PAU LOPEZ 5 – In colpevole ritardo in occasione del gol di Cristiano Ronaldo. Fonseca gli ha restituito la fiducia ma i limiti del 13 iberico restano evidenti. Considerato che per alcune culture il 13 ha la stessa valenza menagrama del 17, vogliamo provare un altro numero sulla maglia? Battute a parte il problema portiere c’è e non va preso sottogamba.
MANCINI 6.5 – E’ reattivo, ha carattere, dà il fritto. Cerca e in parte riesce a limitare l’iniziativa di Morata, si rende protagonista di un paio di chiusure decisive. Anche nei momenti difficili non si perde d’animo. Su di lui si può sempre contare.
IBANEZ 4 – Da un po’ di tempo ha la sfiga di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Prima si perde Ronaldo nell’azione del primo gol, poi fa autorete in occasione del 2-0 bianconero. Situazione sicuramente meno dolosa di quella di cui si è reso protagonista nel derby, ma è in grande difficoltà.
KUMBULLA 4.5 – Ronaldo è un marziano e dopo appena un anno e mezzo da protagonista in A, il ragazzo arrivato dal Verona non può fare miracoli. Soldatino contro Varenne è e sarà sempre un duello impari. Ha bisogno di acquisire esperienza e mestiere.
KARSDORP 5 – Non incide, soffre le corsie bloccate impostate da Pirlo con il suo 4-4-2. Si limita al solo lavoro difensivo, sembrano tremargli le gambe quand’è il momento di osare.
(dal 31’st Bruno Peres 6) – Nell’ultimo quarto d’ora più recupero prova a dare un po’ di verve in più rispetto allo slavato olandesi, proponendosi con qualche cross.
VILLAR 6.5 – Non ha la fisicità di un Cristante o la garra di un Veretout ma la personalità non gli manca. Difficile, quasi impossibile levargli il pallone. Non tradisce mai.
(dal 17’st Diawara 5) – Il suo più che un correre è vagare disordinatamente per il rettangolo verde.
VERETOUT 5.5 – Inizia su buoni livelli, ma è il fratello “normale” del gladiatore di qualche settimana fa. Prova a rendersi pericoloso dalle bandierine del calcio d’angolo, ma spesso senza la necessaria precisione. Cala alla distanza.
CRISTANTE 5.5 – Prova a far valere il fisico ma senza troppa fortuna. Sfiora l’incrocio dei pali con un gran destro che avrebbe meritato sorti migliori, ma gli inserimenti ei contano neanche sulle dita di una mano.
(dal 17’st Carles Perez 5.5) – Prova qualche conclusione ma non inquadra il bersaglio. L’impegno c’è, i limiti anche.
SPINAZZOLA 5.5 – Più propositivo e vivace di Karsdorp, prova a spingere ma anche lui trova enormi difficoltà. Poco o nullo l’aiuto da parte della squadra.
MKHITARYAN 6.5 – Armeno tu nell’universo. Enrikh ce la mette tutta, prova ad accendere la luce, non molla neanche a risultato acquisito. Ma predica nel deserto.
B. MAYORAL 5 – Di fronte ha gente esperta come Bonucci e Chiellini, cui piace giocare al gatto col topo. Passa una serataccia.
(dal 17’st Dzeko 6) – Inizia dietro la lavagna con i ceci secchi sotto le ginocchia e le orecchie d’asino, poi quando Fonseca lo spedisce in campo fa qualcosa in più del giovane collega di ruolo. Ma miracoli non se ne fanno.
PAULO FONSECA 5 – La Roma non fa la partita peggiore del torneo, ma di contro neanche la migliore. Non osa, non tira in porta. Sveglia mister, che facciamo? Vincere con le piccole conta perché porta punti, ma non crede che i tifosi meriterebbero anche di festeggiare per qualche big match?
