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I giallorossi vincono lo scontro diretto e si portano a -1 dal quarto posto. Al bosniaco replica Hernandez, poi gol decisivo del giovane talento di Massa

ROMA – La Roma vince il fondamentale scontro diretto con il Milan e si porta a -1 dal 4° posto, approfittando del mezzo passo falso del Napoli a Ferrara. Un successo ottenuto grazie a una gara determinata, impreziosita daI gol dei suoi due uomini in più, Dzeko e Zaniolo. Il risultato dell’Olimpico suona come una sentenza per il Milan che sprofonda a -7 dalla Champions League con ben 8 squadre davanti. L’impressione è che per raggiungere l’Europa che conta servirà davvero un miracolo.

FONSECA CONFERMA PASTORE E RILANCIA PEROTTI – Con la rosa ridotta all’osso per i tanti infortuni e con Kluivert squalificato, Fonseca, gioco forza, ha deciso di confermare Mancini in mediana con Fazio in difesa. Sulla trequarti ha confermato Pastore e ha dato a una maglia a Perotti, consentendogli di giocare la prima gara da titolare nella stagione. Sul fronte opposto Pioli ha confermato in toto la squadra proposta con il Lecce con Conti preferito a Calabria a destra in difesa e Leao invece di Piatek nel ruolo di centravanti.

PRIMO TEMPO – Il Milan è partito determinato e, dopo un tiro di poco fuori di Leao, si è visto annullare per fuorigioco un gol di Paqueta smarcato in area a tu per tu con Lopez dallo stesso Leao. La Roma si è svegliata e ha replicato con due conclusioni a lato di Pastore. I rossoneri hanno ripreso in mano le redini di gioco ma hanno faticato ad arrivare dalle parti del portiere: Lopez è dovuto intervenire solo per opporsi a due conclusioni prevedibili da lontano di Calhanoglu e Suso. La Roma, sorniona, ha controllato e, alla prima nuova opportunità, ha sbloccato il risultato (38′): Zaniolo ha costretto Donnarumma alla deviazione in angolo con una sventola da 25 mt; dalla bandierina Veretout ha servito Mancini, bravo a fare sponda in mezzo per Dzeko che, dimenticato dai difensori rossoneri, ha comodamente insaccato di testa da due passi. Il Milan ha sbandato ma Pastore l’ha graziato: smarcato solo in area da Perotti, si è fatto chiudere lo specchio da Donnarumma in uscita.

SECONDO TEMPO – La Roma ha insistito anche in avvio di ripresa, ma ha mancato ancora il 2-0 di un soffio con un colpo di testa di Smalling su un altro angolo. Pioli ha cercato di svegliare i suoi mettendo Calabria al posto di Conti e, in effetti, il cambio ha scosso la partita, nel bene e nel male per i rossoneri: prima (55′) ha servito a Hernandez l’assist per l’1-1 (destro infilato nell’angolo grazie a un decisivo tocco di Smalling) e poi, 3′ dopo, ha regalato a Dzeko la palla da cui è nato il 2-1: un passaggio filtrante del bosniaco è stato deviato da Musacchio sui piedi di Zaniolo che ha ringraziato e ha infilato l’angolo con un bel sinistro a giro dal limite. Pioli è passato al 4-2-3-1 inserendo prima Piatek per Paqueta e poi Bennacer per uno spento Biglia, ma il milan ha continuato a sbattere contro l’attenta difesa giallorossa. La Roma, che ha chiuso con Antonucci, Santon e l’esordiente Cetin, non è rimasta a guardare ma ha ancora fallito il colpo del ko con Mancini (colpo di testa a lato di un nulla su angolo) e Zaniolo (sinistro dal limite respinto da Donnarumma). Solo nel disperato finale il Milan è tornato a rendersi pericoloso, ma non ha trovato l’acuto vincente: Calhanoglu, servito da Piatek, ha girato un destro sull’esterno della rete e poi ha calciato un metro a lato una punizione a giro dal vertice sinistro dell’area. Dopo 4 pareggi in un mese la Roma torna, così, a sorridere. Per il Milan un KO davvero pesante che probabilmente avrà ripercussioni sul morale e darà via ad un’altra settimana di polemiche.

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