
ROMA – Questo sciagurato 2020 sta iniziando ad emettere i primi verdetti anche nello sport più popolare nel mondo aiutando, in parte, il pianeta a risorgere dopo le difficoltà legate dalla pandemia del Covid durata da, almeno, febbraio.
Lo spettacolo desolante che va in scena all'”Olimpico” di Roma, totalmente a porte chiuse e con i soli dirigenti presenti sugli spalti intanto che Sergio Sylvestre introduceva la serata cantando l’inno nazionale, ci ha mostrato un Napoli molto pragmatico ma molto più quadrato dal punto di vista tattico e con un Gattuso che ha saputo fare le scelte giuste sempre al momento opportuno mentre Sarri è parso incapace di mettere una Juventus che sapesse muoversi in blocco e che non prescindesse dalle solite individualità: ne nasce uno 0-0 sbloccatosi solo ai rigori dopo che Ronaldo aveva impegnato Meret in apertura e che Insigne aveva messo i brividi ai bianconeri con un palo beffardo al 25°.
Dal dischetto la festa partenopea parte con la marcatura del subentrato Milik e con un 4-2 finale frutto dell’impeccabilità dei tiratori campani al netto degli errori da parte di Dybala, Danilo; poche le considerazioni finali: un Napoli che aveva attraversato un anno fra i peggiori dell’ultimo lustro pesca il jolly della 3° coppa nazionale in 8 anni (la 2° contro i piemontesi) su 6 totali permettendo a De Laurentiis di consolidarsi ancor di più da 2° presidente maggiormente titolato con gli azzurri dietro Ferlaino (5-4 per l’ex patron, ad ora) guadagnando il diritto a disputare la prossima Supercoppa di lega grazie ad un tecnico tutto grinta e tattica come “Ringhio”, che sicuramente avrà guardato il cielo per dedicare questa gioia a sua sorella (deceduta pochi giorni fa), vedendo numeri che non mentono mai…5 gare di cui 3 vittorie+2 pareggi al netto di 5 gol fatti (3 volte Insigne, di cui 2 dagli 11 metri, e 1 a testa fra Ruiz con Mertens) con appena 1 solo subito (per giunta da corner di Eriksen); la Juventus inghiotte il 2° boccone amaro dopo la Supercoppa avendo Sarri in panca e facendo molto riflettere tutto l’ambiente: 2 vittorie e 3 pareggi consecutivi in cui si segnalano 7 reti nei primi 180 minuti ma seguiti solo da 2 rigori (1 fallito da CR7) nei successivi 270 con l’aggravante di un atteggiamento fin troppo rinunciatario sommato ad una condizione sterile c he non fa presagire nulla in vista della ripresa di campionato…un campionato fin troppo anomalo.
E’ vero, il calcio riparte così come la vita…ma tanti, fra cui chi scrive in primis, sono concordi di dire che quest’annata, al netto di tutto l’impegno e la voglia di vedere il lato sportivo soltanto, ci sta proiettando verso un calcio che non appartiene più alla gente o ai tifosi: pubblico di cartone, effetti speciali sugli spalti, stadi chiusi, incoerenza nelle norme di sicurezza; come diceva un vecchio telecronista <<TUTTO MOLTO BELLO>>, ma questo è davvero “calcio” come lo intendiamo noi?