Condividi l'articolo

TORINO – È l’autunno del 2007: Avril Lavigne monopolizza le radio con “Girlfriend”, l’estate passata al cinema il film più seguito dai giovani è stato “Notte prima degli esami-Oggi” mentre il Brasile vinceva la Copa America in Venezuela battendo l’Argentina.
Intanto però è scoppiata la grande crisi economica e l’Italia è fra i paesi più colpiti, con il calcio che si trova fra i primi settori a risentirne: i più grandi campioni del mondo non vengono più da noi, e anzi, appena possono cercano di andarsene anche perché stiamo uscendo dall’era del post-calciopoli di 2 stagioni prima.
Sono ancora gli anni in cui si giocano 2 partite il sabato: alle 18,00 e alle 20,00, con un posticipo domenicale alle 20,00 e tutte le altre 7 alle 15,00 di domenica con l’intero campionato trasmesso da Sky.
Per la prima volta dopo 13 anni tornano in Serie A 4 derby di città contemporaneamente: Genova, Milano, Roma, Torino e per la VI° giornata i big-match sono Roma-Inter (scontro al vertice) con Torino-Juventus (a 4 anni dall’ultima disputa con i granata a cercare la seconda salvezza consecutiva e i bianconeri neo-promossi ansiosi di riprendersi un posto nell’elite’ della lega).
È cambiato quasi tutto nel calcio torinese: i nuovi presidenti sono Cairo e CobolliGigli con Novellino opposto a Ranieri sulle panchine mentre i capitani agli ordini dell’arbitro Rocchi corrispondono a Comotto e Del Piero…entrambi i tecnici praticano un gioco molto pragmatico, 4-4-1-1 per i tori e 4-4-2 perle zebre ma con nomi comunque di buona caratura tipo Corini, Barone, Ventola o campioni a livello di Recoba e Buffon, Nedved, Trezeguet.
La partita si presenta da subito dura, fallosa e nel primo tempo il taccuino dei cattivi presenta molti nomi tipo Nedved, Grella, Natali, Barone, Paolo Zanetti intanto che proprio il ceco e il francese si rendono pericolosi assieme a Del Piero venendo fermati da un ottimo Sereni con gli avversari che si affidano solo a qualche estemporaneo contropiede del “chino” e “nicogol” (2 attaccanti con l’Inter nel sangue e quindi sempre vogliosi di ben figurare contro la “vecchia signora”) ma a fine primo tempo si è ancora 0-0.
Al ritorno in campo Nocerino con “trezegol” si aggiungono agli ammoniti testimoniando che gli “ospiti” sono molto provati da un primo tempo dispendioso e stanno soffrendo molto concedendo campo agli avversari; al 69′ inizia la gara a scacchi dei 2 allenatori: Rubin per Natali e Almiron per Cristiano Zanetti mentre nell’ultimo quarto d’ora vengono giocate tutte le carte della disperazione come Motta per lo Zanetti granata seguito da Salihamidzic per Palladino e Bjelanovic (ammonito subito dopo) al posto proprio di Ventola intanto che i “padroni di casa” si giocano il tutto pertutto con un Recoba in grande spolvero unito a Corini e Barone molto vogliosi sia nel fare legna che a ripartire per tutta la ripresa.
La sfida è agli sgoccioli quando il IV° uomo segnala che il recupero è di 4 minuti: sembra ormai tutto incamerato verso il pareggio a reti inviolate ma proprio all’ultima azione il risultato cambia dal nulla…Buffon batte una punizione lunga che arriva in area avversaria venendo respinta da Lanna e rigiocata da Almiron in area, la successiva spizzata di Comotto è decisiva e permette a Trezeguet di calciare al volo sbloccando il tabellino proprio al 94° anche se con un sospetto fuorigioco a inizio azione.
Pochi secondi dopo arriva il triplice fischio e la sponda bianconera del Po può sfogare tutta la sua gioia proprio come accadde 5 anni prima nell’ultima stracittadina non vinta dagli zebrati, quando Maresca trafisse Bucci per il 2-2 finale sul suono della sirena.
A maggio entrambe riusciranno a conseguire i propri ideali: Torino XV° e Juventus III° essendo prive di impegni europei ma con totale disinteresse perla coppa nazionale.
Torino-Juventus non si gioca 2 volte ma 365 giorni l’anno: sui mezzi pubblici, nei punti di ristoro, sul lavoro, nelle scuole…Torino è una città che respira calcio e nel prossimo turno ne avremo un’ulteriore dimostrazione sperando che la rivalità si limiti al terreno di gioco e basta.

Lascia un commento