
ROMA – Il rammarico sta tutto in quel maledetto secondo tempo dell’Old Trafford perché se la serata dell’Olimpico altro non fa che confermare quanto sia imprecisa e confusionaria la fase difensiva della squadra giallorossa, l’incontro di stasera ha dimostrato come la Roma avrebbe potuto scrivere un finale diverso di questa sfida. Un avvio scatenato dove la squadra di Fonseca sbaglia l’imponderabile mettendo in mostra tutti i limiti di precisione degli attaccanti romanisti; in più De Gea si ricorda di essere stato un fenomeno e chiude a doppia mandata la sua porta. Conseguenza quasi annunciata è la rete del vantaggio ospite con Cavani perso da Ibanez che fa secco un non irreprensibile Mirante. 0-1 e paura di un’altra imbarcata che si fa reale. La Roma però nel secondo tempo rientra stavolta si concentrata e vogliosa, tanto da centrare prima il pari con Dzeko su assist involontario di Pedro, poi il vantaggio con Cristante con una stoccata all’interno dei 16 metri. Siamo al quarto d’ora della ripresa e la Roma mette all’angolo il Manchester: De Gea continua a fare il fenomeno e dove non ci arriva con la bravura interviene la buona sorte a fargli salvare capra e cavoli. Cavani approfitta dell’ennesima dormita difensiva e riporta il punteggio in parità. La Roma però, nonostante le assenze stasera non si placa e torna avanti col primo gol da professionista del giovanissimo Zalewky. Alla fine tanta rabbia ed un pizzico di rammarico, soprattutto per quella ripresa dell’andata che ha precluso l’accesso alla finale.
