Condividi l'articolo

Pompea Fortitudo Bologna – Virtus Roma 95-92 (22-18; 41-41; 69-57)

Pompea Fortitudo Bologna: Robertson 22, Aradori 26, Cinciarini 5, Mancinelli 6, Dellosto ne, Leunen 11, Sims 12, Fantinelli 8, Daniel 5, Stipcevic. All. Martino.

Virtus Roma: Cusenza ne, Alibegovic 24, Rullo 2, Dyson 4, Baldasso 17, White 3, Pini 6, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 15, Buford 13, Kyzlink 8. All. Bucchi.

La crisi della Virtus Roma non sembra conoscere una fine ed il momento nero dei ragazzi di Bucchi si è prolungato anche nella sfida del “PalaDozza” dinanzi alla Fortitudo Bologna: la situazione si fa sempre più critica soprattutto pensando al fatto che le gare di Trieste e Pistoia (entrambe a -2 dai capitolini) devono ancora aver luogo…

Il coach di Roma inserisce sempre lo stesso assetto per cominciare al meglio la contesa: Alibegovic-Dyson-Jefferson-Buford-Kyzlink ma, a cominciare proprio da capitan Dyson, molti dei nostri titolari (stavolta pure Buford) risultano di nuovo non pervenuti (proprio Dyson resta in cifra singola di punti per, almeno, la terza settimana consecutiva) mentre sarà il tandem Aradori-Robertson a trascinare i felsinei ad un successo che proietta i biancocelesti sempre con maggiore convinzione in zona play-off oltre a dare un’incredibile spinta al morale in vista della Coppa Italia da giocare a Pesaro nel periodo 13-16 febbraio.

Il 1° periodo si chiude con un buon 22-18 malgrado un parziale iniziale di 15-2 che sembrava avesse già indirizzato inesorabilmente il confronto verso un certo binario: è un sontuoso Alibegovic a tenere a galla i giallorossi oltre a confermarsi nel 2° periodo (all’intervallo sarà miglior marcatore dei suoi con 17 punti all’attivo) in cui si termina con un equilibratissimo 41-41 fatto di continui ribaltamenti sia in campo che sul tabellino del punteggio.

Allo scoccare della ripresa abbiamo il momento chiave della serata: Aradori, soprattutto, si fa notare realizzando 3 volte da 3 per il primo vero allungo dei padroni di casa e a fine periodo registrerà l’arrivo a quota 16 punti personali ma la Virtus non si vuole arrendere e, dopo il 69-57 con cui parte il parziale conclusivo, viene trascinata insolitamente da un orgogliosissimo Baldasso che la riporta a -4 sul 71-67 non sapendo che da lì a pochi rintocchi si sarebbe scatenato definitivamente un Robertson in serata di grazia grazie al quale i suoi riusciranno a staccare definitivamente gli avversari portandosi sul -11 (massimo distacco toccato) quando sul tabellone le immagini dicono 80-69; il 95-92 con cui arriva il triplice fischio serve solo come riscossa incompleta degli ospiti ma frutto, comunque, di un ultimo minuto in cui si noterà uno 0-12 che aumenta ancora di più i rimpianti per un’altra occasione buttata alle ortiche dopo Venezia, Reggio Emilia, Brindisi o la settimana passata con Pistoia in casa: tutte partite in cui i romani si sono fatti sfuggire per un soffio i 2 punti o si sono svegliati quando era troppo tardi.

E’ vero che si torna in campo a inizio marzo, ma è pur vero che in queste 3 settimane bisogna trovare un qualcosa che possa ridare un minimo di animo ad un ambiente che sta perdendo sempre maggiori speranze…un plauso va fatto a diverse riserve che si stanno battendo come leoni ma che non riescono a salvare una squadra intera da soli e ai tifosi che, nonostante il momento, si sono presentati a Bologna con la volontà di sostenere i propri colori contro tutto e tutti ancora una volta.

L’augurio è che la sosta porti i frutti sperati pure se lo scenario si sta facendo preoccupante ogni giorno di più…

La Virtus Roma sarà di nuovo in trasferta anche al ritorno dalla doppia pausa per Final Eight di Coppa Italia e per la finestra delle nazionali impegnate nelle qualificazioni a Euro 2021. Domenica 1 marzo, infatti, alle ore 16:30 i capitolini saranno ospiti dell’Olimpia Milano.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: «Abbiamo fatto bene i primi due quarti, siamo stati in equilibrio, poi abbiamo preso quel parziale nei primi minuti del terzo quarto e lì si è spaccata la partita anche se poi eravamo riusciti a riavvicinarci sul -4. Dyson ha avuto un infortunio giovedì, si è gonfiato il piede pur se non è nulla di grave, ha provato a giocare ma ovviamente non era al massimo. Abbiamo fatto anche tante cose buone ma quel break è stato fatale, in trasferta è difficile recuperare un parziale del genere».

Lascia un commento