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Il tecnico punta su di lui per superare l’emergenza in attacco: “Ha ritrovato fiducia, può fare grandi cose”.

Tutto il mondo del calcio celebra il compleanno di Francesco Totti. E, nel giorno delle 39 candeline, per il capitano arriva anche la dolce notizia dalla moglie Ilary Blasi: la coppia aspetta il terzo figlio. La soubrette lo ha annunciato ieri sera in diretta tv.

Intanto, a Trigoria, si studia la nuova Roma. Una Roma che sappia fare a meno di Dzeko e del numero dieci per qualche partita, visti i guai fisici che hanno colpito entrambi i centravanti a disposizione di Garcia. Una iattura, che però coincide con il riscatto del giocatore meno popolare in questo momento tra i tifosi della Roma: Gervinho. Eppure il riscatto dell’ivoriano sembra essere ripartito proprio dalla sfida con il Carpi. È la rivincita di un giocatore che sembrava non potesse più giocare all’Olimpico, fischiatissimo anche alla lettura delle formazioni, sabato, e che, non è un mistero, era uno di quelli che più la società ha provato a vendere la scorsa estate. Il gol, senza esultanze polemiche o dichiarazioni rancorose, e i due centravanti ko, trasformano improvvisamente Gervinho in un uomo fondamentale della nuova Roma, in emergenza, che dovrà affrontare il prossimo mese e mezzo.

“Metteremo proprio Gervinho, o Iturbe, in Bielorussia  –  l’ammissione del mister francese, che non ha prime punte di ruolo a disposizione  –  un attacco più leggero ma veloce. Non siamo totalmente scoperti, anche se perdere due centravanti in una sola gara è qualcosa di negativo”. Da qui, da un’emergenza che domani, nella gara di Champions contro il Bate Borisov (partenza prevista per oggi), costringerà De Rossi e compagni a scendere in campo con gli uomini contati, si arriva al rilancio dell’anarchico esterno, che Garcia non ha mai smesso di amare. “Lui può fare grandi cose e già nel precampionato era stato uno dei migliori, aveva dimostrato di essere concentrato e di voler aiutare la Roma. La sua fiducia è tornata alta ed è un bene per lui. Gervinho ha fatto 18 mesi bellissimi e 3 mesi in cui non ha giocato bene, è tornato prima dalle vacanze per allenarsi. Si è allenato come un fabbro aspettando il suo momento”. Momento che è ritornato.

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