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ROMA – Niente miracolo, che tradotto in soldoni significa che la Roma passa il proprio girone di Europa League da seconda e non da prima e dovrà affrontare il preliminare per entrare nel novero delle candidate alla vittoria della seconda coppa europea per importanza, con finale a Dublino (lunedì ci sarà il sorteggio per conoscere l’avversario dei giallorossi, tra le terze qualificate nei gironi di Champions). Nella serata dell’Olimpico i giallorossi vincono 3-0 con i timbri delle bocche da fuoco di serata (leggasi Lukaku e Belotti), più il giovane (o bambino come lo chiamerebbe Mou) Pisilli che fa il suo primo centro tra i professionisti. Partita senza storia con Lukaku che la sblocca subito ma lo Slavia non trema e travolge da subito il Servette rendendo vano ogni tentativo dei capitolini. La gara assume i contorni dell’inutilità proprio grazie al risultato della partita di Praga dove lo Slavia seppellisce sin da subito, i limitatissimi svizzeri del Servette, che qualche settimana fa preclusero la vittoria del girone ai giallorossi. Ora la Roma attenderà il nome che uscirà dall’urna di Nyon per conoscere il primo avversario da superare per arrivare quanto meno ad eguagliare il risultato della scorsa stagione dove soltanto un arbitraggio scellerato negó a Mourinho e soci di alzare il trofeo. Alla fine vinse il Siviglia, la stessa squadra che senza i servigi dell’Uefa, ha già accantonato ogni velleità europea, grazie al quarto ed ultimo posto raggiunto nel proprio girone di Champions.