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Il coach, primo italiano a vincere un Mondiale, elogia la sua Spagna: “Sapevamo che la squadra era la nostra arma vincente”

MILANO – Ricky Rubio se lo coccola quasi come il trofeo di mvp del Mondiale: “Merita tanto credito per le vittorie di questa squadra, quello che di solito i coach non si prendono perché sono i giocatori a brillare”. Sì, Sergio Scariolo merita tanti riconoscimenti per il trionfo della Spagna al Mondiale cinese, il secondo oro nella sua storia e il premio di sempre per un italiano al Mondiale. E Scariolo, 58 anni, merita il nomignolo di Mister vittoria: perché nel 2019, oltre a questo trionfo in Cina, aveva già vinto l’Nba con i Raptors, primo a mettere insieme dalla panchina una doppietta irripetibile. Un trofeo che si aggiunge a quelli già conquistati da c.t. della Spagna a Olimpiadi (argento 2012 e bronzo 2016) e Europei (oro nel 2009, 2011 e 2015 e bronzo nel 2017).

LA FAMIGLIA – La dedica di Scariolo è alla famiglia. La sua “che ha sopportato le mie tante assenze” e quella allargata che ha trovato in nazionale. “Posso solo essere orgoglioso di quello che abbiamo fatto: non eravamo la squadra con più talento – dice riprendendo le parole dette prima di lui in sala stampa da Rubio -, ma abbiamo lottato e i giocatori non hanno mai perso la fiducia in quello che stavamo facendo, anche nei momenti difficili che abbiamo avuto. Il basket li ha ricompensati con un premio che meritano davvero”.

LAVORO DI GRUPPO – Scariolo sottolinea come il segreto della Spagna tutta d’oro sia il gruppo: “Sapevamo che quella era la nostra arma vincente: giocare di squadra, passare il pallone, avere ogni giocatore che raggiunge il suo picco di rendimento in difesa. Sappiamo che in queste condizioni possiamo competere con tutti: qui in Cina abbiamo battuto tutti. Perché sappiamo che parte della nostra identità è proprio quella di essere una squadra. Ho a disposizione grandissimi giocatori, ma sono tutti prima di tutto dei veri uomini squadra”. E poi elogia i suoi campioni del mondo: “Sono stati grandi, non solo in questa finale”.

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