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Come se non bastassero il kappaó nel derby, l’uscita di scena dalla Champions League ed un gruppo col morale a terra, il neo allenatore romanista Claudio Ranieri deve fare i conti con un’interminabile lista di infortunati. Ünder è ai box ormai da un paio di mesi, Fazio e Pastore hanno dato forfait a Porto per problemi muscolari, come pure durante la partita del Dragāo hanno alzato bandiera bianca per lo stesso motivo De Rossi e Pellegrini. L’uno con una lesione al soleo (polpaccio) e l’altro al bicipite femorale. Finita qua? No, perché la battaglia in terra lusitana ha lasciato strascichi anche nel post partita. Manolas squesta mattina si è recato a Villa Stuart, dove gli è stato diagnosticato lo stesso inconveniente di De Rossi. Cessato allarme invece per Schick: il ceco ha accusato un risentimento alla coscia nel pomeriggio nelle prime battute dell’allenamento, ma sembra recuperabile. Se sei sono gli infortunati, sicuramente indisponibili per il boxing game casalingo di lunedì sera con l’Empoli, tre sono gli squalificati impossibilitati a scendere in campo contro i toscani: Kolarov, Dzeko e Fazio (che come sopra detto è anche infortunato). Nove assenze sicure, che non fanno altro che rendere ancor più difficile una situazione al limite del collasso. Se volessimo tentare di buttare giù una formazione (modulo scelto da Ranieri sembrerebbe per il momento un 4-4-2) si potrebbe ipotizzare davanti ad Olsen una difesa formata da Karsdorp a destra, Santon a sinistra e in mezzo Jesus (unico marcatore superstite) affiancato da Cristante, arretrato per l’occasione rispetto al suo naturale ruolo in mezzo al campo. Sulla linea mediana a quattro dovrebbero quindi trovare collocazione Florenzi sulla destra e Perotti sulla mancina con Nzonzi e Zaniolo centrali. In attacco si sta pensando infine ad El Shaarawy vicino a Schick. In preallarme dunque i molti Primavera che da tempo si allenano con i grandi, da Cargnelutti a Cangiano, da Riccardi a Celar.

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