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GENOVA – Una vittoria ben più ampia di quanto dica il risultato. Un Mkhitaryan versione Dortmund realizza una tripletta storica e sancisce un successo che dal punto di vista del risultato poteva andare ben oltre i 2 gol di scarto, visti i marchiani errori sotto porta dei vari Bruno Peres per 2 volte (buonissima la prestazione del brasiliano comunque), Cristante capace praticamente a porta vuota di non centrare lo specchio con Perin a terra, Pellegrini impreciso nell’occasione ma sempre più a suo agio a centrocampo al fianco di Veretout e lo stesso Mkhitaryan capace di colpire una traversa interna con la collaborazione del portiere ex Juve che compie un miracolo sullo 0-0. La Roma la comanda subito ma la sblocca all’ultimo tuffo del primo tempo: angolo di Veretout testa dell’armeno numero 77 e giallorossi avanti. Il Genoa rintanato nella propria metà campo, nella ripresa deve alzare il proprio baricentro e questo dovrebbe favorire la Roma che negli spazi va a nozze. Ma la stranezza e la bellezza del calcio sta anche nell’imprevedibilità: la squadra di Fonseca come detto sbaglia molto sotto porta e i padroni di casa alla prima occasione avuta pareggiamo con Pjaca bravo a sfruttare un errore di lettura di Ibanez. La differenza in campo però è notevole e Mkhitaryan regala la seconda perla di giornata: lancio preciso di Cristante per Bruno Peres che al limite dell’area prende posizione sul suo diretto avversario e d’esterno destro serve un cioccolatino per l’accorrente armeno che di piatto infila Perin. La partita non ha più storia la Roma continua a sfornare palle gol ma per chiuderla serve un’altra prodezza dell’ex Arsenal che in girata dal dischetto del rigore trasforma in oro un assist di Pedro. Finisce così una partita dominata dall’inizio alla fine da una squadra quella giallorossa che sta prendendo sempre più convinzione nei suoi mezzi.

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