
Dopo gli europei giocati in Francia e vinti dai padroni di casa, ad aprire un’estate in cui Los Angeles ha ospitato le olimpiadi, il calcio italiano riapre i battenti con una stagione tutta da vivere ed arrivata alla quinta giornata dopo aver completato i gironi estivi di Coppa Italia: i migliori giocatori del mondo sono quasi tutti a giocare da noi malgrado ci siano solo 2 posti disponibili in ogni club per campioni di altri paesi. La giornata in questione vede una classifica ancora provvisoria alle 14,30: Verona 7 punti; Fiorentina, Sampdoria, Torino 6; Inter, Juventus, Milan 5; Roma 4; Avellino, Como, Cremonese, Napoli, Udinese 3; Atalanta, Lazio 2; Ascoli 1 vedendo che le gare previste (tutte in contemporanea alle 15,00) sono Verona-Juventus 2-0 (62′ Galderisi, 81′ Larsen-Elkjaer), Sampdoria-Fiorentina 2-0 (52′ Renica, 67′ aut. Passarella), Torino-Inter 1-1 (21′ Bergomi; 56′ Serena), Milan-Roma 2-1 (59′ Di Bartolomei, 64′ Hateley; 70′ Cerezo), Avellino-Ascoli 2-0 (27′ Colombo, 72′ Diaz), Como-Udinese 2-0 (73′ aut. Galparoli, 90′ Matteoli), Atalanta-Cremonese 1-0 (14′ Magnocavallo), Lazio-Napoli 1-1 (35′ D’Amico; 51′ Maradona).
Calendario tranquillo, rose quasi complete e grossi nomi
La sfida che piace di più, riguardo alla classifica, é sicuramente Verona-Juventus…i capolisti contro i campioni in carica a rinverdire una rivalità già storica all’epoca in una cornice di 45.000 spettatori di cui 10.000 juventini e alla presenza degli stati maggiori in tribuna: Celestino Guidotti per il club di casa e i fratelli Agnelli Giannini con Umberto assieme al loro patron Giampiero Boniperti (ex bandiera bianconera). I gialloblù per quest’anno, non fanno le coppe ma giocano solo quella nazionale, nella quale usciranno ai quarti di metà giugno cadendo contro l’Inter giunta quarta (vinceranno 3-0 in casa ma cadranno 5-1 ai supplementari in Lombardia) dopo aver estromesso il Genoa (doppia gioia 0-1 in Liguria e 2-1 in Veneto) mentre la Juve cederà nello stesso turno dinanzi ai futuri finalisti del Milan (0-0 fuori casa e 0-1 in Piemonte) in seguito all’estromissione del Napoli (2-1 in casa e 1-1 fuori); sul fronte europeo, invece, sono i piemontesi ad avere diversi grattacapi, visto che stanno giocando la Coppa dei Campioni ed hanno già aggirato l’ostacolo dell’Ilves Tampere (4-0 in Finlandia e 2-1 in Italia) per poi misurarsi col Grasshoppers fra 10 giorni ospitando gli svizzeri al “Comunale”. Va detto, inoltre, che entrambe hanno iniziato abbastanza ben la stagione: la squadra di Osvaldo Bagnoli (al suo quarto anno da “mago della Bovisa” in gialloblù) ha vinto contro il Napoli 3-1 nel giorno dell’esordio di Maradona in Serie A per poi fare ancora 3-1 ad Ascoli, 1-0 con l’Udinese, 0-0 in casa interista per un totale di 3 vittorie con 2 pari conditi da 7 gol all’attivo e 2 al passivo ma con la porta inviolata dal 75′ della seconda giornata…gli juventini, invece, hanno rimediato lo 0-0 a Como per poi superare 5-1 l’Atalanta e impattare 0-0 ad Avellino prima di subire la rimonta casalinga per 1-1 col Milan totalizzando una vittoria con 3 pari che significano 6 reti fatte contro le 2 subite; nessuno, dunque, ha perso ancora e le rose sono quasi al completo: i veronesi hanno solo il centrocampista di riserva Sacchetti fuori per infortunio da inizio anno ma possono contare sul loro 4-4-2 a uomo con tutti i titolari intanto che gli ospiti devono rinunciare allo stopper titolare Brio oltre al mediano Koetting, escluso per scelta tecnica ma anche loro possono permettersi il miglior modulo possibile scegliendo di virare sul 5-4-1 causa un Platini e un Vignola in condizioni piuttosto precarie venendo rimpiazzati dal centrale difensivo di complemento Caricola insieme all’ala destra Briaschi contando sul solo Rossi davanti, che sfrutterà gli inserimenti di Boniek, schierato sulla sinistra per garantire maggior equilibrio. I nomi importanti sono tanti: capitan Tricella, Di Gennaro, Galderisi che sono entrati nel giro della nazionale di Bearzot assieme ai soliti capitan Scirea, Cabrini, Tardelli (schierato regista per l’occasione), Rossi a cui si aggiungerà Tacconi oltre al sammarinese Bonini (ancora fuori dal giro del suo piccolo stato) intanto che Platini é la stella dei campioni d’Europa transalpini che si presentano con grandi ambizioni per il mondiale messicano dell’anno successivo oltre ad esserne il capitano, Boniek é l’uomo più importante della Polonia e pure per lui si aprono le porte di un mondiale da poter vivere come protagonista al netto del tedesco Briegel che é già sicuro di giocare per la sua nazionale dell’Ovest eguagliando il danese Larsen-Elkjaer, giunto in semifinale agli europei ma eliminato dagli spagnoli per 5-4 ai rigori dopo aver fatto 1-1 sul campo.
Equilibrio solo nel punteggio
Sui criteri delle marcature c’è poco da dire: entrambe le squadre giocano a uomo con accoppiamenti tipo Fontolan-Rossi, Favero-Boniek, Briegel-Tardelli, Fanna-Briaschi, Volpati-Cabrini opposti a Caricola-Galderisi, Pioli-Elkjaer, Bonini-Di Gennaro, Favero-Marangon lasciando liberi, oltre ai portieri Garella-Tacconi, solo i liberi (capitani) Tricella con Scirea. La fase iniziale vede 2 squadre studiarsi senza pungere ma con continui duelli che portano ad un gioco molto fisico oltre che frammentato; per vedere la prima occasione si deve aspettare il 9′: su respinta di Bonini da punizione di Di Gennaro, Larsen-Elkjaer stoppa fuori area costringendo Tacconi a bloccare in 2 tempi la sua bordata di destro, poi al 10′ ancora il danese tocca per Volpati in area ma Tacconi salva ancora di piede sul destro dell’esterno di casa mentre al 12′ é Pioli a toccare in angolo ancora su destro da fuori di Elkjaer…al 14′ gol annullato a Scirea, che segna in evidente fuorigioco dopo che l’arbitro livornese Paolo Bergamo aveva già fischiato (Bergamo farà ancora parlare di sé nel 2006, quando finirà dentro l’inchiesta di “Calciopoli” da designatore arbitrale e la sua carriera non ne gioverà…inoltre lui era già passato alla storia annullando a Turone un gol regolare che poteva decidere il campionato 1980/81 in Juventus-Roma 0-0 del 10 maggio: un gol di cui si parla ancora oggi). Al 16′ angolo di Fanna da destra e sulla respinta Fontolan va di testa ma trova la parata sicura di Tacconi a centro porta, al 17′ é Galderisi a sfruttare una palla vagante in area per poi andare di sinistro trovando Tacconi come per Elkjaer al 18′ mentre al 19′ é Di Gennaro a trovare lo spazio per concludere di destro ma riesce solo a sfiorare il palo alla destra di Tacconi; al 20′ ci sarebbe un evidente rigore di Pioli su Elkjaer ma Bergamo lascia giocare malgrado il contatto fra le gambe dei 2 contendenti fosse evidenti sul lato mancino dell’area bianconera mentre al 24′ é ancora Volpati, servito su punzione corta da Di Gennaro, a calciare di destro ma Tacconi tocca oltre la traversa, al 27′ colpo di testa alto di Briegel da traversone di Fanna. Al 30′ incornata di testa fuori sul secondo palo da parte sempre di Briegel su angolo di Di Gennaro da sinistra mentre al 31′, ancora su angolo ma di Fanna da destra, Di Gennaro anticipa tutti sul primo palo trovando un altro miracolo di Tacconi…al 39′ la prima occasione juventina con Briaschi che mette in mezzo da sinistra col mancino ma Garella blocca senza alcun problema ma la 40′ ecco il primo giallo dell’incontro, quando Scirea viene ammonito per proteste dopo un suo fallo a danno di Galderisi facendosi seguire al 43′ da Favero, reo di aver steso Galderisi sulla sinistra anche se la punizione successiva tirata da Fanna ha trovato la deviaizone alta di Tricella in area di testa, a suggellare un primo tempoi in cui l’equilibrio resiste solo nel punteggio, visto che i padroni di casa si sono riversati nell’area avversaria a ondate creando palle gol in serie intanto che Bergamo fischia 2 volte.
La Juve crolla
A inizio ripresa Trapattoni mette dentro il malconcio Platini per Rossi facendo passare Boniek a fare la punta con il francese in regia e Tardelli all’ala mancina…non si fa in tempo a iniziare che subito Elkjaer, maltrattato dal giovane pioli, finisce a terra con una caviglia destra malandata intanto che Ferorni va a prendere Platini con Fontolan dedito a controllare Boniek (scambio rispetto al primo tempo). Al 52′ Marangon mette in area ma Elkjaer non riesce a colpire di testa trovando a cadere sulla stessa palla prima che Scirea respinga su Ferroni a colpo sicuro dentro l’area piccola, al 53′ giallo per Caricola dopo aver steso Galderisi che lo aveva saltato ma al 55′ é Boniek a creare il maggior perciolo per i padroni di casa, quando di sinistro da vicino trova il salvataggi odi piede da parte di garella in uscita…al 56′ Di Gennaro lancia Fanna in contropiede appena sul filo del fuorigioco consentendogli di saltare tacconi ma la palla é troppo lunga e il suo tiro di mancino termina sull’esterno della rete a porta vuota. Al 62′ ecco il tanto sospirato 1-0: Fontolan recupera una palla in area e serve subito Di Gennaro, che sale fino a scambiare con Elkjaer fuori area, poi la dà a Fanna, che scappa a destra mettendo il cross sul secondo palo consentendo a Galderisi di segnare di testa sfruttando un’uscita difettosa di Tacconi (per il basso centravanti sono 3+1 in stagione oltre che tutti e 3 i timbri in campionato in casa: Napoli, Udinese, Juventus mentre quello in coppa é stato fatto a Catania ma tutti hanno significato vittoria…il bilancio conclusivo sarà 11+2 per il capocannoniere stagionale del club)…Trapattoni si rende conto che la situazione gli sta sfuggendo di mano e, per evitare la prima sconfitta dell’anno, toglie Caricola per mettere Vignola in modo da passare ad una sorta di 4-4-2 (Favero-Scirea-Pioli-Cabrini dietro contando Scirea a seguire Galderisi pur non essendo un marcatore, Briaschi-Platini-Bonini-Tardelli in mezzo ma con Briaschi e il transalpino in costante proiezione offensiva, Boniek-Vignola davanti facendolo sembrare quasi un 4-2-4 con solo Bonini-Tardelli al centro e Briaschi-Platini-Boniek-Vignola in fase offensiva). Poco dopo Fanna, colpito duramente da Tardelli verso il 68′, cade a terra facendo fermare il gioco ma Bergamo, soprendentemente, ammonisce lui per aver, a suo modo di vedere, commesso il fallo su Tardelli; al 70′ grande ripartenza Galderisi-Elkjaer-Fanna ma il sinistro dell’esterno é bloccato ancora dal quasi insuperabile Tacconi…all’80’ la più grande chance per gli ospiti, con Tardelli che tira al volo di destro da fuori area trovando il miracolo di Garella, che poi sventa anche sulla respinta ripresa ancora col destro da Platini e rilancia su Elkjaer, che prima scatta sulla sinistra saltando secco Pioli riuscendo a rientrare sul destro segnando di interno destro incorciato sull’uscita di Tancredi malgrado si fosse perso la scarpa destra nel fare il 2-0 allo scoccare dell’81’ (per lui sono 2+3 in stagione dopo le marcature dinanzi all’Ascoli fuori casa prima della tripletta casalinga a danno del Benevento…a maggio il conto sarà 8+5 per il miglior goleadro gialloblù assieme a Galderisi) consegnando alla storia una delle immagini più iconiche di quest’annata. All’83’ giallo a Tricella per perdita di tempo avendo buttato via il pallone prima che all’85’ Galderisi sfiori il tris con un pallonetto che si infrange sulla traversa dai 20 metri…all’87’ dentro Bruni per lo stremato Fanna lasciando il 4-4-2 invariato (Bruni va a destra) per poi chiudere all’89’ con l’innesto di Donà al posto di Galderisi (si passa al 4-5-1 con il nuovo entrato a fare il mediano) intanto che al 90′ Boniek continua l’elenco degli ammoniti stendendo da dietro Marangon anticipando il triplice fischio di Bergamo che certifica il crollo dei bianconeri con la loro prima batosta stagionale (non perdevano in Italia da Genoa-Juve 2-1 del 13 maggio 1984, ultimo turno dell’anno passato) mentre il Verona batte per la quarta volta negli ultimi 3 anni i sabaudi (dopo i 2-1 del 1983 e 1984 era arrivato pure il bel 2-0 nell’andata della finale di Coppa Italia 2 anni addietro) suggellando un inizio che vede i veneti sempre più primi in attesa di andare a giocare sul campo della Roma vice-campione d’Europa fra 7 giorni intanto che la classifica dice Verona 9 lunghezze; Sampdoria 8; Milan, Torino 7; Fiorentina, Inter 6; Avellino, Como, Juventus 5; Atalanta, Napoli, Roma 4; Cremonese, Lazio, Udinese 3; Ascoli 1…sarà un campionato pazzo per una stagione folle o tutto tornerà al suo posto nel corso dell’inverno?
Gioia per tutti…ma con un retrogusto amaro
Domenica 12 maggio 1985 il Verona pareggerà rimontando a Bergamo per 1-1 e vincerà l’unico scudetto della sua storia anche grazie allo 0-0 di Fiorentina-Torino come del 4-3 in Roma-Inter…sarà l’ultimo tricolore vinto fuori dal “pentagono” Torino-Milano-Genova-Roma-Napoli nonché l’unico tricolore della storia vinto da una squadra non capoluogo di regione per un’impresa entrata negli annali di questo sport a livello mondiale mentre la Juventus di Platini capocannoniere (18 reti e titolo ottenuto per 3 anni su 3 in bianconero) chiuderà da sesta (non era mai scesa sotto il quinto posto dal dodicesimo piazzamento nel 1961/62, ultimo anno senza giungere in ambito internazionale…bisognerà aspettare il 1988 per rivedere lo stesso arrivo in graduatoria) alle spalle di Verona, Inter, Torino, Sampdoria, Milan riuscendo a tornare nelle coppe solo grazie alla prima gioia in Coppa dei Campioni su 2 ad oggi, visto che la sera di mercoledì 29 maggio 1985 grazie alla vittoria 1-0 (57′ rig. Platini) con il Liverpool a Bruxelles in occasione della cosiddetta “Strage dell’Heysel” in cui morirono 39 tifosi bianconeri a causa della carica da parte degli “hooligans” inglesi, già autori di diversi tafferugli a Torino quando il 16 gennaio si era giocata dopo 7 anni la Supercoppa Europa, vinta dagli juventini per 2-0 (39′ e 79′ Boniek, colui che si guadagnerà il rigore in Belgio pochi mesi dopo) sotto la neve. Il viaggio di avvicinamento a Verona-Juventus non si ferma qui, manca ancora una tappa e ve la racconteremo poi.
Il tabellino
VERONA-JUVENTUS 2-0
VERONA (4-4-2): Garella; Ferroni, Tricella (cap.), Fontolan, Marangon L.; Volpati, Di Gennaro, Briegel, Fanna (87′ Bruni); Larsen-Elkjaer, Galderisi (89′ Donà). A disposizione: Spuri, Marangon F., Turchetta. Infortunati: Sacchetti. Allenatore: Bagnoli.
JUVENTUS (5-4-1): Tacconi; Favero, Pioli, Scirea (cap.), Caricola (65′ Vignola), Cabrini; Briaschi, Tardelli, Bonini, Boniek; Rossi (46′ Platini). A disposizione: Bodini, Prandelli, Limido. Infortunati: Brio. Scelta tecnica: Koetting. Allenatore: Trapattoni.
ARBITRO: Bergamo di Livorno.
MARCATORI: 62′ Galderisi, 81′ Larsen-Elkjaer.
NOTE: Ammoniti Scirea (J) al 40′ per proteste, Favero (J) al 43′, Caricola (J) al 53′, Boniek (J) al 90′ e Fanna (V) al 68′ per gioco falloso, Tricella (V) all’84’ per comportamento non regolamentare.
