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ROMA – “C’è una Roma in casa e una in trasferta”. Lo dice Ranieri nel dopo gara ma lo dicono pure i risultati. Dopo la scoppola di Como ed il bordino a metà settimana in coppa con la Samp, la Roma torna bella, determinata e travolegente tra le mura amiche. Dopo lo 0-2 con l’Atalanta infatti la squadra giallorossa con Ranieri in panchina non sbaglia un colpo rifilando almeno 4 gol a tutti che siano Lecce, Braga, Samp o Parma. Certo il ventaglio delle compagini citate non sono di primissimo livello, ma basta vedere cosa combinavano i giallorossi prima dell’avvento di Sir Claudio, per capire che il trend è cambiato. La partita col Parma non ha mai avuto storia anche se i gialloblù hanno provato almeno nella prima frazione a ribattere colpo su colpo. Una magia di tacco di Dovbyk per Dybala atterrato in area, è la scintilla che scatena la furia romanista in questo ultimo turno prima di Natale. È lo stesso Dybala a trasformare il penalty per l’1-0. Il Parma prova ad impensierire Svilar ma dopo poco più di 20’ è già 2-0: Angelino imperversa sulla fascia di competenza, cross morbido lungo sul secondo palo (da quinto a quinto come piace a uno degli allenatori candidati a sedere sulla panchina della Roma da giugno…) con tiro al volo di Saelemaekers che beffa Suzuki sul proprio palo. Anche l’ex Milan assoluto protagonista del match. Se nel primo tempo gli uomini di Pecchia hanno quantomeno abbozzato una anche se minima reazione, nella ripresa è buio pesto per gli ospiti. L’azione stile rugby porta Saelemaekers alla conclusione che sbatte sulla schiena di Dovbyk, prendendo una traiettoria strana sul quale si getta Dybala che infila ancora Suzuki. Dopo un’attenta valutazione del Var sulle posiIoni dei romanisti protagonisti, il gol viene convalidato. 3-0. Il Parma sparisce dal campo mentre la Roma trova il poker su un altro calcio di rigore propiziato ancora da una giocata di Saelemaekers: sul dischetto va stavolta Paredes che insacca con tanto di dedica per la moglie incinta. La squadra di casa non si ferma perché sul tabellino manca ancora il nome di colui che è attrezzato più di tutti per fare gol: Artem Dovbyk. Dopo la doppietta di coppa l’ucraino cerca la soddisfazione personale che arriva dopo l’ennesima giocata corale: il cioccolatino da scartare è di Dybala con l’ex Pichici della Liga che appoggia in porta col ginocchio nel più facile dei gol. Finisce in gloria con Ranieri talmente ammaliato dalla qualità dei suoi, che termina la gara con gli 11 che l’hanno cominciata, cosa inusuale al tempo delle cinque sostituzioni. Ora l’appuntamento è per il 29 dicembre a Milano col Milan, per vedere se la Roma è davvero guarita.