guadagnerà circa 2 milioni e mezzo a stagione: “Stiamo passando un buon momento – ammette – la squadra ha fatto quello che nessuno credeva potessimo fare. Siamo riusciti a passare il turno come primi e anche in campionato stiamo abbastanza bene”. L’argentino torna poi sul gol alla sua ex squadra del 28 maggio  (“ricevo ancora insulti ma Totti meritava un addio alla sua altezza”) e sul primo coro personalizzato dei tifosi (“Mi ha fatto così contento che sarei voluto uscire più volte dal campo per risentirlo”).

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