
BERGAMO – La Roma esce da Bergamo con le ossa rotte, ben oltre la forza di un’Atalanta scolastica e niente più, che ha il merito di approfittare dei numerosi errori individuali dei giocatori della Roma su tutti Abraham che perde un pallone sanguinoso sulla trequarti difensiva, nell’azione che porterà al gol di Pasalic al volo dal dischetto, bravo ad approfittare di un bel cross di Zapata e del tardivo intervento di Ibanez che gli lascia tutto lo spazio del mondo. Fino a quel momento partita in controllo per gli uomini di Mourinho, ritmo basso e qualche azione potenzialmente pericolosa, puntualmente sprecata da Abraham. Il primo tempo si chiude sull’1-0 senza che Rui Patricio si rendesse protagonista di un intervento che sia uno. Nella ripresa la Roma parte forte e chiude l’Atalanta nella propria metà campo ma di tiri verso Sportiello nemmeno l’ombra. Dopo l’ora di gioco Mourinho ricorre all’ artiglieria pesante, inserendo in un sol colpo Spinazzola, Matic, El Sharaawy e Dybala. L’argentino accende l’attacco giallorosso, ma proprio nel momento di maggior sforzo dei giallorossi arriva il 2-0: calcio d’angolo guadagnato di forza da Zapata e Toloi dimenticato sul secondo palo mette dentro in girata. La Roma continua a giocare e trova anche il gol che riapre il match con un’azione personale di Pellegrini conclusa col tiro dal limite all’angolino. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che Rui Patricio combina un pasticcio clamoroso: il portiere portoghese si lascia sfuggire un pallone dalle mani con Koopmeiners che può comodamente appoggiare in rete. Subito il 3-1 la Roma è costretta concludere il match in 9 perché Palomino prova a rompere una caviglia a Dybala (solo ammonito per un fallo da killer vero) e Llorente si stira per correre dietro a Zapata, che contro la Roma ritrova l’antica verve smarrita in questa stagione. Ora Mourinho dovrà fare la conta per stilare la lista dei convocabili per un altro scontro diretto in chiave qualificazione Champions, che si giocherà sabato alle 18,00 contro il Milan.
