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ROMA – Nella notte in cui la Roma viene chiamata a dimostrare il suo valore o comunque a confermare quanto di buono fatto nella scorsa stagione, in cui la squadra di Di Francesco raggiunse la semifinale di Champions, i giallorossi vestono il vestito migliore per cambiare la tradizione negativa col Porto e si conquistano la scena grazie a Zaniolo che, a 19 anni, sceglie il palcoscenico migliore per far capire il suo talento, realizzando una doppietta. La serata è caratterizzata da un Olimpico ebro di amore che trascina la squadra oltre le proprie possibilità: Di Francesco annichilisce Conceicao con una partita tatticamente perfetta, rovinata da un gollonzo stile Gialappas, maturato dopo il 2-0 firmato Zaniolo, ma figlio di un’azione difensiva letta male dal pacchetto arretrato giallorosso. Fino al gol portoghese, la Roma ha espresso un calcio di qualità mostrando maturità e senso tattico degne di una regina d’Europa, la cui solidità permette ai giallorossi di controllare le sfuriate offensive di un Porto, privo si del bomber Marega, ma comunque efficace in zona gol. Sembra di rivivere le emozioni degli ottavi della scorsa stagione contro lo Shaktar; in cui i giallorossi furono capaci di ribaltare il 2-1 con lucidità ed il gol di Zaniolo al 25′ della ripresa, ne è la testimonianza.
Il gol del vantaggio portava la compagine giallorossa ad aumentare il ritmo e trovare addirittura il raddoppio a margine di un’azione personale di Edin Dzeko che, calciando ad incrociare, supera Casillas ma incoccia il palo,
con la palla che schizza dalle parti di Zaniolo che firma la sua prima doppietta in Champions e manda in visibilio i tifosi della Roma accorsi per sostenere la squadra. Il tragicomico gol del 2-1 portoghese annebbia un po’ la splendida serata che la Roma è stata capace di regalare ai suoi tifosi, ma nonostante ciò, il ritorno al Do Dragao verrà affrontato dalla Roma con quella carica che una serata come questa può regalare, al di là del risultato finale ottenuto.

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