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ROMA – Quando si entra nella primavera del 1991 “Twin Peaks” è la serie TV più vista dagli italiani su “Italia 1” il mercoledì sera, la Pasqua è passata da appena una settimana, una delle colonne sonore più sentite è “I have been thinking about you”, l’Europa orientale conosce un periodo terribile a causa di continue guerre civili conseguenti ai desideri di secessione da parte di molte repubbliche desiderose di uscire dal comunismo dopo 5 decenni nel segno di povertà e miseria.
L’Italia, intanto, si gode un momento di totale svago grazie ad un’economia che ci rende benestanti ed anche il calcio risente di questa situazione: eccoci giunti alla XXVIII° giornata di Serie A con i match più belli rappresentati dagli “spareggi europei” Parma-Genoa, Torino-Napoli, Fiorentina-Juventus (I° volta di Baggio a Firenze da avversario) e, soprattutto, Roma-Lazio…

I biancocelesti allenati da Zoff devono pensare solo al campionato ed hanno avuto ben 6 giorni per prepararsi mentre i giallorossi appena 4 avendo pure chiesto alla federazione di anticipare la partita per le 15,00 di sabato pomeriggio poiché martedì 2/4 avevano dovuto affrontare la vittoriosa semifinale di ritorno di coppa nazionale casalinga contro il Milan con un omerico 1-0 e mercoledì 10/4 dovranno andare a Broendby, in Danimarca, per affrontare l’andata della semifinale di Coppa Uefa: un momento emotivamente fantastico ma che sta prosciugando atleticamente i ragazzi di Bianchi in seguito ad altre vicissitudini tipo la squalifica  di un anno per doping a causa dell’oscuro “Caso Lipopill” dei tesserati Peruzzi/Carnevale ad ottobre…, la morte del presidente Viola il 19/1, il quale lascerà tutto in mano ai figli ed alla moglie in attesa di un compratore, una continua emergenza fra infortuni o squalifiche a causa degli numerosissimi impegni da condurre su 3 fronti.
70.000 sono gli spettatori, 50.000 i romanisti e 20.000 i laziali fra cui, appunto, la famiglia Viola: donna Flora con i figli Ettore/Riccardo/Federica e il patron Calleri; le coreografie sono coloratissime (come l’esilarante striscione del pubblico di casa “Mercoledì: a noi l’Europa, a voi Twin Peaks”) e colpiscono come non succedeva da tanto tempo (la Curva Sud, anche se nessuno lo sa, riprenderà lo spunto di quella domenica piena di disegni con gigantografie dei giocatori e capitani storici 24 anni dopo…in occasione di Roma-Lazio 2-2 dell’11/1/2015 esponendo i volti di tanti capitani storici) ma sono tanti anche gli scontri fuori dallo stadio con un bilancio conclusivo di almeno 9 feriti sommati a 20-30 fermati intanto che l’esperto Pairetto annuncia l’inizio dopo aver parlato a lungo con i capitani Voller-Gregucci nel tunnel.
Le formazioni sono speculari e ricalcano le scuole tattiche dei 2 allenatori, basate su un contro gioco esasperato:
4-4-2, poi 4-3-2 per la Roma
{Cervone;
Nela-Berthold-Aldair-Carboni;
Desideri-Di Mauro-Gerolin-Salsano (46° Piacentini);
Rizzitelli (58° Muzzi)-Voller [cap.]}
e 4-4-2 divenuto 3-3-2 per la Lazio
{Fiori;
Bergodi-Gregucci [cap.]-Solda’-Sergio;
Bacci-Pin-Sclosa-Troglio (73° Bertoni);
Riedle-Sosa}.
Premesso il fatto che stavolta non abbiamo azzurri di rilievo in campo poiché capitan Giannini è infortunato, ma solo stranieri (specie sudamericani) che avevano fatto molto bene ai mondiali dell’estate passata: il brasiliano Aldair, la micro-colonia tedesca Berthold/Voller&Riedle, l’argentino Troglio, l’uruguagio Sosa…tutti sono campioni che danno decisamente qualcosa in più da ambo le parti recitando ruoli chiave negli equilibri di gioco.
I romanisti, lo ribadiamo, devono far fronte ad una lunga lista di degenti (gli squalificati Peruzzi, Carnevale e gli infortunati Pellegrini, Tempestilli, Giannini) come di consueto, mentre Pairetto chiarisce subito il suo metro di valutazione appena prima del calcio d’inizio: pur vigendo le marcature a uomo con abbinamenti tipo Gerolin-Troglio, Berthold-Riedle, Aldair-Sosa e Pin-Di Mauro, Gregucci-Rizzitelli, Solda’-Voller le occasioni sono molte e quasi tutte dei laziali…Sosa si trova 2 volte a farsi negare la gioia da Cervone (in condizioni smaglianti dopo che in coppa aveva già effettuato 10 parate decisive 4 giorni addietro), Riedle si vede respingere la palla sulla riga da Aldair dopo una mischia da corner, Bacci non è incisivo su punizione mentre Di Mauro fa tutto bene compreso lo stop volante in area ma non riesce a sorprendere Fiori intanto che Gerolin e Bergodi, Gregucci si prendono il giallo per comportamento non regolamentare chiudendo una I° frazione assai contraddittoria.
Quando parte la ripresa Piacentini rileva Salsano ponendosi come mediano delegato a seguire Troglio e facendo scalare Gerolin sulla sinistra; è il 53° mentre Carboni va via sulla sinistra venendo arpionato da Bacci in “zona penalty” con conseguente indicazione del dischetto ed Ammonizione da parte di Pairetto: Voller non perdona e realizza l’1-0 a “cucchiaio” con il destro sotto la “Nord”…alla Lazio allora saltano i nervi a cominciare da Sclosa che, già ammonito poco prima, molla un colpo proibito a Berthold ottenendo il II° giallo al 55° facendosi poi seguire da Solda’ e Desideri quando corre il 60° nonché poco dopo che Rizzitelli aveva rischiato di farsi buttare pure lui per aver regolato un vecchio conto con Gregucci in maniera molto poco ortodossa da cui si era salvato solo con il giallo: il primo tenta di decapitare lo stesso Berthold con una gamba tesa ad altezza testa e il secondo va a fare giustizia da solo per il compagno (inutilmente). Ormai le occasioni si susseguono instancabilmente da una parte e dall’altra con la Roma che potrebbe chiudere il conto da un momento all’altro mentre Bertoni rileva l’evanescente Troglio al 73° con lo scopo di ricompattare minimamente i reparti dalla parte di Zoff…sembra che i padroni di casa, malgrado un contropiede sprecato amaramente da Aldair che si fa respingere la palla da Bergodi a Fiori battuto, possano controllare in relativa serenità il vantaggio sfruttando pure la superiorità numerica 10vs9 ma all’80° arriva il patatrac: Nela tocca corto di testa in uscita per Piacentini, Sergio si avventa in anticipo facendo, quasi sicuramente, gamba tesa sul centrocampista avversario e crossa in area per Sosa che anticipa il duo Aldair-Cervone in allungo mettendo dentro l’1-1 di destro che fa impazzire la “Curva Nord” (incredibile: gli stessi marcatori dell’andata, per metà nelle stesse porte, nello stesso ordine e, nel caso di Voller, autore di 3 gol su 3 negli ultimi 3 confronti, di cui 2 consecutivi dal dischetto).
Al triplice fischio diventa ufficiale il II° pareggio consecutivo su 4 totali in 6 confronti da quando il match è tornato a giocarsi in Serie A: Bianchi si rende conto che <<ANDANDO AVANTI COSÌ ROMA E LAZIO NON VINCERANNO MAI NULLA>> ed effettivamente ha diversi argomenti per la sua tesi…ben 8 cartellini rossi in 6 confronti (Gerolin/Desideri opposti a Muro/Amarildo/Troglio/Bergodi/Sclosa/Solda’) da quando la gara è tornata a disputarsi nel calcio d’élite…mentre Zoff sostiene di aver fatto il massimo sapendo l’evidente differenza fra le parti in causa nonostante un avversario provato dalle coppe.
2 mesi dopo i fatti diranno cose molto diverse: la Roma (avendo cambiato presidente con l’arrivo di Ciarrapico) si piazzera’ IX° superando proprio la Lazio, divenuta X°, all’ultimo turno pur restando fuori dalla Coppa Uefa mentre la Coppa Italia vedrà il trionfo proprio dei romanisti contro la Sampdoria campione nazionale (VII° trionfo di sempre per i lupi ed ultimo del II° millennio) che si rifarà in Supercoppa Italia ad agosto (I° affermazione genovese in tale manifestazione) al netto di una Lazio estromessa a domicilio nei sedicesimi di coppa nazionale dal Modena militante in Serie B mentre il destino europeo dei lupacchiotti li vedrà soccombere all’atto conclusivo di Coppa Uefa nel derby tutto italiano con l’Inter (ad oggi ultima finale europea dei giallorossi).
In che anno ci fermeremo per il prossimo appuntamento di Roma-Lazio…?

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