Correva l’anno 2008 la Roma era allenata da Luciano Spalletti e andava verso la fine di un ciclo di bel calcio, soddisfazioni a livello europeo e qualche trofeo vinto.
Quella Roma affrontava al Bentegodi il Chievo Verona e avrebbe poi vinto la partita 1-0 con un gran gol al volo dell’astro nascente Jeremy Menez, giocatore dal talento sopraffino mai sbocciato definitivamente. In quella gara però il protagonista assoluto fu Francesco Totti, si proprio lui, che nei minuti di recupero, cinque per l’esattezza, si fece consegnare la palla sulla fascia laterale per far scorrere quei maledetti minuti di recupero per non far correre rischi alla sua squadra che stava vincendo quella partita di misura. La partita finì così, con la palla congelata dal Capitano che in quell’occasione, come se ce ne fosse ancora bisogno, fece vedere tutta la sua grandezza e la sua leadership in campo.
L’importanza di Totti in più di vent’anni di Roma è stata questa. La capacità di essere sempre un leader tecnico in mezzo al campo, un uomo capace di prendersi la responsabilità quando contava. Ora tutto questo manca maledettamente: Totti è ai box da mesi e il suo rientro in campo è ancora un rebus. E in tutto questo la Roma soffre, arranca, pareggia, si fa rimontare e sta piano piano dicendo addio a qualsiasi sogno di gloria. Una Roma spenta nel gioco e nell’anima e che nell’ennesima rimonta subita, questa volta dal Chievo, ha mostrato tutta la sua fragilità ed insicurezza.
In campo ci sono pochi giocatori che sanno prendersi la responsabilità di traghettare la squadra fuori da questo momento negativo che prosegue ormai da mesi e così facendo la mancanza di Totti si sente ancora di più. Manca la sua guida, il suo carisma nel prendersi la palla e gestirla come solo lui sapeva e sa ancora fare. Questa Roma non è capace di gestire le partite, questa è una squadra che: o stravince o straperde e in alcuni casi, ora troppi, pareggia.
La difficoltà di trovare un erede di Totti esiste ed esisterà forse all’infinito perché chi ha sempre sostenuto che Totti per la Roma non è mai stato un leader si è sempre sbagliato e non ha quasi mai detto la verità.
Totti per la Roma è stato un leader in campo e ora la sua assenza si sta sentendo prepotentemente.
Massimo Papitto

