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Il ceco sta per accasarsi in Germania. Per sostituirlo, il ds Petrachi sta pensando al croato dell’Atletico Madrid

ROMA – Mancano solo due giorni e poi inizierà l’avventura in Serie A di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese sperava di debuttare davanti al suo pubblico con la rosa al completo, i reparti ben organizzati e soprattutto senza la pletora di esuberi che si aggirano per Trigoria in attesa di una sistemazione. Invece, a 48 ore dall’esordio contro il Genoa, si ritrova ancora privo del difensore centrale e non ha la minima idea se il vice di Dzeko sarà Schick o qualcun altro. Fatta eccezione per Pau Lopez, non stupisce che il tecnico portoghese sia deciso a mandare in campo all’Olimpico una formazione composta da giocatori che l’anno scorso erano a disposizione prima di Di Francesco e poi di Ranieri.

In attesa della conferenza stampa della vigilia, in programma domani alle 16.30, Fonseca ha rilasciato un’intervista al quotidiano portoghese Record. “L’obiettivo di questa Roma è tornare subito in Champions, e credo che se giochiamo bene e saremo forti a tutti i livelli, gli obiettivi saranno più vicini – ha spiegato l’allenatore giallorosso -. Voglio che la mia squadra sia molto offensiva, che giochi nella metà campo avversaria, con la linea difensiva lontana della nostra porta. Vogliamo avere una squadra sicura in difesa, però io dico sempre che il migliore modo di difendere è avere la palla”.

Fonseca sarà uno dei quattro allenatori stranieri che quest’anno alleneranno in Serie A, un campionato dove spesso risulta complicato per chi viene dall’estero completare in fretta il processo di adattamento. L’ex tecnico dello Shakhtar Donetsk però non sembra avere grossi timori. “Ho sempre avuto l’ambizione e convinzione che prima o poi sarei arrivato in uno dei migliori campionati in Europa: la Serie A è uno di questi – ha tagliato corto il tecnico -. Il campionato italiano ha esigenze tattiche enormi, è una sfida che mi motiva molto. Sono convinto che riuscirò a costruire una squadra coraggiosa, ambiziosa e che riempia di orgoglio i nostri tifosi. Tutti i club hanno fatto investimenti importanti, hanno grandi allenatori e calciatori top. Per me, fondamentale è costruire una squadra che non guardi al nome degli avversari per sviluppare il suo gioco”.

RUGANI IN STAND-BY, DEFREL A UN PASSO DALLA SAMPDORIA – Pare essere entrata in una fase di stallo la trattativa tra la Roma e la Juventus per Daniele Rugani. Mentre il difensore toscano non è stato convocato da Sarri per la trasferta contro il Parma, Paratici e Petrachi stanno tentando di mettersi d’accordo sul prezzo dei cartellini da assegnare ad Alessio Riccardi e Zan Celar, i due giovani della Roma che la Juve mira a inserire nell’affare. Ci sono divergenze però anche sulla valutazione finale di Rugani, che i giallorossi vorrebbero abbassare intorno ai 24 milioni mentre la Juventus insiste a voler alzare intorno ai 30. Intanto è sempre più vicino all’addio Defrel, che tornerà alla Sampdoria in prestito (con obbligo di riscatto) per una cifra vicina ai 15 milioni. Decisiva nello sblocco della trattativa per il francese è stata anche la mediazione di Di Francesco, che ha spinto la dirigenza genovese ad acquistare l’attaccante proprio come aveva fatto con Monchi quando allenava la Roma.

Sono ore decisive anche per Patrik Schick, che nelle ultime ore viene dato sempre più vicino al trasferimento in Germania. In attesa che vada in porto l’affare con il Lipsia, però, il ceco resterà a disposizione di Fonseca: servirà infatti ancora qualche giorno per definire nei dettagli l’operazione, perciò appare probabile che Schick venga convocato dal tecnico portoghese per la sfida con il Genoa. Se il ceco alla fine dovesse partite, Petrachi punta a sostituirlo con Nikola Kalinic: l’attaccante croato ha un contratto con l’Atletico Madrid fino al 2021 e ha uno stipendio di 2,5 milioni.

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