La squadra di Caja sconfitta in casa da Latina 79-86: secondo stop di fila, che fa riemergere i vecchi fantasmi
La cura Caja dopo aver sfebbrato la moribonda Virtus di avvio stagione sembra scontrarsi con nuovi virus che si sono impossessati della squadra capitolina. Secondo stop di fila, dopo le cinque vinte consecutive, con Latina che è passata al Palazzetto dando una bella lezioncina di pallacanestro corale ai padroni di casa. Che, come già palesato a Trapani, sembrano aver smarrito la retta via nella metà campo difensiva. Come testimoniano ampiamente gli 86 punti incassati da una squadra, quella pontina, che per tre quarti di gara ha fatto circolare a proprio piacimento la palla trovando sempre sul perimetro, e alcune volte nel pitturato, l’uomo libero al momento giusto. È lampante come Latina abbia trovato l’antidoto per mettere sabbia nel meccanismo offensivo di Roma, togliendo rifornimenti e lucidità ad un Voskuil nervoso, a tratti addirittura indisponente, che nella fase decisiva della gara ha anche avuto un duro battibecco con coach Caja.
L’Acea, ancora priva di Meini, ha condotto fino al 14-11 vedendo poi scappare Latina trascinata da Tavernelli (23 punti) Stanback e Mei. Caja ha faticato a trovare in questa fase l’antidoto alla mollezza dei suoi. Insufficienti urla e cambi punitivi per scuotere una squadra che è andata al riposo 41-48 concedendo una tripla sulla sirena all’indemoniato Tavernelli. Terza frazione da incubo con Latina che è sembrata chiudere i giochi quando Pastore ha insaccato al 28’49’’ i liberi del 56-71.
Con Voskuil giustamente punito con la panchina la Virtus ha però trovato in capitan Maresca il suo faro. Praticamente da solo il ragazzo di Montesacro ha guidato l’assalto ai pontini. 16 sono stati i suoi punti (27 alla fine il totale) insaccati per guidare Roma all’impatto a quota 74. Qui però la Virtus avrebbe avuto bisogno di qualcuno in grado di affiancare Maresca, ma Voskuil ha sprecato energie per battibeccare con Caja e Callahan non è uscito da un pomeriggio anonimo. Latina ha così tagliato il traguardo a braccia alzate mentre per l’Acea è di nuovo tempo di dubbi. E domenica 27 si tornerà in campo con la difficilissima trasferta di Scafati.
