Intervista alla moglie del capitano giallorosso, che domani compirà 40 anni: il loro rapporto e tanti sassolini tolti su come è stato trattato Totti nell’ultimo anno. A partire dalla clamorosa cacciata da Trigoria
MILANO — Martedì 27 settembre non sarà un giorno qualsiasi, a Roma. C’è un compleanno speciale da festeggiare. Francesco Totti compirà 40 anni. E la moglie Ilary Blasi, attuale conduttrice del “Grande Fratello Vip”, aggiunge al regalo (sul quale è ancora indecisa) un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. In una chiacchierata senza peli sulla lingua con Massimo Cecchini e Chiara Zucchelli, Ilary parla di Francesco e del suo mondo, calcistico e non. E ne ha per tutti, Spalletti e Pallotta compresi.
ILARY, TOTTI E SPALLETTI — Sull’episodio che, nella scorsa stagione, ha fatto discutere tutta la Roma calcistica, con Totti mandato via da Trigoria il 21 febbraio prima della partita col Palermo, Ilary prende posizione e usa parole taglienti: “Io di calcio non capisco nulla, ma è stato surreale. Fantascienza, non ci potevo credere. È stato cacciato da casa sua, scrivetelo. Questa cosa non si fa. Io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mai permessa una cosa del genere. Appena tornò gli dissi: ‘Stasera si va allo stadio, dobbiamo essere là’. L’ovazione? In quei momenti i tifosi c’erano, non lo hanno abbandonato”. Poi rincara la dose contro Spalletti: “Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, di quello non mi impiccio, però forse avrei qualcosa da ridire a livello umano, sulla persona. Nell’intervista alla Rai, che fece tanto scalpore, si capiva che Francesco chiedeva solo rispetto, ed era giusto. In quel momento non glielo stavano dando. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti è stato un uomo piccolo. Punto. È la verità. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce… In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante, c’è modo e modo per comportarsi… Certo che si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto basso, molto basso”.