NAPOLI – La stagione 1989/1990 è storica per il calcio nostrano: da 4 anni si è messa in moto la macchina organizzativa degli imminenti mondiali di “Italia 1990” e da 11 mesi sono iniziati i lavori di ristrutturazione o costruzione ex-novo di stadi e infrastrutture che ospiteranno il torneo.
Dal 1988/1989, e fino all’alba del nuovo millennio, l’Italia ha conquistato l’Europa portando una media di 2-3 squadre nelle finali continentali con tutti (o quasi) i più grossi campioni del mondo che militano nella nostra Serie A pure se all’epoca si potevano tesserare 3 stranieri per club…a quel tempo vi erano 4 o 5 rappresentative a lottare per i traguardi migliori e fra questi annoveriamo Juventus, Milan, Inter, Sampdoria e Napoli in prima linea con Fiorentina, Roma subito a ruota.
È in questo clima di benessere sportivo che si arriva alla domenica pre-Carnevale: è il 18/2/1990 e per il 25° turno si gioca Napoli-Roma nel “San Paolo” ancora in riassestamento…i presidenti sono Ferlaino e Viola, gli allenatori Bigon e Radice, gli obiettivi lo scudetto per i partenopei e la zona Uefa per i capitolini, i capitani Maradona e Giannini, gli stranieri Alemao con Careca oltre al “Pibe de Oro” e Berthold con Voller, i futuri nazionali in estate saranno Ferrara assieme a DeNapoli con Carnevale e il capitano giallorosso.
Non si arriva neanche al 5° di gioco che Nela ha già sbloccato il risultato su punizione inguagliando gli azzurri nella lotta scudetto a pari punti contro il Milan e la Roma riesce a giocare nella maniera che preferisce: 4-4-2 in linea con marcature a uomo e controgioco…lo 0-1 permane fino al 45°, quando Pellegrini (il marcatore di Maradona) incorre in 2 ammonizioni nel giro di pochi minuti e viene espulso; nel secondo tempo la superiorità numerica e il maggior tasso tecnico del 4-3-3 campano giocano il ruolo determinante e i padroni di casa riescono a ribaltare la partita segnando 3 gol in 20 minuti (52°-72°) di cui 2 (1° e 3°) su doppio rigore di Maradona e il punto del sorpasso firmato al 62° da Careca dalla linea di fondo su errore di Cervone…unica rete non segnata dagli 11 metri nelle 4 totali dei 2 scontri diretti fra le compagini di quell’anno.
L’esito finale reciterà 3-1 e la corsa del Napoli gomito a gomito coi rossoneri può ripartire con rinnovato entusiamo verso un infuocato finale di stagione; a fine anno azzurri e giallorossi perseguiranno i loro obiettivi arrivando al primo (secondo e ultimo scudetto alzato in terra vesuviana) e al sesto posto ma sarà solo un canto del cigno per entrambi: l’anno seguente finiranno i loro cicli e soffriranno per almeno 10 anni prima di tornare al successo…però di quella domenica di febbraio nessuno potrà dimenticare il Carnevale anticipato che si scatenò a Fuorigrotta nel secondo tempo: Maradona e Careca mascherati, nello stesso momento, da salvatori e carnefici…a seconda dei punti di vista.