ROMA – In una serata apparentemente tranquilla, la Roma decide di complicarsi la vita da sola, permettendo al Genoa di restare in partita fino al fischio finale di Pairetto. Troppi gli errori di sufficienza dei giallorossi che dopo essere andati sul 2-0, decidono di regalare il 2-1 ai grifoni per poi sprecare tantissimo nel concitato finale. Al termine però la squadra di Di Francesco vince e si conferma al terzo posto in classifica.
LA CRONACA La Roma si risistema a 4 dietro con Jesus centrale di sinistra che fa traslocare Fazio nella zona di Manolas in panchina per recuperare a pieno dopo la botta riportata nel derby. L’avvio della squadra di Di Francesco è importante ma prima El Sharaawy, poi Under, non riescono a concretizzare due belle iniziative personali. Il gol però arriva al 17’, quando Gerson conquista un calcio di punizione sulla trequarti; Kolarov pennella un bel pallone sul secondo palo dove Under sfuggito alla marcatura di Hjljemark, la butta dentro finendo lui stesso in fondo al sacco. 1-0 per la Roma che crea subito i presupposti per il secondo gol, con El Sharaawy che da buona posizione sgancia un missile terra aria verso la porta di Perin, con palla che si perde alta di un soffio. A questo punto la squadra giallorossa rifiata ed il Genoa prende coraggio, facendosi vedere comunque dalle parti di Alisson, pur non creando chissà quale pericolo. L’unica azione degna di nota degli uomini di Ballardini arriva proprio in finale di primo tempo con Hjljemark il cui colpo di testa su cross di Migliore si perde alto. Non succede più nulla nei 2’ di recupero concessi dal Signor Pairetto di Nichelino. Nella ripresa nessun cambio per i due tecnici, ma i piani di Ballardini vengono guastati dal colpo di testa di Zukanovic che in bello stile mette dentro la propria porta il pallone in seguito a corner di Kolarov. 2-0 e Roma sul velluto. Al 15’ Ballardini si gioca il tutto inserendo Rossi, accolto in campo dall’ovazione dell’Olimpico, al posto di Migliore. Nemmeno il tempo di scendere in campo per l’ex attaccante di Parma e Fiorentina, che il Genoa rientra in partita: Gerson perde malamente un pallone sulla propria trequarti, la palla giunge a Lapadula che infila Alisson con una palombella. La partita torna in bilico, col Genoa che ci crede e sfiora il gol con Pepito Rossi, la cui botta è deviata in angolo da Alisson. Di Francesco vede la sofferenza dei suoi e cambia modulo: non più 4-3-3, con l’uscita di Gerson, ma 3-4-3 con Manolas in campo e subito piazzato da centrali dei centrali. La squadra rossoblu però ora se la gioca mentre in mezzo al campo la Roma continua a sbagliare molto. L’occasione più ghiotta però capita sui piedi di Florenzi che ben imbeccato da Dzeko, calcia in porta ma complice pure la deviazione di Perin, la palla esce di poco. Nel finale Florenzi, Dzeko e Schick si divorano il gol tranquillità quello che avrebbe permesso al pubblico dell’Olimpico di godersi con più tranquillità la serata. Ma si sa, l’odore della semifinale di Champions lontana soltanto 6 giorni, continua ad aleggiare sui trentamila presenti allo stadio, col pericolo di incappare in serate difficili come questa. Alla fine però il risultato è quello che fa la differenza e la Roma continua respingere gli assalti al terzo posto che arrivano da Milano sponda Neroazzurra e dall’altra parte del Tevere.
ROMA-GENOA 2-1 (1-0)
MARCATORI: Under al 17’pt., Zukanovic aut. al 7’st., Lapadula al 15’st.
ROMA (4–3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Jesus; Kolarov; Gerson (dal 25’st. Manolas), Gonalons, Pellegrini Lo; Under (dal 31’st. Schick), Dzeko, El Sharaawy (dal 37’st. Strootman). (A disp: Skorupski, Lobont, Capradossi, Lu. Pellegrini, Silva, Nainggolan, Strootman, Antonucci, De Rossi, Peres). All. Di Francesco.
GENOA (3-5-2): Perin, El Yamiq, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Hjljemark, Bertolacci, RIgoni, Migliore (dal 15’st. Rossi); Pandev (dal 18’st. Cofie), Lapadula. (A disp. Eugenio, Zima, Galabinov, Lazovic, Bessa, Pereira, Omeonga, Veloso, Medeiros, Laxalt). All. Ballardini
ARBITRO Pairetto di Nichelino.
NOTE: ammoniti Rossettini per il Genoa. Recupero pt. 2’. st. 3’. Spettatori 30.095.